/ Eventi

Eventi | 25 ottobre 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 26 e domenica 27 ottobre

Il Festival della Scienza, la visita in tema "Halloween" alla Lanterna di Genova, il Festival degli Sport Equestri, la sagra del bollito misto a Rossiglione, gli scatti di Lisetta Carmi a Palazzo Ducale, gli scatti "surrealisti" di Bart Herreman nella sede di Banca Generali Private e tanto altro

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 26 e domenica 27 ottobre

Attenzione: causa allerta meteo, si segnala che gli eventi potrebbero subire eventuali variazioni/modifiche.

EVENTI

FESTIVAL DELLA SCIENZA: IL PROGRAMMA DI DOMANI 27 OTTOBRE

Da giovedì 24 ottobre a domenica 3 novembre 

Prosegue domani, domenica 27 ottobre 2024, il Festival della Scienza di Genova, la manifestazione giunta alla ventiduesima edizione e riconosciuta come uno dei più importanti eventi di diffusione della cultura scientifica al mondo

Prosegue domani, domenica 27 ottobre 2024, il Festival della Scienza di Genova, la manifestazione giunta alla ventiduesima edizione e riconosciuta come uno dei più importanti eventi di diffusione della cultura scientifica al mondo. Oltre a ottantadue laboratori e quindici mostre, nella quarta giornata di Festival, tredici conferenze, due eventi speciali e uno spettacolo: Geopolitica dello spazio (ore 11), Meteorologia: dalla Terra allo spazio (ore 11), Gemelli biologici e gemelli digitali (ore 15), Matematica non standard (ore 15), Breve guida a un secolo di superconduttività (ore 15.30), Machina Sapiens (ore 16), Supercalcolo e Big Data (ore 17), C come Carbonio (ore 17.30), La scienza nell’era dell’intelligenza artificiale (ore 17.30), Carne coltivata: andiamo oltre gli slogan (ore 18),  Materiali ad alta pasticceria (ore 18), Tecnologia della rivoluzione (ore 18), Quantum ne sai? (ore 18.30), FameLab Italia 2024 – La finale (ore 20.30), Il tocco del cuore che batte contro il cancro (ore 21), Le notti dei Giganti (ore 21.30). 

Il programma del Festival è disponibile sul sito www.festivalscienza.it. Sempre online sono disponibili i biglietti e gli abbonamenti, mentre il call center gratuito del Festival al numero 010 8934340 è aperto per informazioni e prenotazioni con i seguenti orari: nei giorni feriali 9-19, sabato e festivi 10-19.

L’acquisto dei biglietti si può effettuare anche all’Infopoint nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale (aperto nei giorni feriali 9-19, sabato e festivi 9.30-19) in cui gli animatori possono fornire anche consigli sulle attività da seguire nel corso della giornata. Confermata l’iniziativa Gen Z al Festival, per coinvolgere e avvicinare sempre più giovani alle discipline scientifiche. Anche quest’anno, infatti, tutte le conferenze del Festival sono gratuite per gli under 18, per gli studenti universitari e per gli iscritti ai percorsi di Istruzione Tecnologica Superiore (Its Academy) realizzati dalle Fondazioni Its della Liguria. 

ACQUARIO DI GENOVA - UN NUOVO PERCORSO ALLA SCOPERTA DELLE SCOGLIERE CORALLINE CON SPONGEBOB

Sabato 26 e domenica 27 ottobre

Dal 26 ottobre le scogliere coralline non hanno più segreti per i piccoli visitatori e le piccole visitatrici dell’Acquario di Genova: unnuovo percorso tematizzato con pannelli e QR code per accedere a tanti contenuti di approfondimento a misura di bambini e bambine, vedrà SpongeBob, la spugna gialla più famosa e amata in tutto il mondo protagonista dell’omonima serie TV in onda su Nickelodeon e disponibile su P+, e i suoi simpatici amici, raccontare le meraviglie di Bikini Bottom, questo ricchissimo e delicatissimo habitat marino che costituisce la casa di SpongeBob.

Per inaugurare il nuovo percorso, sabato 26 e domenica 27 l’Acquario di Genova propone un ricco calendario di incontri con lo staff nei quali far conoscere le scogliere coralline, i loro abitanti e il loro stato di conservazione attraverso SpongeBob e gli altri protagonisti della serie.

I nuovi allestimenti sono il frutto della collaborazione ormai consolidata tra Costa Edutainment e Nickelodeon, il brand di Paramount per bambini e ragazzi, che da oltre 10 anni lavorano insieme per la salvaguardia dei mari attraverso la divulgazione alle nuove generazioni con SpongeBob, presente in alcune aree dell’Acquario di Genova, come portavoce di vita sottomarina e del rispetto del mare.

Una collaborazione che dal 2022 si è arricchita anche di un importante valore sociale e di attenzione al benessere di tutti i bambini, attraverso il sostegno da parte di Paramount a “Oggi vado all’Acquario”, il progetto che dal 2014 prevede un programma continuativo di accoglienza dei piccoli pazienti del Gaslini e delle loro famiglie in visita alla struttura del Porto Antico grazie alla speciale convenzione tra l’Istituto Pediatrico Giannina Gaslini, Costa Edutainment, società di gestione dell’Acquario di Genova, la Fondazione Acquario di Genova e Unitalsi sezione ligure.

Nell’ambito di questo progetto, anche in occasione dell’inaugurazione del nuovo percorso espositivo, è prevista una speciale visita guidata per i bimbi in cura presso il Gaslini.

Il nuovo percorso tematizzato nel dettaglio

Nel Padiglione Biodiversità, nei pressi della laguna tropicale, attraverso i nuovi allestimenti con pannelli e QR code con contenuti extra consultabili e scaricabili, i piccoli fan di SpongeBob iniziano il loro viaggio alla scoperta delle scogliere coralline, habitat che, pur occupando una piccolissima parte della superficie degli oceani, ospita circa un quarto di tutte le specie marine.

In un continuo parallelo tra gli ambienti riprodotti nelle vasche dell’Acquario di Genova e Bikini Bottom, la casa di SpongeBob, bambini e bambine imparano come le scogliere coralline siano il risultato dell’incessante attività delle madrepore, dette anche coralli duri, costituite per la maggior parte da animali coloniali, formati cioè da centinaia di migliaia di minuscoli polipi collegati tra loro.

Scoprono che molti coralli ospitano nei loro tessuti microscopiche alghe unicellulari, le zooxantelle, che, attraverso la fotosintesi, rilasciano sostanze organiche che forniscono circa l’80% del nutrimento dei polipi ricevendo in cambio una protezione dai predatori. Un perfetto esempio di simbiosi e collaborazione.

Il nuovo percorso introduce quindi una presentazione delle differenti tipologie di corallo – duro e mollo -, delle particolari esigenze ambientali che i coralli hanno – temperatura ideale tra i 24° e i 28°C, acqua poco profonda e cristallina per consentire la fotosintesi delle zooxantelle - e l’importantissimo tema dello stato di conservazione delle scogliere coralline, in pericolo di sopravvivenza per diversi motivi tra cui l’innalzamento della temperatura dell’acqua, l’inquinamento, il turismo di massa. 

Nella saletta SpongeBob, che si trova al primo piano dell’Acquario, SpongeBob e i suoi amici raccontano ai più piccoli il fenomeno dello sbiancamento delle scogliere coralline, un fenomeno frequente dagli anni ’80 ad oggi che vede i coralli perdere in maniera definitiva le zooxantelle e morire in seguito a stress ambientali, come l’aumento di temperatura del mare. Qui trovano anche una serie di buoni comportamenti da mettere in pratica per contribuire alla conservazione di questo habitat tropicale.

