L'accoltellamento del capotreno su un treno regionale diretto a Busalla, avvenuto poco dopo le 13 di oggi, ha scatenato una serie di reazioni da parte del mondo politico e delle istituzioni. Il capotreno, impegnato nella consueta verifica dei biglietti, è stato aggredito da una coppia di giovani, un ventunenne egiziano e una minorenne italiana, suscitando allarme e indignazione. Molti esponenti politici hanno espresso solidarietà al lavoratore e si sono pronunciati sulla questione sicurezza nei trasporti pubblici.
Tra le voci più critiche, il generale Roberto Vannacci ha affidato ai suoi canali social un duro commento sull’accaduto. Nel suo post, Vannacci ha definito l'aggressione come "gravissima e inaccettabile", sottolineando come questo tipo di episodi rappresenti una minaccia per chi lavora quotidianamente garantendo il funzionamento dei trasporti e la sicurezza dei cittadini. Il generale ha invocato "misure severe e tolleranza zero" verso chi non rispetta le regole e mette in pericolo l'ordine pubblico. "La sicurezza sui nostri treni – ha scritto – deve essere una priorità, e non possiamo permettere che episodi di questo tipo diventino la normalità."
Inoltre, il generale ha criticato aspramente alcune posizioni politiche, accusando chi tende a "minimizzare" queste violenze, facendo un riferimento polemico alla sinistra. "La sinistra ne chiederà la cittadinanza?" ha domandato provocatoriamente, sottolineando come la questione della sicurezza non debba essere oggetto di negoziati o compromessi.
L'episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei trasporti pubblici, con molti che chiedono un aumento delle misure di controllo e la presenza di forze dell'ordine a bordo dei treni, specialmente su tratte più a rischio.