L’assessore Paola Bordilli, impegnata dal 2017 al Comune di Genova con deleghe al Commercio, alle Tradizioni Cittadine e alle Vallate, è candidata alle elezioni regionali del 27 e 28 ottobre con la lista della Lega a sostegno di Marco Bucci, mettendo a disposizione della Liguria la propria esperienza amministrativa e il senso di vicinanza al territorio.
"La scelta di candidarmi nasce dal desiderio di portare alla Regione l’esperienza maturata sul campo in uno dei comuni più grandi d’Italia e di costruire una Liguria vicina ai cittadini, alle imprese, ai soggetti fragili e persino agli amici a quattro zampe – spiega Bordilli –. Mi sono candidata perché voglio portare l'esperienza e la conoscenza del mio territorio anche nella nostra regione, sognando una Liguria attenta e vicina alle persone." Questa attenzione non può fermarsi ai confini del comune, ma deve coinvolgere tutta l’area della Città Metropolitana e i territori più distanti, con una collaborazione tra i vari comuni, ciascuno con le proprie esigenze e specificità.
L’assessore racconta di aver sviluppato negli anni un forte senso di appartenenza alla propria terra, un valore che oggi intende trasferire alla comunità regionale attraverso un “bagaglio di esperienza e un impegno costante. Questi sette anni di lavoro - spiega - mi hanno insegnato quanto sia essenziale un’amministrazione che sa ascoltare. L’ascolto costante del territorio è ciò che si vive sempre quando si lavora nei comuni. Porto con me la voglia di fare risultati concreti e condivisi, perché credo che l’amministrazione pubblica non possa e non debba essere autoreferenziale.” Tra i suoi obiettivi c’è quello di espandere alla regione alcune “buone pratiche” di Genova, come il bonus centro storico, una misura di successo che il sindaco Bucci ha proposto di estendere per sostenere e ripopolare le aree interne, includendo tutta la città metropolitana e rafforzando la collaborazione tra le amministrazioni locali.
Sul piano commerciale, Bordilli punta a replicare in regione alcune “best practice” sviluppate a Genova per sostenere il commercio locale, inclusi accordi e intese commerciali finalizzate a incentivare attività nelle aree meno centrali: “Questi anni mi hanno permesso di approfondire molte normative e lavorare con coraggio e determinazione per far sì che, nonostante le difficoltà, le attività commerciali potessero rimanere vitali, anche in periodi come quelli della pandemia.”
Durante l’emergenza sanitaria e in seguito alla tragedia del crollo del Ponte Morandi, l’amministrazione cittadina ha vissuto anni estremamente difficili: “Gli anni della pandemia ci hanno insegnato l’importanza del servizio pubblico; è stato fondamentale garantire il sostegno ai cittadini e alle imprese anche nelle fasi più dure, come abbiamo fatto con la gratuità del suolo pubblico per le attività commerciali.” Bordilli sottolinea inoltre il proprio impegno per tenere attivi e sicuri i mercati e le fiere cittadine, garantendo il rispetto delle misure di sicurezza e offrendo supporto economico ai commercianti. Sul drammatico crollo del Ponte Morandi, l’assessore ricorda l’impegno nel facilitare il dialogo tra le istituzioni locali e nazionali: "L’importanza di avere una presenza costante sul territorio, a fianco dei cittadini, è stata essenziale per superare un evento così difficile. Con il Decreto Genova, grazie a Edoardo Rixi, abbiamo ottenuto un supporto immediato e necessario per la nostra città".
Con altrettanto impegno ha voluto riportare e valorizzare alcune tradizioni locali. "Le tradizioni di Genova, come il Natale e il Carnevale, sono un patrimonio storico e sociale che ho voluto portare anche nei quartieri, coinvolgendo i cittadini di tutte le età. Il passaporto dei presepi, la mostra sulle confraternite e la valorizzazione delle bande cittadine sono stati strumenti per sensibilizzare e unire la comunità genovese." Collaborazioni che Bordilli sta estendendo anche con altri comuni della città metropolitana, promuovendo mostre ed eventi nei territori limitrofi, come a Masone, in un progetto che sta coinvolgendo tutta l’area del Genovesato.