Del nuovo percorso fanno parte altre due aree dove bambini e bambine approfondiscono la conoscenza di altre specie protagoniste delle scogliere coralline e di Bikini Bottom: la sala meduse, vengono presentate le principali caratteristiche di questi animali planctonici adorati da SpongeBob, e la vasca delle Molucche con i pesci dalle mille forme e mille colori che consentono a questi animali una migliore difesa dai predatori.

Gli appuntamenti si svolgeranno il 26 e 27 ottobre dalle ore 14 alle ore 17 presso l’area della Laguna Tropicale, il salottino SpongeBob, la sala meduse, tutte comprese nel biglietto di ingresso.

LANTERNA DI GENOVA: HALLOWEEN E VISITA GUIDATA “TI PORTO…ALLA LANTERNA!”


Sabato 26 e domenica 27 ottobre

Siete pronti per un’avventura spettrale alla Lanterna di Genova? Questo evento è perfetto per i piccoli mostri, ma anche per gli adulti desiderosi di scoprire i segreti di questo iconico faro e i tesori nascosti della nostra città. Un’incantevole filastrocca ci guiderà lungo un’entusiasmante passeggiata fino alla maestosa Lanterna, tenendoci compagnia con giochi e curiosità sul simbolo di Genova e il suo affascinante porto. Scopriremo insieme gli avvenimenti più significativi della sua lunga storia marittima.

Alla fine dell’avventura, una sorpresa spettrale aspetta tutti i piccoli partecipanti, e le famiglie avranno l’opportunità di salire sulla prima terrazza panoramica della torre. Per informazioni dettagliate su come accedere e salire, visitate il sito www.lanternadigenova.com/informazioni.

Come partecipare all’evento:

POSTI LIMITATI, quindi assicuratevi di prenotare il vostro posto scrivendo a laboratori@lanternadigenova.it e indicando il vostro nome, cognome, il numero di adulti, il numero e l’età dei bambini e un recapito telefonico.

– In caso di cancellazione, vi preghiamo di informarci tempestivamente.

– L’appuntamento è fissato alle ore 15:00 presso la scala mobile all’interno del Terminal Traghetti.

– Quota di partecipazione:

Bambini da zero a tre anni: GRATUITO

Bambini da quattro a sei anni: €12

Bambini da sette anni in su e adulti: €15

Domenica 27 ottobre, ore 15.00: Visita guidata Ti PORTO… alla LANTERNA! – Special

La Lanterna è il nostro faro: un complesso monumentale affascinante e articolato, testimone di secoli di vita della città e dei suoi abitanti, nonché eletto FARO DELL’ANNO 2024 dall’Associazione Marittima della IALA di Parigi!

Dopo la consueta introduzione nella zona del Porto Antico ci sposteremo alla Lanterna per la visita al complesso monumentale. Inoltre, in occasione di “ITalea2024 – Anno delle radici italiane” dal 28 settembre all’8 dicembre 2024 presso le sale del museo della Lanterna sarà in corso la mostra “Genova Buenos Aires solo andata. Il viaggio della famiglia Bergoglio in Argentina e altre storie di emigrazione”. In esclusiva per noi il curatore dell’esposizione Massimo Minella presenterà l’esposizione ai partecipanti del tour guidato.

►Appuntamento presso Palazzo San Giorgio – ingresso lato mare – Porto Antico – 10 minuti prima dell’inizio della visita.

►Durata: circa 2,30 ore.

►Prezzo: euro 18,00 a persona. Tasse incluse. Include visita guidata e biglietto d’ingresso al complesso monumentale della Lanterna.

►Visita di gruppo a cura di guide professioniste, svolta nel rispetto delle norme vigenti.

LA VISITA NON E’ ADATTA A PERSONE CON RIDOTTA CAPACITA’ MOTORIA

LA VISITA SARA’ CANCELLATA IN CASO DI CONDIZIONI METEO AVVERSE

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA cliccando su “Biglietti” e seguendo le istruzioni indicate.

FIERA DELL’ELETTRONICA

Sabato 26 e domenica 27 ottobre

Sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024 appuntamento con la Fiera dell'Elettronica a Genova, che si svolge presso lo Stadium Genova - ex Rds Stadium - in Lungomare Canepa 155 e rispetterà il seguente orario di apertura: 10-18

Saranno presenti diversi espositori provenienti da tutta Italia che proporranno prodotti dai consumabili per pc, periferiche, accessori per pc, lettori multimediali, apparecchiature radio, microcamere, articoli per spionaggio, lampade a led, telefonia anche con ricambi, ferramenta, batterie ricaricabili, giocattoli e gadget elettronici e tanto altro ancora. Rispetto ai megastore di distribuzione elettronica sono offerti prodotti di qualità a prezzi 'incredibili'.

Il costo dei biglietti:

Otto euro - intero

Sei euro - ridotto per militari, studenti fino a 20 anni e over 65

Gratis - bambini sotto i dieci anni 

Per seguire tutte le informazioni, aggiornamenti e possibilità di ottenere un buono sconto sul sito Prometeo Eventi

IL FESTIVAL DEGLI SPORT EQUESTRI

Sabato 26 e domenica 27 ottobre

Il Festival degli Sport Equestri si aprirà sabato 26 ottobre alle ore 15.00 presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, in via Garibaldi 9, con il convegno “Il Ruolo Responsabile degli Sport Equestri nell’Inclusione Sociale”.

Alla presenza delle maggiori autorità del settore, tra cui il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri Marco di Paola e le istituzioni politiche del territorio genovese e ligure, verrà affrontata la tematica dell’integrazione sociale attraverso le attività con il cavallo, in particolar modo quella sviluppata negli anni con l'Istituto Giannina Gaslini.

Dalla teoria si passa alla pratica domenica 27 ottobre, una giornata dedicata interamente allo sport intitolata: "Il Cavallo: conoscenza e divertimento".

A partire dalle ore 14.15, nella cornice dello storico e ultracentenario Centro Ippico Genovese, in Via Gualco 76 a Struppa, tante atlete ed atleti scenderanno in campo per un’esibizione dimostrativa di spettacolari ed emozionanti discipline equestri e, anche in questo caso, l’inclusione sarà tra i protagonisti dell’evento.

L'ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

“UN’ISOLA MEDIEVALE NEL CUORE DI GENOVA”: VISITA ACCOMPAGNATA CON APERITIVO LIGURE

Sabato 26 ottobre

Sabato 26 ottobre alle ore 15:00 torna 'Un’isola medioevale nel cuore di Genova', un pomeriggio alla scoperta delle trasformazioni del quartiere del Sestiere del Molo, considerato “un’isola medioevale” nel cuore della Genova moderna, seguita da un aperitivo e degustazione di prodotti tipici liguri.

Gli ospiti, accompagnati da un operatore dell’Area Educativa della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, parteciperanno a un percorso di approfondimento di Casa Colombo, per poi proseguire la vista al Chiostro di Sant’Andrea. In questa seconda tappa sarà possibile ammirare i magnifici capitelli scolpiti con scene di ispirazione diversa. Per proseguire il giro si attraverserà Porta Soprana, il grandioso ingresso alla città per chiunque giungesse a Genova dal Levante, per poi salire sulle Mura del Barbarossa, le nuove mura cittadine costruite nel XII secolo per difendere l’autonomia della Repubblica di Genova dalle mire espansionistiche dell’imperatore Federico Barbarossa.

Al termine della visita, sotto le maestose Mura si degusteranno prodotti tipici genovesi offerti da Pesto per Amore, un’azienda locale che dal 2006 produce pesto e non solo, nel cuore di Genova: si assaporerà focaccia secca di vari gusti, pesto e salsa di noci freschi, paté e olive taggiasche accompagnate da un calice di Vermentino o Ciliegiolo.

