Rimane complesso lo scenario meteorologico che ha caratterizzato gli ultimi giorni in Liguria. Ieri temporali auto-rigeneranti hanno imperversato fra Genova e Savona, interessando un territorio già saturo che è entrato in crisi con precipitazioni molto intense e molto abbondanti, ma non “da record”.
Sono stati dieci i pluviometri che hanno registrato cumulate orare “molto forti”, e una cumulata giornaliera massima di 222 mm a Prai, nel Comune di Campo Ligure. Più in generale, sono bastati fra i 100 e i 150 mm in tre ore per mandare in crisi le Bormide, con esondazioni multiple a Cengio, Carcare, Ferrania, Dego e Piana Crixia; esondazioni anche nella zona di Lerca/Sciarborasca, con i 94-96 mm orari e i 141mm/3 ore che purtroppo hanno portato a un disperso, e a Quiliano, che ha ricevuto un picco orario da 84.6 mm.
Subito dopo la mezzanotte un sistema lineare convettivo notevole, soprattutto per l’estensione con cui si è sviluppato, è risalito dal bacino del Mar Ligure in direzione nord-orientale, riuscendo a spezzare la struttura stazionaria e consumando parte dell’energia disponibile.
Arpal fa sapere che, dopo una pausa provvidenziale, ci saranno ancora scenari di instabilità.
La situazione è destinata gradualmente a migliorare, perché la saccatura in affondo sulla penisola iberica tenderà ad isolarsi e spostarsi verso il Marocco, favorendo la rimonta dell’anticiclone e tempo stabile per buona parte della prossima settimana.
Fino a questa sera, potranno verificarsi ancora precipitazioni localmente intense, specialmente sul ponente fra Genova e Imperia, dove ha ricominciato a piovere debolmente; ma le precipitazioni, anche se moderate o intense, non saranno organizzate né stazionarie.
Per questo motivo Arpal conferma la chiusura dell’allerta con le tempistiche delineate ieri: Arancione temporali fino alle 14, seguita da due ore di gialla su A-B-D, ossia sul centro e sul ponente della regione.