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Politica | 29 ottobre 2024, 12:05

Elezioni Regionali, Stefano Giordano è l’unico sopravvissuto dei 5 Stelle: “Farò opposizione granitica”

Sull’esito del voto, prevale la linea di Conte: “Ritengo che Italia Viva avrebbe portato, all’interno della colazione progressista, una débâcle ancora più importante”

Profilo Facebook - Stefano Giordano

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Stefano Giordano, coordinatore provinciale in rappresentanza M5S, sarà l’unico del partito ad entrare nel consiglio regionale in Liguria che nei prossimi giorni verrà costituito.

Dopo aver strappato millequattrocentoottantuno voti durante le elezioni regionali, porterà in regione le idee e le riflessioni di un partito che ha visto il suo consenso diminuire notevolmente rispetto alle elezioni regionali del 2020 attestate all’7.78%.

Si tratta di un momento importante, certamente di riflessioni riguardo tutti quei cittadini che hanno declinato l’invito del Movimento a recarsi alle urne e, di conseguenza, l’obiettivo è e sarà certamente riacquistare quella porzione di cittadini che hanno virato, in parte, su altri fronti.

Certamente non un fardello leggero, quello che il pentastellato dovrà portare avanti in Regione Liguria, essendo l’unico a portare avanti in consiglio i principi fondamentali del Movimento in una coalizione che ha visto certi partiti prendere il largo in campagna elettorale.

Alle precedenti elezioni regionali 2020 avete raggiunto il 7.78% mentre oggi vi siete fermati al 4.56%. Cosa significa questo per il Movimento e quali sono le motivazioni che hanno portato ad un evidente calo dei consensi verso il partito?

Sicuramente dal punto di vista comunale, se devo fare un confronto con le precedenti amministrative che hanno portato un esito negativo, c’è stata una ripresa. Riferendoci al dato, noi dobbiamo ripartire proprio da questo e fare una dovuta riflessione e ricostruire un consiglio regionale dove il Movimento Cinque Stelle deve ritornare al centro della discussione. Politicamente sono una persona che ritiene  che l’unità porta la vittoria e quindi non sono uno di quelli che non riflette sulla possibilità di creare un fronte unito e che possa contrapporsi. La sconfitta, è di tutti, ma in questo caso, riferendosi all'area progressista, è quella di non aver portato la grande fetta di astensionisti a votare. Chi ha vinto, deve ammettere che questo è il fallimento di tutta la politica. Non ha vinto nessuno, abbiamo perso tutti. L’opposizione sarà granitica e contribuirò con tutta la mia forza. Io sono una persona che non nasce dalla politica ma dalle piazze”. 

Essendo l’unico rappresentante del Movimento nel consiglio regionale che si costituirà in questi giorni, quali saranno i punti cardine che porterete in Regione anche in qualità di opposizione? 

Uno dei punti principali sarà sicuramente quello di proteggere l’ambiente, perché vuol dire salvaguardare la salute, la sicurezza e la prevenzione di un territorio disastrato. Sono convinto che riuscendo a portare avanti una pianificazione a medio termine, e non quella del dopodomani, quindi con proposte alternative, potremmo dare un futuro ai nostri figli sia dal punto di vista lavorativo sia del poter vivere in un territorio sicuro. Oggi giorno, chi fa soccorso, subisce le ricadute di determinate scelte politiche totalmente sbagliate, in particolare alcune che hanno assorbito economie in percorsi illegali, molto vicini ad un concetto di mafia nella nostra Regione. Se, quindi, riusciremo a lavorare in questa linea, cambieremo la linea della nostra Regione e della nostra città”.

Lei pensa che i veti posti da Conte nei confronti di Italia Viva, parliamo di un 2% perso, possano inevitabilmente aver definito a priori il risultato elettorale?

Per quanto mi riguarda, se proponiamo un progetto politico, deve essere coerente, perché solo la coerenza dà risultati. Ritengo che Italia Viva avrebbe portato, all’interno della coalizione progressista, una débâcle ancora più importante. Quindi è impensabile comunicare ai cittadini che Italia Viva, dopo essere stata affianco al candidato sindaco Marco Bucci, potesse inserirsi nella coalizione dal sabato alla domenica, valutando potesse essere un’opportunità. Le opportunità si costruiscono con la coerenza e con i contenuti. Se ci fossero assessori o consiglieri che fino all’altro giorno hanno appoggiato la corrente di Bucci, è chiaro che non si potrebbe fare una trasformazione flash perché i cittadini si aspettano altro. Pensiamo che Italia Viva abbia contribuito alla sconfitta di Andrea Orlando? Assolutamente no. Quello che veramente ha contribuito è l’astensionismo. Se non abbiamo ben chiaro questo lavoro da fare su chi non vota, basandoci sullo scarto portato da Italia Viva, non vinceremo mai”. 

Federico Antonopulo


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