Evento in collaborazione con il Comune di Genova e il Progetto di Comunità per il Centro Storico.

INFO:

Luogo d’incontro: Casa Colombo, Vico Dritto di Ponticello

Costo: € 8,00 adulti - € 5,00 bambini dai cinque ai dodici anni

Prenotazione obbligatoria entro le ore 12:00 del giorno stesso al seguente link: 26/10 "Un'isola Medioevale nel cuore di Genova": visita e aperitivo ligure - Solidarietà&Lavoro (solidarietaelavoro.it)

Per maggiori informazioni:

Tel: 331 2605009

E-mail: casadicolombo@solidarietaelavoro.it

Durata: due ore circa

Si consiglia l’utilizzo di scarpe basse con suola antiscivolo.

LA TRADIZIONE INCONTRA LA BIODIVERSITA’ A SAVIGNONE: AL VIA LA VENTUNESIMA SAGRA DEL MIELE DI CHATILLON 

Dal 25 al 27 ottobre

Il Comune di Savignone sarà l'ospite d'onore alla XXI edizione della Sagra del Miele a Châtillon che si terrà dal 25 al 27 ottobre. Anche Savignone, come Châtillon, appartiene alla rete nazionale 'Le città del miele'. Parallelamente alla XXI Sagra del Miele e al 30esimo Concorso, Châtillon ospiterà anche l’esposizione e la premiazione dei pani presentati in occasione della nona edizione della Festa transfrontaliera Lo Pan Ner – I Pani delle Alpi.

Il 25, il 26 e il 27 ottobre il sindaco di Savignone Antonio Bigotti sarà presente alla sagra del miele e dei suoi derivati insieme a una delegazione. "L'impegno collettivo per l'apicoltura e il rispetto delle biodiversità è tra gli obiettivi del nostro territorio in un'ottica di condivisione  - dichiara Bigotti - Per lo sviluppo  dell'economia legate al miele e per il benessere sociale ed  ambientale delle nostre comunità. Porteremo con noi il miele del sindaco, ovvero il miele prodotto nel Comune di Savignone, e lo faremo conoscere agli espositori di Châtillon".

Per il Comune di Savignone è fondamentale tutelare la presenza delle api sul territorio proprio perché da questi magnifici insetti dipende tutta l'attività di impollinazione. "Dobbiamo proteggere le api, il nostro è un grande impegno - prosegue il sindaco-  senza il loro duro lavoro l'umanità non potrebbe sopravvivere".

La Sagra del Miele è un'ottima occasione di scambio tra comunità per attivare una collaborazione fattiva per tutte le attività che riguardano la produzione e lo sviluppo dei prodotti locali. Insieme al miele del sindaco, la festa di Châtillon sarà l’occasione per far conoscere anche lo sciroppo di rose, il formaggio e i salumi del nostro territorio.

SAGRA DEL BOLLITO MISTO A ROSSIGLIONE

Sabato 26 ottobre

Macelleria Osvaldo e Usd Rossiglionese 1924, con il patrocinio del Comune di Rossiglione, danno il via all'ottava edizione della Sagra del Bollito Misto.

L'evento si svolge sabato 26 ottobre 2024, alle ore 19, presso l'Area ex Ferriera di Rossiglione con tavoli al coperto. 

Il menù prevede tortellini, bollito, dolce e vino/acqua al prezzo di venticinque euro.

Inoltre, il tutto sarà accompagnato da un intrattenimento musicale.

Per prenotazioni e informazioni contattare i seguenti numeri (utili anche qualora ci fossero aggiornamenti): 347 1598279 (Osvaldo) e 392 3098672 (Paolo), 

La prenotazione è gradita entro il 24 ottobre 2024.

MUSICA E SPETTACOLI

AL TEATRO SOCIALE RIVIVE IL MITO DI CAROSELLO CON LO SPETTACOLO DI CLARA COSTANZO

Sabato 26 ottobre

Un omaggio a Carosello, per chi sa cos’era e per chi non lo sa. ‘A nanna dopo Carosello’, scritto, diretto e interpretato da Clara Costanzo, va in scena domani, sabato 26 ottobre alle ore 21 al Teatro Sociale di Camogli (biglietteria tel. 0185 1770529, www.teatrosocialecamogli.it). 

Rivolto a tutti, grandi e piccini, chi c’era e chi non c’era, è stato ideato in occasione dei settant'anni della Rai, per celebrare una delle trasmissioni più popolari e indimenticabili. Carosello era un intervallo pubblicitario, una striscia quotidiana andata in onda dal 3 febbraio 1957 al 1° gennaio 1977, con la morte di papa Giovanni XXIII e la strage di piazza Fontana come principali eccezioni. 

Vent’anni in cui le pubblicità non erano spot vertiginosi lanciati in un mondo brulicante di immagini, ma scene elaborate da autori o registi brillanti (Age e Scarpelli, Pupi Avati, Sergio Leone, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Ermanno Olmi, tra gli altri) e interpretate da grandi attori (Walter Chiari, Gino Cervi, Gino Bramieri, Giorgio Albertazzi, Lauretta Masiero, Totò, Lina Volonghi, tra gli altri). 

Le uniche capaci di imporre slogan e personaggi rimasti per sempre nell’immaginario collettivo, da Calimero a Miguel, da Topo Gigio alla Linea di Osvaldo Cavandoli, da Mariarosa al Pirata Pacioccone, da Carmencita a Gringo.

Tra parole, canzoni e musica dal vivo, in ‘A nanna dopo Carosello’ Clara Costanzo (che ritorna al Teatro Sociale di Camogli dopo il successo della stagione scorsa con ‘Mio padre, un magistrato’, dedicato al giudice Rocco Chinnici assassinato dalla mafia) veste i panni di Lucia, una donna cresciuta negli anni ’50 che racconta la propria infanzia spensierata: cinque sorelle, una mamma casalinga che canta in ogni momento della giornata, la nonna con le sue fiabe della buonanotte e il babbo che lavora al bar della Rai, dove incontra i protagonisti della neonata televisione. 

Nelle case arriva un nuovo elettrodomestico, la televisione, misteriosa “scatola magica che racconta le storie” e porta alla scoperta delle meraviglie di un mondo di fantasia che appassiona e diverte, l’universo Carosello. Grazie al suo papà, Lucia scopre i retroscena della creazione di Carosello e ora, divenuta adulta, ne ripercorre le tappe principali.

Tra un ricordo di famiglia e un aneddoto storico, uno slogan che ha fatto epoca e un’indimenticabile canzoncina, tra pupazzi, cartoni animati e jingle orecchiabili, lo spettacolo offre uno sguardo affettuoso su come eravamo, per non dimenticare la genialità italiana libera di esprimersi e galoppare a briglie sciolte per il mondo intero. “E dopo Carosello tutti a nanna”, come diceva Topo Gigio. Prima, però, si ride e si canta con Clara Costanzo. Ad accompagnarla, la musica dal vivo di Piero Trofa e la voce di Sebastiano Tringali.

AL TEATRO GARAGE IN SCENA IL PLURIPREMIATO SPETTACOLO “EQUITALIA”

Sabato 26 ottobre

Sabato 26 ottobre 2024, alle ore 21, al Teatro Garage è in scena lo spettacolo “Equitalia”, una produzione Compagnia Sunny Side, scritto e diretto da Massimiliano Aceti, anche attore insieme a Chiara Mancuso.

