Un angolo verde, nel pieno del tracciato che tra poco ospiterà opere accessorie agli assi di forza e i progetti della nuova mobilità di Genova, che rischia di essere spazzato via nonostante sia l'unico polmone naturale tra le direttrici stradali all'imbocco di Sestri Ponente.
Mentre il progetto avanza, i residenti di via Buccari compatti chiedono di salvare il giardino pubblico, la sola area verde tra via Siffredi e la rotonda dell'autostrada rimasta come punto di riferimento per gli unici due palazzi della zona, che resistono circondati da ex zone industriali e nuovi perimetri di cantiere.
Tra point informativi, nuove aree di lavoro, la nuova ossatura del trasporto pubblico che prevede l'attivazione della prima linea il prossimo anno rischia di travolgere il piccolo giardino difeso dagli abitanti che vorrebbero poterlo salvaguardare e mantenere, nonostante i lavori dei prossimi mesi. Al suo posto dovrebbe arrivare il box elettrico previsto per la zona del medio ponente, un modulo prefabbricato che dovrebbe trovare posizione proprio lì, in un'area verde del tutto inaspettata che ospita persino una pianta di banano e un melograno, area pubblica ma fondamentalmente come sfogo per i residenti, che contribuiscono a prendersene cura.
In questi giorni alle prime avvisaglie di inizio dei lavori preparatori, i condomini sono scesi in strada per vedere cosa era possibile fare per tutelare il giardino pubblico. E anche se il tempo stringe qualche possibilità esiste ancora e per questo la lista rosso-verde in comune proporrà un'interrogazione per capire se ci sia un margine di manovra e spostamento del nuovo box in arrivo. "Visto che- spiega Selena Candia, sestrese e neoeletta consigliera di Avs in Regione Liguria - dovrebbe trattarsi di una struttura prefabbricata potrebbe bastare spostarla leggermente più in là per salvare quello che è l'unico spazio verde a disposizione. Nessuno tra gli abitanti è contrario agli assi di forza né ai bus elettrici ma il discorso è il non essere riusciti a trovare un altro spazio, considerando che più avanti c'è un punto destinato alla sosta dei mezzi Amiu e poco più in là una maxi area dove nascerà Esselunga. Sarebbe una cosa semplice, a volte si prende il primo spazio disponibile e si è pronti a sacrificare aree verdi quando 10 metri dopo magari c'era un'alternativa da prendere in considerazione".
"Succede - spiega la signora Carmela Romeo, residente della zona - che abbiamo avuto una riunione con l'assessore e l'ingegnere dei lavori, vogliono mettere un box alimentatore di corrente di 10 metri per 15; noi abbiamo un giardinetto, l'unico verde che abbiamo. Un po' lo curiamo noi, un po' il comune che taglia l'erba, abbiamo aggiunto anche delle piante, ci sono le panchine. Siamo circondati da fabbriche, strade, rumore, l'unico pezzo di verde che abbiamo ce lo vogliono togliere".
Un alimentatore di corrente che servirà ai lavori preliminari agli assi di forza. "Temiamo che faccia rumore, non sappiamo se produce qualcosa che può far male alla salute vicino a un caseggiato - prosegue la residente - Tre giorni fa sono venuti a fare un esame del terreno. Noi abbiamo chiesto anche tramite la consigliera Candia un appuntamento per vedere se c'era modo di spostarlo lontano dal caseggiato". Poi le elezioni, il blocco del consiglio comunale e ora la lenta ripresa, in attesa che l'argomento arrivi all'attenzione dell'assemblea, con un'interrogazione.
"Ora abbiamo paura che vadano avanti con i lavori - conclude Romeo - Appena abbiamo visto arrivare i mezzi siamo scesi per capire. Noi avevamo proposto un'alternativa, a 200 metri ci sono spazi enormi e non ci sono palazzi intorno, potrebbero spostarlo lì. Ma ancora non ci hanno risposto".