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Sport | 27 ottobre 2024, 17:16

Genoa ancora ko, Gilardino non si lascia abbattere: "Quest'anno siamo chiamati all'impresa"

Dopo il 3-0 con la Lazio il tecnico chiama i suoi allo sforzo massimo: "Bisogna tirare fuori il 110%. Balotelli? Ci potrà dare una mano ma determinante sarà la squadra"

Foto Gabriele Siri

Foto Gabriele Siri

Torna a masticare amaro in un post partita mister Alberto Gilardino che, col suo Genoa, da Roma contro la Lazio torna con una sconfitta per 3-0 da digerire e un turno infrasettimanale altrettanto impegnativo contro la Fiorentina alle porte.

Eppure il Genoa qualcosa, pur andando pochissimo al tiro, qualcosa di incoraggiante quando ha alzato il proprio baricentro qualcosa ha fatto vedere all'Olimpico. Tanto che per buoni tratti l'iniziale svantaggio è parso immeritato.

"Abbiamo tenuto bene il campo fino al secondo gol, poi un ottimo inizio del secondo tempo, non siamo stati concreti negli ultimi 30 metri per qualità e tiri in porta, però la squadra ha fatto la sua partita - ha detto il tecnico ai microfoni di Dazn nel post partita - Sapevamo che non era semplice venire a giocare contro la Lazio in questo momento, però i ragazzi hanno dato tutto e quindi bisogna voltare subito pagina per giovedì".

"Il momento è di difficoltà enorme, alla squadra ho detto che quest'anno siamo chiamati a un'impresa difficilissima. In questo momento devo tirare fuori il 110 percento dai ragazzi che ho a disposizione mantenendo la massima lucidità e aggrappati a ogni singolo momento in gara, con atteggiamenti e sacrificio" ha aggiunto.

Intanto da domani dovrebbe aprirsi il capitolo Balotelli per rimpolpare il potenziale offensivo rossoblù: "Mario è un giocatore che se viene a Genova con quella volontà, quel desiderio di mettersi in discussione, quel fuoco dentro e quelle motivazioni può essere un valore aggiunto - ha ribadito il tecnico dopo quanto detto in conferenza ieri - Noi ce lo auguriamo e abbiamo bisogno di un giocatore di personalità che ci dia una mano, anche se so che non può da solo risolvere i problemi. Anche perché è da tanto che non gioca e ci sarà un accompagnamento graduale"

Insomma, servirà del tempo per rivedere SuperMario in campo con un minutaggio apprezzabile.  Nel mentre e anche dopo "determinante e fondamentale è la squadra. Se possiamo compiere questa missione è solo con le motivazioni, la tecnica e la tattica della squadra".

Mattia Pastorino


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