Lo spettacolo fa parte della Rassegna “G.E.T Giovani Eccellenze Teatrali”, un progetto dell’associazione la Chascona realizzato in collaborazione con Teatro Garage dedicato ai nuovi scenari teatrali, con giovani compagnie provenienti da ogni parte d’Italia acclamate dalla critica. “Equitalia” è vincitore del Premio “Miglior Testo” al Festival Indivenire 2019, del Premio “Miglior Drammaturgia” Velletrama 2021 ed è stato finalista a Intransito 2021.

Mario ed Elsa sono marito e moglie da quarant'anni e dopo una vita di sacrifici e lavoro, si vedono portare via il loro ristorante a causa dei debiti. All’umiliazione di essere rimasti senza luce e senza acqua, si aggiunge anche quella di scoprire che il ristorante è stato messo all’asta per un debito di 4500 euro. I due si rendono conto di non avere più nulla da perdere e decidono di compiere un gesto rivoluzionario: far saltare la sede di Equitalia a Roma. Mario ed Elsa non hanno intenzione di fare del male a nessuno e studiano un piano per bruciare l’edificio durante la notte. Questa nuova avventura fa rinascere la passione tra i due che, dopo anni di routine e silenzi, scoprono di amarsi come il primo giorno in cui si sono incontrati. Ovviamente però, Mario ed Elsa non sono due terroristi e non hanno il sangue freddo dei criminali. Arrivati davanti alla sede di Equitalia con le loro “bombe fatte in casa” realizzano, con loro profondo dispiacere, di non aver portato l’accendino per innescare gli ordigni. Tornano a casa sconfitti ma la loro rabbia ormai non può fermarsi.

Le prevendite dei biglietti degli spettacoli (intero € 14, ridotto € 11 + prevendita) si possono acquistare all’Ufficio del Teatro Garage (via Repetto 18r - cancello, tel. 010 511447) mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18, venerdì dalle 11 alle 14, oppure online su www.teatrogarage.it.

Gli under 25 hanno sempre diritto a un biglietto ridotto speciale a € 10, semplicemente esibendo alla cassa la carta d’identità, mentre sono disponibili i seguenti abbonamenti: abbonamento a dieci spettacoli a scelta € 100, carnet 20 ingressi spendibili anche contemporaneamente € 200, abbonamento sezione G.E.T. Giovani Eccellenze Teatrali € 70, abbonamento sezione Salotto € 80. La biglietteria alla Sala Diana apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.

Informazioni: www.teatrogarage.it, info@teatrogarage.it, 010 511447

PROGETTO MARGINALIA: ALLA SCOPERTA DEL MEDIOEVO TRA SAMPIERDARENA E STURLA ALL'INSEGNA DEI CONCERTI

Da venerdì 25  al 1 dicembre 2024

Dieci concerti-evento alla scoperta delle radici medievali della città, alla scoperta di angoli e visuali forse poco noti tra Sampierdarena e Sturla. Con Marginalia, il primo itinerario culturale medievale fuori dalle mura della città, in programma dal 25 ottobre al 1 dicembre, tutto questo è possibile. Gli eventi di Marginali integrano le manifestazioni di Ianua - Genova nel Medioevo, il cui intento è portare alla luce siti culturali decentrati. 

Al centro di Marginalia ci sono musica, letteratura, arte e architettura che parlano di un Medioevo minore, rimasto ai margini della storia. 

Previsti repertori musicali coevi eseguiti dai più affermati ensembleitaliani e internazionali, ciascuno con un programma cucito sulle caratteristiche acustiche e architettoniche delle sedi.

Si inizia il 25 ottobre all'Oratorio di S. Nazario e Celso di Sturla con La Flor en Paradis a cura di Tastosolo, ensemble con base a Barcellona, il cui direttore Guillermo Perez è uno dei migliori suonatori di organo portativo. Il giorno successivo, il 26 ottobre, al Santuario di N.S. di Belvedere sulle alture di Sampierdarena, è prevista l'Ensemble Dialogosdi Katarina Livljanic e Clara Coutouly, con Non voltarti. Viaggio per due voci affini, un programma intimo e potente sulla musica liturgica medievale.

I successivi otto concerti, invece, si tengono alla Chiesa di Santa Maria della Cella di Sampierdarena, alla Chiesa di S. Maria del Prato e all'Abbazia di S. Giuliano di Albaro, alla Chiesa di S. Bartolomeodella Certosa, alla Chiesa di S. Antonino di Staglieno, all'Abbazia di S. Gerolamo di Quarto, al Castello Boccanegra di San Martino e alla Chiesa di S. Siro di Struppa.

Tutti i concerti sono preceduti da una breve guida all'ascolto realizzata dagli artisti stessi, ma anche da visite guidate capaci di esaltare le peculiarità e le curiosità storico-architettoniche dei siti.

La partecipazione a visite guidate e concerti è gratuita: è necessaria la prenotazione sul sito marginalia.it

Il programma completo degli eventi è consultabile al sito: https://www.musicaround.org/marginalia

GEZMATAZ TORNA STASERA ALLA CLAQUE

Venerdì 25 ottobre

Questa sera venerdì 25 ottobre,  debuttano Michel Godard & Gezmataz Ensemble, con il musicista e compositore francese virtuoso di serpentone, basso tuba e basso elettrico a dialogare con la chitarra elettrica di Marco Tindiglia, le percussioni di Marco Fadda, il sax baritono di Elisa Dalmasso, il trombone di Lorenzo Bonora, la tromba di Matteo Mannino ed il sax soprano di Roberto Martinelli, che è anche curatore degli arrangiamenti. L’ensemble, completato dalla vocalist Silvia Belluco, si colloca in un paesaggio sonoro che attinge dalla musica jazz per sviluppare e mettere in comunicazione fra loro differenti ambiti, dalla musica antica alle forme più sperimentali della contemporanea, fino ad evocazioni di musica popolare, il tutto caratterizzato dalla originalità timbrica e sonora degli strumenti impiegati, primo fra tutti il “serpentone”, antico strumento rinascimentale al quale Michel Godard imprime nuova e affascinante dimensione musicale.

Un ensemble che si colloca in un paesaggio sonoro che attinge dalla musica jazz per sviluppare e mettere in comunicazione fra loro, in modo creativo ed efficace, differenti ambiti musicali: dalla musica antica alle forme più sperimentali della contemporanea, fino ad evocazioni di musica popolare.

Una estrema nitidezza prospettica del suono , animata dalla consapevolezza che dal e nel  silenzio nasce si propaga e si disperde il suono che offre una musica sensibile e vivace, dalla purezza melodica a tratti arcaica e  che immerge i musicisti in una contemporaneità rispettosa delle sue più felici linfe vitali .

Un ensemble caratterizzato dalla originalità timbrica e sonora degli strumenti impiegati, primo fra tutti il “serpentone” ,antico strumento rinascimentale al quale  Michel Godard imprime nuova e affascinante dimensione musicale.

Ore 21:30  – LaClaque

Teatro della Tosse –Sala Trionfo

Intero 15€, ridotto studenti 10€, early bird 12€

LE VIE DEI CANTI AL CABANUN DI CAMPOMORONE CON SUONI DI PASSI


Domenica 27 ottobre dalle 14.30

Domenica 27 ottobre dalle ore 14.30 il Festival Le Vie dei Canti  raggiunge Campomorone  (Genova) al Cabanun, con il quarto concerto di questa nona edizione che sta raccogliendo consensi entusiasti. L’appuntamento è con “Suoni di passi” uno stage di danze delle Quattro Province a cura di Stefano Valla e Daniele Scurati, a seguire il “Concerto a ballo” con il Duo Valla Scurati piffero e fisarmonica e i Baia Trio con  Francesco Busso alla ghironda elettroacustica e voce, Gabriele Ferrero al violino ed Enrico Negro chitarra e voce.

