Attualità - 08 novembre 2024, 14:53

Una coproduzione internazionale per puntare sempre più in alto, al Carlo Felice torna Lucia di Lammermoor

Dal 15 novembre, la celebre opera di Donizetti sarà protagonista a Genova grazie all’allestimento curato con Bologna e Bilbao. Un importante traguardo che riafferma il ruolo del teatro come tempio della lirica e ambasciatore culturale nel mondo

Dopo il grande successo di ‘Giro di vite’, lo spettacolo che ha aperto la stagione del Teatro Carlo Felice e del Teatro Nazionale, la stagione lirica riparte con il secondo appuntamento in cartellone.

Si tratta di Lucia di Lammermoor, il dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti, tratto dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott che debutterò il 15 novembre e promette di essere uno degli eventi di punta della stagione.

La direzione musicale sarà affidata al maestro Francesco Ivan Ciampa, con la regia firmata da Lorenzo Mariani, le scene ideate da Maurizio Balò, i costumi di Silvia Aymonino, le luci di Marco Filibeck e i video di Fabio Massimo Iacquone e Luca Attilii. Questo allestimento nasce da una prestigiosa coproduzione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Comunale di Bologna e l’ABAO-OLBE di Bilbao, segnando un’altra significativa collaborazione internazionale.

Entusiasta il Sovrintendente Claudio Orazi: “Un’altra coproduzione internazionale molto importante che segue il progetto speciale realizzato con il Teatro Nazionale attorno a ‘Giro di vite’ che tanto successo ha raccolto sia a Genova che in tutta Italia con commenti estremamente positivi sull’originalità della proposta e sul fatto che due fondazioni, una prosa e una di opera, si mettano insieme per conseguire i più alti risultati artistici all’interno di una riduzione delle spese per realizzare spettacoli”.

Accade anche con l’opera in programma per il prossimo 15 novembre, come approfondisce il sovrintendente: “Lucia di Lamermoor è una coproduzione internazionale che riproponiamo con un cast artistico, una direzione d'orchestra e uno spettacolo meraviglioso, veramente da non perdere”.

La ripresa della stagione lirica è anche l’occasione per ribadire il ruolo di primo piano che il teatro genovese ha conseguito all’interno del sistema delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane, sancito anche dalle numerose collaborazioni che il Carlo Felice ha in atto con il Teatro alla Scala e con l’Opera di Parigi. “Ieri siamo stati a Milano - continua Orazi lanciando anche una piccola anticipazione - per parlare della coproduzione del prestigioso ‘Il nome della rosa’, la nuova opera di Francesco Filidei, nostro compositore residente, tratta dalla celeberrima opera di Umberto Eco che sarà in scena nel nostro teatro nel ’26, mentre la primavera prossima sarà alla Scala. È un teatro quindi estremamente dinamico, aperto alla grande tradizione dell’opera italiana e internazionale, come all’innovazione con nuove opere e opere antiche”.

Negli ultimi anni, il Carlo Felice ha attraversato una trasformazione significativa, puntando a un’espansione senza precedenti sia in termini di produzione che di qualità artistica, risultato di un lavoro che ha visto in campo diversi enti pubblici, a cominciare dal Comune e dalla Regione ma che ha visto confluire il tutto nell’ampia visione di Orazi: “Sono stato chiamato a Genova non solo per produrre un risanamento, ma anche per lanciare a livello nazionale e internazionale il Teatro. Non si vedeva giungere la critica musicale nazionale che oggi giunge a recensirlo in maniera eccellente, è un teatro che è cresciuto esponenzialmente dal punto di vista della produzione in senso di quantità e di qualità, che è triplicata. Ci estendiamo sul territorio come non si era mai fatto, raggiungiamo le piazze più ambite del mondo, a cominciare da New York e Muscat ma altre ne verranno”.

A prosato dei dipendenti, la stabilizzazione di ottanta persone è stata un segnale importante che fotografa una fondazione in salute, aperta al dialogo e pronta ad adottare strategie per migliorare ulteriormente. Ma sulla prima della Lucia di Lammermoor aleggia lo spettro dello sciopero da parte dei sindacati. A proposito, il sovrintendente chiarisce: “Quando parliamo di sindacati in particolare in quest'ora stiamo parlando di una dichiarazione di sciopero politica dello Snatter contro la legge finanziaria. Mi auguro l’organizzazione vorrà ritirare lo sciopero in base alla mia risposta”.

Orazi, accanto a Fulvio Macciardi, presidente dell’ANFOLS (associazione nazionale fondazioni lirico-sinfoniche), si sta impegnando accanto ai lavoratori per ottenere le ‘modifiche alla legge di Bilancio che riguardano le fondazioni lirico sinfoniche’.

Ci auguriamo - ha concluso il sovrintendente - che i sindacati ritirino questa iniziativa e stiamo lavorando attivamente per far sì che le preoccupazioni riguardo al turnover del personale non penalizzino ulteriormente il nostro settore. Le fondazioni liriche, come la nostra, stanno facendo tutto il possibile per mantenere un equilibrio tra la sostenibilità economica e l’eccellenza artistica”.

Il futuro del Carlo Felice è inoltre legato a una visione strategica condivisa con il Comune di Genova e la Regione Liguria. “Anche se il sindaco Marco Bucci è passato alla Regione - ricorda la consigliera delegata del Comune Barbara Grosso - la sua visione resta chiara: lavorare in sinergia per promuovere grandi eventi culturali internazionali. Personalmente, credo sia indispensabile avere un assessore alla Cultura per portare avanti la nostra strategia e garantire che Genova continui a crescere come capitale culturale”.

Maestro del Coro Claudio Marino Moretti.

A dare vita ai protagonisti dell'opera: Franco Vassallo (Enrico), Nina Minasyan (Lucia), Iván Ayón Rivas (Edgardo), Paolo Antognetti (Arturo), Luca Tittoto (Raimondo), Alena Sautier (Alisa), Manuel

Pierattelli (Normanno).

Lucia di Lammermoor sarà in replica domenica 17 novembre alle ore 15.00 (turno C), venerdi 22 novembre alle ore 20.00 (turno B) e domenica 24 novembre alle ore 15.00 (turno F).

Per informazioni e prenotazioni è possibile visitare il sito www.operacarlofelicegenova.it