Giocare con i modelli della matematica e della fisica per fornire una spiegazione a tanti piccoli e grandi inconvenienti quotidiani: questo è l’obiettivo di Fabio Chiarello, fisico e ricercatore presso l'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR e appassionato divulgatore, nella sua conferenza-spettacolo intitolata "La matematica dell'infelicità: Perché i guai non vengono mai da soli?”. L’evento, che si inserisce nell’ambito del Festival della Scienza 2024, è previsto per giovedì 1° novembre alle 17,30 alla Biblioteca Universitaria.
Un viaggio insolito, sicuramente intrigante, per giocare stuzzicando la curiosità del pubblico: attraverso un approccio giocoso e interattivo, il pubblico scoprirà come la matematica e la fisica possano aiutarci a comprendere, e persino a gestire meglio, gli imprevisti della vita.
Chiarello spiega che "lo scopo principale è giocare con modelli matematici e fisici e mostrare come in realtà il mondo intorno a noi si descrive molto bene con la matematica e con la fisica". La conferenza, infatti, non si limiterà a fornire nozioni teoriche, ma cercherà di coinvolgere attivamente i partecipanti con esempi concreti e divertenti, per dimostrare come la matematica sia tutt'altro che una materia arida e distante dalla realtà quotidiana. “Comprendere, descrivere e modellizzare e la realtà ci può anche aiutare a vivere un po' meglio. Per esempio, vedremo che la probabilità che qualcosa vada storto tende a crescere esponenzialmente con gli aspetti considerati, come spiega la celebre legge di Murphy: questa crescita esponenziale ci espone sempre a dei guai, e quindi dobbiamo in qualche modo accettarlo. Il fatto che poi, per la distribuzione di Poisson, i guai tendano per loro natura ad arrivare tutti insieme, ad ammucchiarsi insieme, ci aiuterà a comprendere che quella che a noi sembra sfortuna sia legata a leggi matematiche".
Altro tema che sarà affrontato da Chiarello riguarda la percezione logaritmica del tempo e l'accelerazione con l'età: “Abbiamo spesso la sensazione che il tempo acceleri con l'età: per un bambino dieci anni sono la sua intera vita, mentre per una persona di cinquant’anni si tratta ‘solo’ di un quinto”. In questo modo si mostra come questo fenomeno sia legato al modo in cui il nostro cervello percepisce il tempo, misurandolo in base al tempo già vissuto.
L'approccio del divulgatore è quello di "dare delle suggestioni, stimolare un po' la curiosità più che dare informazioni, quindi cercare di aprire delle delle finestre su tante cose diverse". La conferenza, quindi, non avrà la pretesa di fornire risposte definitive, ma di suscitare domande e stimolare il pubblico ad approfondire in modo autonomo le tematiche presentate. Il pubblico a cui si rivolge la conferenza è molto ampio, "dagli studenti agli adulti curiosi", e non è richiesta alcuna conoscenza pregressa di matematica o fisica.
Fabio Chiarello, oltre ad essere un ricercatore di successo nel campo dei dispositivi superconduttori e delle tecnologie quantistiche, si dedica con passione alla divulgazione scientifica: autore di oltre 80 articoli scientifici su riviste internazionali, di un libro divulgativo ("L'Officina del Meccanico Quantistico", Maggioli) e di numerosi giochi e laboratori scientifici, Chiarello è anche il coordinatore del concorso nazionale "Fotonica in Gioco”: “Questo concorso biennale, nato nel 2015 in occasione dell'Anno Internazionale della Luce, sfida gli studenti delle scuole superiori a inventare un gioco da tavolo che abbia come tema la luce o, nelle edizioni più recenti, temi scientifici più ampi come il cambiamento, le trasformazioni e le sfide” spiega. Anche questa iniziativa dimostra l'impegno di Chiarello nel rendere la scienza accessibile e divertente per i giovani, incoraggiandoli a esplorare il mondo che li circonda con curiosità e creatività. I tre finalisti del concorso vengono premiati e invitati a presentare il loro gioco in occasione del prestigioso premio Archimede, dedicato agli inventori di giochi da tavolo.