Le danze tradizionali delle 'Quattro Province' si eseguono sulle melodie del piffero lo strumento tipico dell’ampia zona appenninica compresa fra Genova, Pavia, Alessandria e Piacenza, accompagnato dalla fisarmonica. Danze che venivano e vengono  praticate durante i momenti di festa, in coppia o in cerchio che si basano su un tipico passo rapido e saltato e che stanno rivivendo nuova linfa e grande seguito.

Dopo lo stage il concerto iche vede alternarsi i balli delle quattro province al repertorio del bal folk un fenomeno letteralmente esploso in ambito europeo nell’ultimo decennio, che fa riferimento prevalentemente alle tradizioni coreutiche dell’area francofona.

Il Festival, che fa parte del circuito Genova dei Festival del Comune di Genova, è organizzato dall’associazione Gruppo Spontaneo Trallalero e riesce a portare ogni anno, in palcoscenici ogni volta diversi della nostra città, un pubblico sempre più numeroso e fidelizzato.

Tra terra e cielo, tema di questa edizione, si possono scoprire interessi e passioni comuni o luoghi che pur nella nostra città non sono mai stati visitati, vissuti. Le Vie dei Canti è l’unico Festival itinerante che promuove e valorizza la musica e la cultura tradizionali nella contemporaneità e i mondi a essa legati valorizzandoli e proiettandoli nel futuro creando comunità.  Non ci sono confini sociali ma un sentimento identitario, di scambio, espressioni di un’adesione culturale ai contenuti distintivi di quanto viene proposto condividendone i valori. 

L’immagine del Festival
In occasione del 70’ anno dalla spedizione del grande etonomusicologo Alan Lomax in Italia nel 1954,  in collaborazione con la Fondazione Lomax di New York, come immagine del Festival è stata scelta una delle fotografie realizzate da lui proprio allora. Il suono che dalla Terra si proietta verso il cielo.

Il sostegno
La causa che Le Vie dei Canti sostiene è dedicata all’associazione La Piuma di Forte Tenaglie sulle alture di Genova che promuove l’incontro tra persone come occasione, a volte unica, di aiuto e di crescita reciproci. La Piuma, nel nome e nel logo, rievoca questa idea di prossimità verso gli altri ed il mondo, con rispetto e leggerezza. Farsi prossimi nel rispetto delle differenze e dei problemi, e nell’ammirazione delle qualità, per accompagnare e, allo stesso tempo, lasciarsi accompagnare, condividendo le fatiche, valorizzando le risorse, rispettando la libertà nello scoprire ed intraprendere la propria strada, partendo dalla considerazione che siamo tutti fratelli.

La direzione artistica del Festival è di Laura Parodi ed è  organizzato dall’Ass. Gruppo Spontaneo Trallalero in collaborazione con Ministero della Cultura, Comune di Genova, Regione Liguria, Università di Genova, Palazzo della Meridiana, Camera di Commercio di Genova, Cooperativa agricola della Valli Genovesi, Parrocchia di San Pietro Apostolo di Pino Soprano, Circolo ARCI Barabini di Trasta, Comitato Culturale “Quelli che a TrastaCistannobene”, Comune di Ronco Scrivia, Unione Comuni Vallescrivia, CAPS Circolo Autorità Portuale del Porto di Genova, COOP Valbisagno, C.A.I. Liguria. Confraternita Santuario Nostra Signora del Monte.

In collaborazione con il Department of Italian della Facoltà di Lettere dell’University of Bristol e l’Università di Genova sarà presentata la tesi sul canto a modo Trallalero di Thomas Proudfoot che ha effettuato le sue ricerche in Genova nel 2021 seguito da Laura Parodi. 

LE BUONE PRATICHE DEL FESTIVAL: sensibilizzare sui temi dell’inquinamento ambientale: PLASTIC FREE invitiamo all’uso di borracce personali per l’acqua mettendo a disposizione erogazione acqua corrente laddove sia possibile. Pranzi e catering: vengono utilizzate posate, piatti e bicchieri in materiale compostabile. Raccolta differenziata dei rifiuti. Processi di STAMPA GREEN: utilizzo di carta ecologica e inchiostri vegetali. La piegatura del materiale pubblicitario viene realizzata nella Casa circondariale di Genova Marassi.

Per i più piccoli: laboratori di riutilizzo della plastica mostrando come anche “i rifiuti più rifiutati” si possano trasformare in oggetto di uso comune o in strumenti musicali.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e l’evento si terrà anche in caso di pioggia.

MOSTRE E MUSEI

OTTOMANI, BARBARESCHI, MORI E ALTRE GENTI DELL’ARTE A GENOVA

Cinquantadue opere tra tele, bozzetti, disegni, sculture e libri, per raccontare il legame tra Genova e l’Oriente, indagandone il fascino per scoprire una complessità di rapporti troppo spesso ignorata.

Questo l’intento di ‘Ottomani, Barbareschi, Mori e altre genti dell’arte a Genova’, mostra che conclude le celebrazioni per i vent’anni di apertura di Palazzo Lomellino e che sarà visitabile da domani e fino al prossimo 26 gennaio.

L’affascinante palazzo di via Garibaldi accoglie un percorso espositivo che vuole mettere in luce i legami tra la Superba e l’Oriente, raccontando le suggestioni delle culture lontane, la percezione degli Ottomani e non solo, evidenziando un ricco e complesso scambio di influenze. 

Tramite opere di collezioni pubbliche e private, come i disegni del Louvre o le tele del museo di Capodimonte, si potrà ripercorrere la storia di Genova e quella dei suoi legami via mare, riscoprendo il fascino del diverso a cui si intreccia la paura per ciò che non si conosce, sentimento che muta nel corso delle epoche.

Curata da Laura Stagno e Daniele Sanguineti dell’Università di Genova, con il contributo di Valentina Borniotto, l’esposizione raccoglie manufatti artistici dal Cinquecento al Settecento.“Siamo fieri di valorizzare la cultura figurativa di Genova attraverso una mostra che da un lato mette in luce la presenza multietnica in città, dall’altro evidenzia i legami tra Genova e la Sublime Porta, e l'orgoglio della Repubblica nelle vicende militari”, spiegano i curatori. 

La collezione mette in dialogo le opere di celebri artisti genovesi, come Paggi, Carlone e Castiglione, con capolavori di autori internazionali come Paolo Veronese e Francesco Solimena, offrendo una visione ricca e sfaccettata dell’immagine del ‘Turco’ come nemico, con particolare riferimento al ruolo di Andrea Doria e alla celebre battaglia di Lepanto; la “missione diplomatica” di Giovanni Agostino Durazzo presso la corte ottomana; l’attrazione per gli oggetti e i costumi orientali; e la raffigurazione della vita quotidiana degli schiavi a Genova. La mostra si sviluppa in sezioni tematiche che tracciano le trasformazioni culturali e artistiche dei secoli, documentando la curiosità e il rispetto per le influenze straniere.

“Questo evento s’inserisce felicemente nella poetica di Palazzo Lomellino, ispirata alle interazioni tra Genova e il mondo – ha commentato Matteo Bruzzo, Presidente dell’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova APS –. Elena, la fondatrice della nostra Associazione, ne sarebbe stata orgogliosa”.
La mostra è aperta dal 26 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025 con i seguenti orari:

  • Giovedì e venerdì: 15.00 - 18.00
  • Sabato, domenica e festivi: 10.00 - 18.00

Biglietti: intero €12; ridotto €10; studenti e insegnanti €8. Riduzioni per soci COOP, FAI, Associazione GIANO, studenti e insegnanti. Non è richiesta la prenotazione.

