Mentre oggi il sistema ferroviario ligure è in sciopero dalle 9.00 di questa mattina, martedì 5 novembre, fino alle ore 15.00, dopo l'accoltellamento del capotreno avvenuto ieri intorno alle ore 13 sul regionale diretto a Busalla da parte di due persone di origine nordafricana mentre era impegnato nelle operazioni di controllo dei titoli di viaggio, continuano le reazioni dal mondo politico e dalle diverse sigle sindacali.
Direttamente dall'assessore comunale e segretaria provinciale della Lega di Genova Francesca Corso, parte un attacco rivolto agli avversari del Partito Democratico: "Nemmeno una parola, da parte del Pd ligure, contro la 16enne di origine nordafricana che ha ottenuto la cittadinanza italiana (denunciata e subito rilasciata) e il 21enne aggressore egiziano (arrestato) che girava per strada con la lama e, in pieno gjorno, ha accoltellato il capotreno lasciandolo a terra in un lago di sangue alla stazione di Genova Rivarolo soltanto perché aveva chiesto il biglietto alla coppia di passeggeri. Il sottile tentativo della sinistra di dare la colpa al ministro del Mit Matteo Salvini, che peraltro ha tempestivamente espresso piena solidarietà al capotreno e poi si è schierato con i lavoratori delle Ferrovie scesi in sciopero, per l’insicurezza dilagante dovuta al ‘politically correct’ e al buonismo imperante nel nostro Paese è vergognoso".
"Ringrazio, invece, i carabinieri che sono intervenuti e hanno subito acchiappato la coppia di nordafricani in fuga. Sono anni che la Lega si batte contro l’accoglienza indiscriminata, sostenuta dal buonismo della sinistra, e per la sicurezza dei genovesi e degli italiani. Nonostante i fatti che i cittadini sono costretti a subìre ogni giorno, quelli del Pd non riescono ancora a schierarsi contro gli stranieri che sono pericolosi e commettono reati, né a riconoscere che Oriana Fallaci aveva ragione e occorre tolleranza zero. Anche per questo e nonostante gli ‘assist’ di certi magistrati, sono riusciti a perdere pure le recenti elezioni regionali in Liguria”, conclude la segretaria provinciale.
Solidarietà espressa anche dal presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso: "Episodi come quello odierno sono sempre più frequenti, con il personale ferroviario che subisce un numero crescente di aggressioni e violenze e bordo dei treni. Le istituzioni possono e devono fare di più per far fronte a tale situazione e garantire la legalità sui binari italiani e presso le stazioni, e per questo Assoutenti propone un patto contro la violenza tra viaggiatori e personale viaggiante e chiede ai sindacati e alle altre associazioni dei consumatori di firmare congiuntamente la richiesta di un tavolo comune, perché la violenza sui treni non è solo un problema dei capotreno ma di tutti gli utenti del trasporto ferroviario".
Si aggiunge la SIAP e a commentare è direttamente il Segretario Generale Roberto Traverso, che denuncia "anni di immobilismo della Regione Liguria sull’argomento sicurezza", aggiungendo che "questa vicenda rappresenta l’ennesima dimostrazione della mancanza di progettualità locali sull’argomento".
"Dopo il gravissimo accoltellamento subito da un controllore in servizio sulla tratta ferroviaria Genova Busalla, oltre ad esprimere sentita solidarietà alla categoria, ritengo sia necessario fare delle precisazioni in modo da fornire un quadro il più chiaro possibile della grave situazione che affligge la Polizia ferroviaria sul territorio ligure. Con gli attuali organici a disposizione del Compartimento della Polizia Ferroviaria della Liguria è impensabile poter garantire dei servizi di scorta o vigilanza su un numero di treni superiore a quelli attualmente presidiati con enormi difficoltà. La problematica della carenza degli organici della Polizia di Stato rappresenta una grave criticità nazionale che interessa anche la Liguria e naturalmente anche la Polizia Ferroviaria. Di fronte alle legittime richieste che pervengono dalle organizzazioni sindacali di categoria di ottenere più sicurezza sui convogli ferroviari bisogna essere pragmatici e prendere atto del fatto che in Liguria bisogna trovare soluzioni locali che vadano a supportare l’applicazione della convenzione in essere tra il Ministero dell’Interno e Ferrovie dello Stato. Dico questo perché in attesa del rafforzamento degli organici della Polizia di Stato che il Governo si è impegnato a proseguire e degli sviluppi del progetto FS security (ad oggi non pervenuto in Liguria) che il Ministro Salvini ha presentato in pompa magna a Milano nel mese di Giugno 2024, la Regione Liguria potrebbe e dovrebbe intervenire per fare qualcosa sulla sicurezza sui treni invece di continuare a guardare. Per esempio attraverso la proposta di protocolli da sottoscrivere tra Regione, Ferrovie dello Stato e Prefetture che prevedano l’assunzione di personale della Vigilanza Privata da utilizzare sui treni regionali a supporto della Polizia Ferroviaria", dichiara Traverso.
Sul tema interviene anche il segretario generale della Fit Cisl Liguria Mauro Scognamillo e i segretari regionali con delega alla mobilità della Fit Cisl Liguria Sandra Piana e Santo Pugliese: "L’accoltellamento del capotreno è stato l’ennesimo e gravissimo episodio di violenza che si va a sommare a tante situazioni di pericolo che registriamo quotidianamente nel mondo dei trasporti. Esiste un problema e bisogna risolverlo, per questo chiediamo che il Prefetto di Genova ci convochi", affermano i sindacalisti.
“Non serve la moltiplicazione dei tavoli sulla sicurezza, esistono già e bisogna farli rispettare ed è questo che chiediamo al Prefetto. Da inizio anno ci sono state 14 aggressioni ad autisti Amt con prognosi da 6 a 13 giorno, c’è un problema anche nel trasporto pubblico ma con l’azienda sono stati fatti alcuni passi in avanti. E dobbiamo intervenire anche sui treni trovando soluzioni concrete senza proclami, per questo è necessario un confronto col Prefetto”, concludono.
"Voglio portare la mia solidarietà al ferroviere Rosario Ventura accoltellato mentre faceva il suo lavoro di capotreno e alle lavoratrici e ai lavoratori delle ferrovie che oggi incrociano le braccia per chiedere più sicurezza. A Salvini che si schiera con gli scioperanti vorrei ricordare che da anni i ferrovieri liguri chiedono di essere scortati in certi convogli e in determinati orari da agenti Polfer o da guardie di vigilanza privata, ma il Ministero dell’Interno non ha mai trovato i fondi necessari, così come ricordo al viceministro Rixi che la giunta Toti, con l’assessore dell’epoca di Fratelli d'Italia, Gianni Berrino, promise un servizio di vigilanza privata, che ovviamente non è mai stata attivata. Quindi oltre alle parole di circostanza e al solito populismo ci aspettiamo e chiederemo che venga subito attivato un tavolo permanente sulla sicurezza a bordo dei treni che metta al lavoro Regione, Trenitalia, il Gruppo FS, Prefetture e organizzazioni sindacali. Quello delle aggressioni a chi lavora, sui treni come in sanità, è un tema da affrontare al più presto senza demagogia. A disposizione per portare il mio contributo in consiglio regionale", afferma Armando Sanna, consigliere dem.
Articolo in aggiornamento