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Attualità | 31 ottobre 2024, 14:08

Uno scrigno d’arte ‘ritrovato’. Riapre il Museo Luxoro

Dopo otto anni di chiusura, il museo-dimora genovese accoglie di nuovo i visitatori grazie a un restauro integrale degli ambienti e delle opere

Uno scrigno d’arte ‘ritrovato’. Riapre il Museo Luxoro

Il Museo Giannettino Luxoro, parte del polo museale di Nervi, riapre al pubblico domani, primo novembre, dopo una lunga chiusura iniziata nel 2016 per motivi di sicurezza. I lavori di restauro, finanziati anche grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, hanno restituito alla città un museo unico, che offre un’immersione nell’arte e nella cultura ligure dei secoli XVII e XVIII. 

Gli interventi hanno interessato le pareti, gli arredi lignei, alcuni tessili e il prezioso sistema di orologi antichi. Il vicesindaco Pietro Piciocchi, presente oggi all’anteprima per la stampa, ha espresso grande soddisfazione: "Siamo molto orgogliosi di restituire ai genovesi un luogo speciale, immerso nel parco di Nervi e affacciato sul mare. Abbiamo lavorato per garantire l’accessibilità a tutti, compreso l’ingresso per le persone con disabilità, offrendo così alla città un autentico scrigno di opere d’arte”.

Il progetto di restauro e riallestimento, reso possibile grazie a un protocollo con la Fondazione Compagnia di San Paolo, ha permesso di valorizzare il patrimonio del museo, che custodisce circa 2.500 opere, tra cui dipinti, ceramiche, mobili, tessuti, argenti e orologi rari, oltre alla celebre collezione presepiale con opere databili tra il XVII e il XIX secolo. Nicoletta Viziano, rappresentante della Fondazione, ha ricordato l’impegno a “custodire la bellezza e promuovere la conservazione del patrimonio culturale” come uno degli obiettivi della fondazione.

Il Museo Luxoro è uno dei pochi esempi di “museo-dimora” in Italia: una casa storica che conserva l’arredamento originale e permette di immergersi nella vita quotidiana di una famiglia collezionista ottocentesca, i Luxoro, che hanno donato l’edificio e le sue opere alla città nel 1945. Grazie a un accurato riallestimento, il museo oggi propone un percorso studiato per valorizzare i nuclei tematici delle collezioni e riportare il visitatore indietro nel tempo, in un’epoca in cui l’arte, la musica e la letteratura si incontravano nei salotti nobiliari genovesi.

L’allestimento attuale, curato originariamente dallo storico dell’arte Orlando Grosso, prevede un’espansione futura per promuovere l'arte settecentesca e ottocentesca attraverso eventi, incontri e attività divulgative. Le attività di restauro continueranno su altre opere della collezione, per preservare e valorizzare un patrimonio che, dopo otto anni, torna finalmente alla fruizione pubblica.

I.R.

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