LISETTA CARMI, IL CUORE RIBELLE DELLA FOTOGRAFIA DEL DOPOGUERRA IN MOSTRA A PALAZZO DUCALE

Dal 22 ottobre al 28 gennaio 2025

Dal 22 ottobre al 28 gennaio 2025, il Sottoporticato di Palazzo Ducale di Genova ospita una grande retrospettiva dedicata a Lisetta Carmi, in occasione del centenario della sua nascita. La mostra, intitolata 'Molto Vicino, Incredibilmente Lontano', celebra una delle figure più importanti della fotografia italiana del dopoguerra. Autodidatta, Carmi ha iniziato il suo percorso come fotografa a Genova nei primi anni Sessanta, dove il suo lavoro divenne un mezzo per raccontare le storie degli ultimi e per dare voce a chi non ne aveva. 

Lisetta Carmi è una delle personalità più straordinarie della fotografia italiana, capace di raccontare l’essere umano senza pregiudizi, con uno sguardo che era incredibilmente vicino ai soggetti, ma al contempo consapevole delle realtà più lontane”, afferma la direttrice di Palazzo Ducale, Ilaria Bonacossa. La mostra presenta un'ampia selezione delle sue opere, incluse alcune serie inedite a colori, che sono state riscoperte solo di recente. “Le fotografie a colori– sottolinea Bonacossa – mostrano un lato meno conosciuto del suo lavoro, ma altrettanto importante: attraverso l'uso del colore, Carmi esplora nuove modalità espressive, ampliando la sua capacità di narrazione visiva”.

Un altro aspetto centrale della mostra è la serie di fotografie scattate nelCimitero Monumentale di Staglieno: qui Carmi esplora il tema del rapporto tra autorità e sensualità attraverso le sculture funebri. “'Erotismo e Autoritarismo a Staglieno' è una delle serie più affascinanti della sua carriera, in cui riesce a catturare la tensione tra l'estetica borghese ottocentesca e la sensualità nascosta nelle figure scolpite”, osserva Martini. In dialogo con queste immagini, la mostra propone una sezione dedicata ai 'Graffiti', un’altra tematica centrale nel lavoro della fotografa. Durante i suoi viaggi, Carmi ha documentato graffiti da Belfast alla Sicilia, raccogliendo tracce visive delle rivolte e delle espressioni popolari. “Per lei i graffiti rappresentavano un modo spontaneo di raccontare le lotte e i desideri di una società, quasi come un diario collettivo scritto sui muri”, conclude Martini.

GLI SCATTI “SURREALISTI” DI BART HERREMAN IN MOSTRA NELLA SEDE DI BANCA GENERALI PRIVATE

Dal 21 ottobre al 31 gennaio 2025

Si intitola 'Esefossevero 2024/2025' la mostra fotografica di Bart Herreman, considerato uno degli autori internazionali più acuti della fotografia surrealista e visionaria, che sarà ospitata nella sede di Banca Generali Private in via XX Settembre 42 a Genova da lunedì 21 ottobre – inaugurazione alle ore 17.30 con cocktail - al 31 gennaio 2025. La mostra è promossa da Banca Generali private ed organizzata dalla Galleria Open One di Pietrasanta (Lu). In esposizione quarantasei immagini, alcune di grande formato, che descrivono il percorso creativo di un’artista, padrone delle tecniche di Photoshop, che usa la sua macchina fotografica, ma anche lo smartphone, per cogliere alcuni particolari della realtà per re-inventarli e collocarli in un nuovo mondo, del tutto irreale e immaginifico. Bart Herreman nasce in Belgio dove vive fino agli anni Sessanta, poi frequenta l'accademia Sint Joost di Breda in Olanda. Si trasferisce in Italia a Milano e inizia la sua carriera di fotografo: dalla moda alla fotografia di reportage, d'arredamento, architettura e Still life. Parallelamente con l'avvento della fotografia digitale continua la sua ricerca creando un mondo di fantasie e surrealismo: animali e personaggi vengono rappresentati all'interno di un mondo che di volta in volta rappresenta luoghi improbabili e momenti quotidiani.

Nei suoi lavori traspare con forza la lezione dei “maestri” del surrealismo; nelle immagini sconnesse e connesse insieme, che dicono tutto e niente, insignificanti o piene di simboli. Bar Herreman, con fotografie colme di straordinaria capacità realizzativa, ci svela il suo mondo immaginario fatto di convivenze impossibili, uomini sbigottiti e animali disinvolti, stimolando o, meglio, facendo riemergere dall’“io” di chi guarda l’irreale realtà, di stimolare l’immaginazione sopita, di imporre allo sguardo la rappresentazione di qualcosa che oltrepassa il reale. Siamo davanti ad una sorta di viaggio infinito senza limiti di tempo e luoghi. In ogni composizione c’è sempre qualcosa di sorprendente, di artificioso e nello stesso tempo di rivelatore. Ogni sua opera ha la capacità di rappresentare i sogni, visioni e le fantasie di chi la osserva. Di fronte alle opere di Bart Herreman la straordinaria capacità tecnica realizzativa passa in secondo piano rispetto al messaggio che l’artista ci vuole inviare, un modo di vivere, una “filosofia” che spinge a travalicare i nostri limiti, a perseguire obiettivi apparentemente irraggiungibili, a superare ostacoli apparentemente insormontabili.

La mostra è aperta ad ingresso libero nella sede di Banca Generali Private, via XX Settembre 42 a Genova, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18, consigliato prima telefonare al numero:  010 5375411.

Inaugurazione 21 ottobre ore 17.30

Banca Generali Private di via XX Settembre 42, Genova.

Info: 010 5375411.

LA MADDALENA DIVENTA UN MUSEO DIFFUSO: NELLE VETRINE DEI NEGOZI ARRIVA “BOTTEGHE D’ARTE”

Da giovedì a sabato 26 ottobre 

Vetrine dei negozi come gallerie d’arte per far conoscere l’opera di giovani artiste e artisti e portare sempre più persone a scoprire il Sestiere della Maddalena.

Quello di ‘Botteghe d’arte’ che inizia oggi, giovedì 24 ottobre, è un percorso diffuso che si snoderà tra via San Luca, vico Pellicceria, piazza della Posta Vecchia e abbraccerà anche Brigata Alice - Casa delle Donne in vico superiore di Pellicceria. Una rassegna, nata per sostenere autori e autrici e per gettare una luce sull’attività della Casa delle donne, inaugurata alcuni mesi fa.

Spazio dunque a danza, musica e workshop grazie anche alla partecipazione delle associazioni coinvolte nell’iniziava che culminerà sabato 26 ottobre con ‘La notte bianca delle Gallerie’.

Non mancherà la musica dal vivo con le esibizioni proprio di Sabrina Napoleone, accompagnata da Alice Nappi e Francesco Ciapica, che si esibirà nel giorno di uscita del videoclip di ‘Stupidi disperati’, terzo singolo estratto dal suo ultimo disco Cristalli Sognanti e scritto con Cristina Nico e Stefano Luna.

Si comincia dunque giovedì 24 con il promo laboratorio artistico per genitori, bambine e bambini dagli zero ai sei anni che inizierà alle 17. Alle 19 la ‘Cirulla artistica’ in collaborazione con ‘Il ristoro dei Grimaldi’ con tanto di menù speciale.

Genova città sommersa sarà il laboratorio a cura di Artebi con cui, alle 18,30, inizieranno le attività di venerdì che proseguiranno con il concerto della bottega Orchestrale dell’Orchestra Ragazzi Trillargento.

