Attualità - 03 novembre 2024, 08:00

Genova si ferma per ricordare le vittime delle alluvioni del 2011 e del 2014

Lunedì mattina doppia cerimonia all'incrocio tra corso Sardegna e corso De Stefanis e in piazza G.B. Raggi

Lunedì alle 9.45 Genova tornerà a fermarsi davanti a una memoria che pesa, ogni anno, nel ricordo di chi non c’è più. Proprio nei giorni in cui la furia della Natura sta tornando a mietere vittime in un’altra città di mare, a Valencia, in Spagna.

Il ritrovo è lì dove tutto è accaduto all'incrocio tra corso Sardegna e corso De Stefanis, davanti a quella targa che racconta nomi, volti, storie spezzate dall’acqua. Una targa che è stata apposta per ricordare Angela Chiaramonte, Shpresa Djala e le figlie Gioia e Janissa, Serena Costa, Evelina Marina Pietranera. Sei vite che la furia dell’alluvione del 4 novembre 2011 si è portata via. Saranno presenti i familiari, con il loro carico di un dolore difficile da spiegare, da sciogliere, anche a distanza di dodici anni. Sarà presente anche il sindaco di Genova e neo presidente di regione Liguria, Marco Bucci, il presidente del Municipio III Bassa Valbisagno, Angelo Guidi, e il console dell’Albania, Giuseppe Durazzo.

Un momento in cui Genova ricorda il giorno in cui è stata travolta. Impossibile non ripensare a quelle immagini, al suono dell’acqua che corre e tutto porta via insieme alle vite di chi è rimasto travolto.
La commemorazione si sposterà poi verso Borgo Incrociati, fino a piazza G.B. Raggi, per deporre una corona in memoria di Antonio Campanella, un altro nome da non dimenticare, un’altra vita persa nell'alluvione del 10 ottobre 2014.

Genova si ferma per rendere omaggio, ma si ferma anche per ricordare che il rischio c’è ancora. Molto è stato fatto, ma il dolore resta un avviso, un promemoria inciso nella strade della città, nei giorni in cui la Liguria fa i conti con un altro disperso, Davide Violin, travolto dalla furia delle acque ad Arenzano e sparito nel nulla.

Redazione