Una pioggia torrenziale, il rio Fereggiano che esce dagli argini e invade la strada lasciando dietro di sé una scia di fango e distruzione, portandosi via la vita di sei persone.
Le immagini di quelle drammatiche ore del 4 novembre 2011 sono impresse nella memoria collettiva in modo indelebile così come le vittime, Angela Chiaramonte, Shpresa Djala e le figlie Gioia e Janissa, Serena Costa, Evelina Marina Pietranera, oggi ricordate durante la cerimonia di commemorazione davanti alla targa posizionata tra corso De Stefanis e corso Sardegna.
Un ricordo che quest’anno appare ancora più carico di significato vista l’enorme tragedia che ha colpito Valencia e la Spagna tutta.
Ed è proprio la vicinanza alla popolazione spagnola il primo pensiero di Attilio Toffi, marito di Evelina Marina Pietranera: “Innanzitutto, il mio abbraccio forte alle popolazioni della Spagna e di Valencia. Vedere quelle immagini ha fatto sembrare di essere qui. Credo che la politica qualcosa stia facendo. In questi anni molto è cambiato ma già si muoveva qualcosa a inizio Duemila. Credo che la situazione stia migliorando c’è più consapevolezza, più attenzione da parte di tutti, da parte nostra come popolazione e da parte delle istituzioni e dei politici”.
Gli interventi di messa in sicurezza del territorio, primo fra tutti lo scolmatore del Fereggiano, ha contribuito a migliorare la situazione ma tanto appare ancora da fare e a proposito Toffi continua: “Qui la situazione è più tranquilla rispetto ad altri posti. Purtroppo la situazione per il Bisagno è ancora in lavorazione, ci sono ritardi ma aspettiamo”.
In tanti si sono radunati questa mattina per prendere parte alla cerimonia a cui hanno partecipato anche il sindaco di Genova e neo presidente della Regione Marco Bucci, il presidente del Municipio Bassa Val Bisagno Angelo Guidi, il console onorario d’Albania Giuseppe Durazzo e altri rappresentanti di istituzioni, assieme al comitato Parenti delle vittime.
“Come ogni anno - ha esordito Silvio D’Anna, rappresentante del comitato spontaneo dei cittadini di via Fereggiano - siamo qui per ricordare la giovanissima Jannissa e Gioia, e la mamma Shpresa, la giovane Serena, Angela ed Evelina. Sono e saranno sempre i nostri cuori. Ai loro familiari qui presenti, il nostro affetto e dalla nostra solidarietà. Non possiamo oggi non dimenticare anche Antonio Campanella, cinquantasette anni, che ha perso la vita nell'allusione il 9 ottobre 2014. Un abbraccio va anche alle loro famiglie”.
Il pensiero alla popolazione spagnola, con cui D’Anna si è congedato, è ritornato anche nelle parole del sindaco Bucci: “Ci pensavo venendo qua, quello che è successo a Valencia, pensate soltanto al discorso del parcheggio sotterraneo, per me è una cosa veramente incredibile. D'altra parte io non ho fatto ancora una ricerca, bisogna capire bene le cause. Certamente sta di fatto che dobbiamo rinforzare tutte le protezioni idrogeologiche, questo mi sembra molto evidente”.
La cerimonia è proseguita poi a Borgo Incrociati con la deposizione di una corona e un minuto di raccoglimento per ricordare Antonio Campanella, vittima dell’alluvione dell’ottobre 2014.