Sabato gran finale. Dalle 15 “Il corpo in genere”, workshop “sul genere di genere, che 

genere?” a cura di Per Inciso, stampa collettiva a block print su carta e tessuto aperto a donne, persone trans e non binarie. 

Alle 20.30 la manifestazione si chiuderà con il live di Sabrina Napoleone accompagnata da Alice Nappi, Francesco Ciapica .

IL PROGRAMMA

Venerdì 25 Ottobre

18:30 - GENOVA CITTÀ SOMMERSA, Laboratorio di danza a cura di Artebi

19:00 - LA BOTTEGA ORCHESTRALE concerto dell'Orchestra Ragazzi Trillargento.

Sabato 26 Ottobre

15:00 - IL CORPO IN GENERE - Un laboratorio sul genere di genere, che genere? Stampa collettiva a block print su carta e tessuto. Il workshop è aperto esclusivamente a donne, persone trans e non binarie. Massimo 12/15 partecipanti.

20:30 - CONCERTO Sabrina Napoleone trio live.

La mostra diffusa sarà aperta da giovedì a sabato.

Le opere saranno visibili nelle seguenti vetrine
le opere sono da: 

Focacceria Naima, 

Cose dentro casa, 

Officina culinaria, 

Vinoteca, 

Il ristoro dei Grimaldi, 

Brigata Alice, 

Locanda Spinola

JOAQUÍN SOROLLA Y BASTIDA: L’IMPRESSIONISTA MEDITERRANEO

Fino al 26 gennaio

Sarà visitabile da giovedì 17 ottobre fino al prossimo 26 gennaio, Joaquín Sorolla y Bastida: l’impressionista mediterraneo, una mostra dialogica tra opere della collezione Frugone e un illustre ospite, che arriva dalla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea: Casa Cavazzini di Udine. Si tratta di Ritorno dalla prima Comunione, un olio su tela del maestro Sorolla datato1892.

I due capolavori conservati al Museo delle Raccolte Frugone e firmati da Joaquin Sorolla Y Bastida, dialogheranno così con una delle opere più significative presenti in una collezione pubblica italiana.

Artista dalla rara abilità di rendere il rapporto tra luce e colore, un colore che esplode di intensità sotto il sole mediterraneo delle spiagge di Valencia, Sorolla è oggi uno dei più apprezzati pittori Impressionisti al di fuori della più nota compagine francese. Amante della natura, e soprattutto del mare, Sorolla mette in scena, senza alcun intento politico o critico, la vita che scorre davanti ai suoi occhi, rendendo esplicito il costante legame che nella seconda metà dell’Ottocento fonde arte e fotografia.

Orari: da martedì al venerdì h 9/19 (ultimo ingresso h 18.30) - sabato e domenica h 9.30/18.30 (ultimo ingresso h 18).

ALBERTO PONIS - COSTRUIRE NELLA NATURA

Fino al 31 dicembre

Resterà allestita fino al 31 dicembre al Museo d’arte contemporanea Villa Croce, la mostra Alberto Ponis costruire nella natura che indaga l’opera dell’architetto genovese Alberto Ponis (1933), al quale il 12 ottobre è stata conferita la Medaglia della città di Genova nell’ambito delle celebrazioni colombiane.

La rassegna è curata dallo storico dell’architettura Emanuele Piccardo che, dopo due anni di meticoloso lavoro nell’Archivio Ponis, ha strutturato il progetto espositivo con l’obiettivo di presentare la ricerca progettuale di Ponis, tra le case unifamigliari e le case collettive per la vacanza in Sardegna, tra Palau e Costa Paradiso.

È la natura che condiziona e stimola l’architetto genovese a costruire attorno agli alberi di corbezzolo e alle rocce di granito, senza alterare l’orografia del terreno. Questi elementi naturali generano le forme dell’architettura delle case che riprendono alcuni caratteri dell’architettura vernacolare sarda, in particolare lo stazzo gallurese, ovvero la casa del pastore, per poi essere reinterpretato da Ponis con la sua sensibibilità e la sua etica del fare architettura.

Alberto Ponis costruire nella natura è strutturata in quattro sezioni: Architetture, Archivio Alberto Ponis, Pittura, Viaggi.

Architetture

Una sintesi della vasta produzione architettonica di Ponis, raccolta in 16 architetture, attraverso schizzi, disegni, fotografie da lui realizzate e fatte appositamente dal curatore della mostra Emanuele Piccardo. Case singole e collettive costruite tra il 1963 e il 2006 a Costa Paradiso e Punta Sardegna.

Archivio Alberto Ponis

Questa sezione è un attraversamento dell’Archivio con taccuini, riflessioni teoriche, schizzi, riviste di architettura, che consentono allo spettatore di entrare dentro le idee di Alberto Ponis.

Pittura

La pittura è importante nell’opera di Alberto Ponis per rappresentare gli spazi urbani e naturali. In questa sezione vengono presentati i quadri che ha realizzato sul porticciolo di Nervi, dipinto nel tempo tra la fine degli anni Ottanta e metà anni Novanta del secolo scorso.

Viaggi

Il tema del viaggio è centrale per la ricerca di Ponis, a partire dal 1963 quando attraversa i villaggi sardi della costa e dell’entroterra per immergersi nella architettura vernacolare per definire la sua idea di architettura. Nel decennio sessanta-settanta sono numerose le visite a New York, a Philadelphia per visitare le architetture di Louis Kahn e Robert Venturi, il Sea Ranch in California, a Ronchamp e La Tourette, le due opere iconiche di Le Corbusier; le architetture di Arno Jacobsen e Alvar Aalto in Scandinavia.

La mostra è accompagnata da una monografia di 400 pagine in italiano e in inglese, edita dalla casa editrice plug-in, con l’obiettivo di ricollocare la figura di Alberto Ponis nella storia dell’architettura del Novecento.

NON SOLO UN BACIO, S'IL VOUS PLAIT! NELL'INTIMITÀ DI PARIGI. LA POESIA FOTOGRAFICA DI DOISNEAU

Fino al 2 febbraio

Uno sguardo, un gesto, un movimento, impressi sulla pellicola, in un bianco e nero che delinea luci e ombre, che muove le città e blocca il divenire in un istante irripetibile. 
Osservare la realtà attraverso le fotografie di Robert Doisneau vuol dire immergersi nella cultura di strada capace di raccontare la società e le sue fragilità, trattando personalità celebri con lo stesso occhio emozionante riservato a portieri d’albergo, danzatrici, musicisti, bambini e bambine. 
Così accade che la carriera di uno dei più importanti fotografi del Novecento si ritrovi riassunta in uno spazio espositivo suggestivo come è quello di Palazzo della Meridiana.  

È qui che da domani sarà visibile ‘Non solo un bacio, s’il vous plait! - nell’intimità di Parigi. La poesia fotografica di Doisneau’, un’esposizione di ottanta scatti scelti per l’occasione dalle figlie del fotografo tra migliaia di negativi. 
Una sintesi di un percorso che ha visto Doisneau protagonista del XX secolo, occhio ‘imperfetto’ capace di catturare la vita parigina e di lanciare verso l’osservatore diversi spunti di riflessione. 

IMPRESSION, MORISOT

Fino al 23 febbraio

Oggi pochi sono al corrente che tra i fondatori del movimento che maggiormente ha riscritto i canoni artistici ci fosse anche una donna e proprio a Berthe Morisot è dedicata la mostra sarà visitabile dal 12 ottobre  a Palazzo Ducale. Un’esposizione che celebra la vita di una pittrice, troppo spesso dimenticata o troppo poco conosciuta e lo fa nel centocinquatesimo anniversario della fondazione del movimento.

