Sta tutta nell'urlo rabbioso e gonfio di gioia e orgoglio di Alberto Gilardino a fine partita l'importanza del successo del suo Genoa al Tardini di Parma.
La rete di Pinamonti che all'ottantesimo riporta i rossoblù al successo dopo oltre due mesi, è ossigeno per la classifica dei rossoblù ma anche per mantenere viva la fiammella della squadra.
Più che una parola un concetto sul quale il tecnico si è soffermato nel commentare il match: "In questi tre punti ho visto una squadra, il che racchiude molte sfumature positive - ha detto - In queste settimane e mesi ho avuto risposte anche all'interno delle difficoltà, e stasera abbiamo raccolto. Tante cose non sono scontate, tra emergenza e situazioni societarie; ho cercato di isolare la squadra da ciò e continuerò a farlo. Per com'è stato l'inizio e per come si sta evolvendo tutto ciò che succede al di fuori del campo siamo, quest'anno siamo chiamati all'impresa. Bisogna dare atto a questi ragazzi di quanto stanno facendo, io li difenderò fino alla morte, sono solo con loro ma non mi interessa, andiamo a combattere fino alla fine".
Palese il riferimento alla società: "Non voglio entrare nei particolari - ha aggiunto - Le sensazioni che un allenatore sente in settimana sono queste, penso a lavorare sul campo isolando i ragazzi ma non è semplice. Sono arrivate sconfitte anche immeritate, come contro la Fiorentina, ma fare una prestazione del genere a Parma vuol dire che la squadra sta dando tutto, con voglia e determinazione".
"Abbiamo mosso palla e creato occasioni, vinto le seconde palle - ha quindi sottolineato Gila - Va dato atto alla squadra che deve continuare così a testa bassa perché il percorso è arduo e lungo, ci aspetta tra quattro giorni una gara fondamentale".
Tre punti che quindi valgono molto anche a livello mentale: "Venivamo da due sconfitte ma non abbiamo subito contraccolpi psicologici - ha detto il mister - Abbiamo lottato, rimanendo dentro la partita, non era per nulla semplice. Non è stato un periodo facile ma questo dimostra che la squadra è attaccata alla maglia e a un percorso lavorativo che facciamo da tempo, questo è fondamentale".
Discorso a parte per Balotelli, tornato in Serie A dopo oltre 1.700 giorni: "Sono contento per lui, è arrivato con grande motivazione. Dovrà allenarsi con continuità e accumulare minutaggio, sono convinto che nelle condizioni migliori ci può dare tanto. Dipenderà da lui".