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Politica | 25 ottobre 2024, 08:00

Regionali, la guida alle elezioni: ecco quando e come si vota in Liguria

Alle urne un milione e 348 mila liguri che dovranno scegliere tra nove candidati alla presidenza e 570 candidati al consiglio

Regionali, la guida alle elezioni: ecco quando e come si vota in Liguria

A centosettantatre giorni dal 7 maggio, quando a Sanremo scattò il blitz della Guardia di Finanza con l’arresto di Giovanni Toti, i liguri arrivano al momento di voltare pagina: le elezioni che daranno alla Liguria un nuovo presidente, un nuovo consiglio regionale, un nuovo governo. In mezzo settimane di scontri tra politica e giustizia, processi attesi e mai iniziati, difese a oltranza finite con un patteggiamento. Ora è tutto pronto per il punto di svolta.

Si andrà alle urne domenica 27 (dalle 7 alle 23) e domenica 28 ottobre (dalle 7 alle 15), a chiusura del voto scatterà subito lo scrutinio. In totale sono un milione e 348 mila i liguri chiamati a eleggere un presidente scegliendo tra i nove in lizza e a determinare il nuovo consiglio eleggendo 30 consiglieri tra i 570 che si sono presentati nelle varie liste così suddivise: 20 a Genova e 19 a La Spezia, Imperia e Savona.
La provincia che esprime più elettori è, ovviamente, Genova con i suoi 653.064. Seguono Savona con 216.985, La Spezia con 170.806 e Imperia con 161.132. Ci sono anche 146.614 aventi diritto con residenza all’estero.

In campo ci saranno 669 presidenti di seggio. Per votare, ovviamente, occorre presentarsi al proprio seggio di riferimento con la tessera elettorale e un documento di identità.
Sulla scheda (verde) ci saranno i nomi dei nove candidati alla presidenza accompagnati dai simboli delle liste che li sostengono.
Si può votare in diversi modi. È possibile apporre una X sulla liste provinciale preferita e, così, il voto andrà anche al candidato presidente collegato. È poi possibile mettere la propria X sia sulla lista che sul candidato presidente. È possibile, inoltre, mettere solamente la X sul nome del candidato presidente senza indicare una lista specifica dando così il proprio voto valido solamente al presidente senza darlo a una lista.

Come per le comunali, è prevista anche la possibilità del voto disgiunto mettendo una X su un candidato presidente e, poi, un’altra X su una lista non direttamente collegata a lui. In questo modo il proprio voto andrà al candidato presidente scelto, ma anche alla lista di appoggio a un altro candidato presidente.
Nel votare per una lista, inoltre, è possibile esprimere fino a due preferenze per i candidati consiglieri, ma devono essere per forza un uomo e una donna. Nel caso si esprimesse il voto per due candidati dello stesso sesso, il secondo sarà automaticamente annullato.

Pietro Zampedroni


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