Si è concluso con un nulla di fatto il tavolo di conciliazione che questa mattina si è svolto a Palazzo Tursi e on line tra la Cgil e l’amministrazione pubblica, riguardante i servizi educativi del Comune per la fascia d’età zero-sei anni.
L’incontro è stato accompagnato dal presidio di centinaia di lavoratrici e lavoratori costrette a turni e straordinari non retribuiti per far fronte alle numerose criticità che stanno interessando il sistema.
Una situazione sempre più difficile da gestire che, come denuncia il sindacato, è frutto anche dell’inadeguatezza delle scelte del Comune per il momento non ancora adatte a risolvere il problema.
Luca Infantino, segretario della Fp Cgil Genova, descrive un quadro preoccupante: “Ci aspettavamo un'attenzione diversa da parte della parte politica, che era completamente assente al tavolo di conciliazioni e ci aspettavamo un'attenzione puntuale rispetto alle indicazioni che la stessa intende dare su un servizio fondamentale per la cittadinanza. Si tratta, e lo dico sempre, dei nostri bambini da 0 a 6 anni”.
Infantino prosegue: “I primi duemila giorni di un bambino sono l'indirizzo sul futuro della sua vita. Dobbiamo prendercene cura. E chi gestisce la politica in questa città ha il compito di definire immediatamente quali siano gli intenti per far sì che la crescita di questi nostri bambini abbia un percorso degno di questo nome”.
Paola Notari, segretaria delle Funzioni Locali Cgil Genova, aggiunge dettagli sulle problematiche riscontrate: “Solo nel 2023 solo nel settore scuola il personale ha effettuato più di undicimila ore di straordinario a recupero non pagato, con difficoltà poi anche a recuperarlo perché essendoci mancanza di personale non li autorizzano a recupero, e se il personale che è pagato, ricordo, per trentasei ore alla settimana deve essere disponibile sessanta perché gli vengono chiesti ripetutamente i cambi turno improvvisi, addirittura nella stessa giornata, vuol dire che non c'è nessuna conciliazione del tempo vita lavoro. Nonostante la programmazione dei turni, la settimana prima per la settimana dopo, poi questi non vengono rispettati, vuol dire che nessuno di loro ha la possibilità di programmarsi gli appuntamenti e comunque gli impegni quotidiani della vita privata”.
Niente piano di sostituzione che sia efficace e che garantisca un intervento tempestivo sul personale assente, lasciando così scoperti ruoli essenziali. Non solo, perché l’organico potenziato per i bambini disabili, fondamentali nelle strutture, al momento risulta inesistente, creando un ulteriore aggravio della situazione. A tutto questo si aggiunge la mancanza di funzionari per ambito, così come quella del personale per i profili amministrativi, situazioni che compromettono la gestione e il coordinamenti dell’attività.
Fp Cgil Genova insiste anche sull'importanza di un giusto inquadramento per il personale educativo, rivendicando il diritto a una collocazione nell’Area superiore, come stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019/2021.
Tutta questa situazione, come è stato più volte ricordato anche nel corso del presidio, non ricade solo sui lavoratori, ma colpisce anche le famiglie e i bambini che frequentano le strutture comunali. Se non