Sarà lo stesso organico della vittoriosa trasferta di Parma, per il Genoa, ad attendere il Como nell'atipico anticipo di domani sera al "Ferraris". Non vi sono quindi novità positive nella vigilia di mister Alberto Gilardino, presentatosi ai microfoni per fare il punto della situazione all'ultimo sforzo prima della sosta per le Nazionali.
Una partita che rappresenta il terzo impegno nell'arco di sette giorni, in una settimana dove il Grifone ha seminato prima la buona prestazione con la Fiorentina e poi raccolto l'importantissimo risultato da tre punti contro i ducali. Per questo, e vista una coperta che rimane un po' più lunga di qualche settimana fa, ma comunque cucita ancora grazie al rientro di diversi giocatori da infortuni o periodi di inattività, il tecnico sa quanto sarà complicata.
"Dovrò chiedere straordinari a diversi giocatori sapendo che in panchina ho delle opportunità - ha specificato - Le sconfitte ci hanno insegnato, il sapore della vittoria è magia e, attraverso questa, dobbiamo avere la consapevolezza di avere una grande attenzione e disciplina tattica nella gara, portandoci dietro l’entusiasmo dei 30mila tifosi, ma con lucidità e coscienza. Non andare dietro al Como ma pensare a noi".
I lariani hanno infatti dimostrato finora di aver sempre più assorbito la filosofia "iberica" del loro tecnico. Specialmente nel condurre i match: "La partita è complicata per il tipo di avversario, hanno una cultura di gioco che viene dal proprio allenatore difficile da affrontare - ha sottolineato Gilardino -. Sappiamo che partita dobbiamo fare, che avranno per lo più il possesso loro ma noi dobbiamo essere dentro alla partita e avere disciplina e attenzione tattica. Quando avremo il pallone dovremo mettere in campo le nostre qualità con il sacrificio e l’umiltà che ci hanno contraddistinto, mettendo tutti nelle condizioni di poter essere decisivi".
Decisivo per ora è stato Pinamonti, ma importantissimo è stato il contributo dei più giovani: "Andrea è un giocatore forte, sta crescendo a livello di condizione e consapevolezza, chiede palla e lavora per la squadra. L’ho voluto e si sta dimostrando molto importante per la nostra economia - ha continuato il mister -. I giovani? Da loro è arrivato un segnale che ci possono stare. Non devono abbassare l’asticella, devono sempre dare il centodieci per cento. Sono molto giovani, però l’impatto in questa Serie A è stato importante e notevole, c’è grande prospettiva".
Ma è l'apporto che potrà dare Balotelli quello su cui c'è più curiosità: "Sta continuando il suo percorso di lavoro, anche oggi si è fermato oltre la preparazione della partita. Deve continuare a mettere carburante, però è contento e quest'aspetto è positivo. Non bisogna mettergli o dargli pressione ma accompagnarlo cercando di renderglielo il più semplice possibile"
Ad accompagnare la quadra e lo staff c'è stato intanto oggi, a Pegli, il presidente Zangrillo. "Ha fatto un bellissimo discorso, ha parlato da presidente e persona intelligente - ha riferito il mister rossoblù - Ha usato parole che fanno pensare e riflettere, ha parlato di emozioni, passione e sacrificio cioè il Dna Genoa e di questa squadra. Questo è ciò che abbiamo dimostrato a Parma e che dobbiamo mantenere nel tempo come fatto in passato".