‘Impression, Morisot’ è la prima mostra in Italia che celebra la figura di questa grande donna ed è nata dalla collaborazione tra Palazzo Ducale e il Museo di Belle Arti Jules Chéret.  Novanta opere capaci di sintetizzare la pennellata, l’ispirazione e la composizione della pittrice francese grazie a un’accurata selezione arricchita dai prestiti inediti degli eredi di Morisot. Il percorso attraverso le undici sale di Palazzo Ducale, visitabile fino al prossimo 23 febbraio 2025, vuole anche raccordare l’influenza che i soggiorni in Riviera hanno avuto su Morisot, rapita dai colori e dalle influenze della luce che si tramutano in opere dalla pennellata libera.

FIORI RUBATI

Fino al 10 novembre

Fotografie che sembrano dipinti, unite dal soggetto immortalato: i fiori. Fiori rubati, per l’esattezza, come recita il titolo della mostra che a partire da giovedì 10 ottobre, sarà visitabile gratuitamente a Primo Piano di Palazzo Grillo. In esposizione ci sono circa cinquanta scatti di Matteo Carassale, fotografo ligure di nascita e milanese d’adozione, che ha recentemente aperto il suo spazio espositivo a Bordighera dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. Foglie, papaveri, calle, rose, strelitzie e viburni sono protagonisti di un racconto inaspettato e profondo, in cui viene catturata l’essenza e la fragilità dei fiori. Le immagini si concentrano sul ciclo vitale: dallo sbocciare alla sfioritura, momenti che diventano metafora dell’esistenza umana.

La mostra è visitabile fino al 10 novembre nelle seguenti giornate: giovedì e venerdì dalle 16 alle 20; sabato e domenica dalle 14 alle 20. 

LIGHT AND DARKNESS

Fino al 12 gennaio

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone presenta il nuovo progetto fotografico Light and Darkness, dedicato alle opere fotografiche di due artisti, l’italiano Andrea Lippi e il giapponese Katsuhito Nakazato.

Ospitata, dal 28 settembre al prossimo 12 gennaio, al Museo d’Arte Orientale Chiossone e alla Galleria d'Arte Moderna di Genova, la mostra mette a confronto il punto di vista dei due artisti sulla relazione tra luce e oscurità negli ambienti naturali e urbani del Giappone, al fine di far conoscere e promuovere i luoghi e i contesti del Paese, tra contemporaneità e tradizione, grazie alla fotografia e alla sua capacità espressiva.

Rappresentando idealmente l’antitesi tra luce Light e oscurità Darkness agli artisti vengono attribuite due sedi e due atmosfere diverse.

Ad Andrea Lippi è associata la sezione della luce Light ed espone negli ambienti luminosi e aperti del Museo Chiossone fotografie in bianco e nero realizzate dal 2015 al 2024. Tra i suoi lavori passati spicca infatti il progetto “Lights of Japan”, che l’artista ha sviluppato viaggiando più volte in Giappone negli ultimi dieci anni ed esponendo poi in diverse mostre, sia in Italia che in Giappone, e pubblicando nel 2017 l’omonimo progetto editoriale, grazie anche alla conoscenza con gli storici dell’arte Noriyuki Kai e Midori Sewake. La selezione delle fotografie, a cura di Aurora Canepari, è pensata per entrare in dialogo con le opere d’arte antica esposte nel museo, con cui condividono il grande spazio al piano terra.

Le immagini di Lippi rappresentano il Paese del Sol Levante dalle grandi città di Tokyo e Kyoto, fino al sacro monte Koya e alla neve di Shirakawa, trasmettendo una visione del Giappone tradizionale ma contemporaneo, autentico, estetico, sublimato nei suoi segni più affascinanti. Attraverso il sapiente uso di luci e ombre, Lippi affronta i temi della natura, della spiritualità e della percezione artistica giapponese.

Alle opere di Katsuhito Nakazato, raccolte nella sezione Darkness, si addicono gli spazi del piano ammezzato della Galleria d’Arte Moderna di Nervi dove presenta, per la prima volta in Italia, una selezione di opere tratte da due dei suoi più importanti progetti, De Chirico’s Shadow e Tōkei, selezionate dalla storica dell’arte e curatrice giapponese Miki Shimokawa.
Il progetto De Chirico’s Shadow, in particolare, trova una giusta dimora alla GAM, poiché ispirato da uno dei più importanti artisti italiani dell’arte moderna, Giorgio de Chirico. L’artista, infatti, a dieci anni vide le sue opere e rimase profondamente colpito dal suo mondo onirico e surreale, a metà tra la realtà e i sogni. Anni dopo, da adulto, ogniqualvolta gli sia capitato di incontrare scene dalla stessa atmosfera inquietante, ne ha catturato l’immagine con la sua macchina fotografica. Nel 2002 ha raccolto tutte queste immagini “metafisiche” nel suo progetto editoriale intitolato appunto Kiriko no machi (キリコの街) / De Chirico's Shadow (L’ombra di De Chirico), premiato nel 2003 con il premio Society of Photography Award. “È interessante – spiega Miki Shimokawa – osservare in un contesto tipicamente italiano come quello di Villa Serra, nei bellissimi parchi di Nervi, il Giappone visto da un fotografo giapponese, ispirato dal mondo surreale di un pittore italiano. Nelle foto di Nakazato non si riconoscono le tipiche caratteristiche del Giappone, al contrario si ha l’impressione che ritraggano un mondo ultraterreno.”
Lo stesso distacco dal Giappone “tipico” lo abbiamo anche nella selezione di opere tratte dal progetto Tōkei, pubblicato nel 2006. Qui l’artista ci svela un luogo insolito di Tokyo, Mukojima, un quartiere che preserva il fascino storico del periodo Showa, prima della Seconda Guerra Mondiale, in un complicato dedalo di vicoli fiancheggiati da vecchie abitazioni in legno, case a schiera (o nagaya), e laboratori. “Vagabondando smarriti per le strade – racconta Nakazato - si percepiscono gli strati accumulati della vita della città. Un paesaggio urbano originale ora scomparso da Tokyo (anzi da tutto il Giappone) torna a vivere, evocando un sospiro nostalgico per cose che ormai sono solo ricordi.” In questi scatti emergono le atmosfere più cupe dell’artista, in visioni notturne, con sola luce artificiale, un tratto distintivo già apprezzato anche nella serie De Chirico’s Shadows.

TRUFFAUT: L’UOMO CHE AMAVA IL CINEMA

Fino al 31 ottobre

Martedì 8 ottobre 2024, ore 17, sarà inaugurata presso “La fabbrica delle immagini – Voltini Lab” del Centro Civico Buranello di Genova Sampierdarena la mostra “Truffaut: l'uomo che amava il cinema”.

L’iniziativa, a cura del Club Amici del Cinema, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Municipio II Centro Ovest con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e la collaborazione del Premio Cinematografico Stefano Pittaluga 2024.

Il programma verrà illustrato dall'assessore alla Cultura Marta Pastanellae dal direttore Club Amici del Cinema Giancarlo Giraud. In esposizione oltre ad una quarantina di manifesti e fotografie dei film più famosi, come Jules e Jim, Baci rubati, La mia droga si chiama Julie, Effetto notte, Adele H., L’uomo che amava le donne, L’ultimo metrò, Finalmente domenica!, saranno in visione libri e riviste dedicati al regista.

Un omaggio dovuto ad un autore divenuto sinonimo di una passione da cinephile totalizzante, che prima con la sua intensa attività di critico per i «Cahiers du Cinéma», e poi con la sua carriera di cineasta della Nouvelle Vague ha rinnovato il cinema.

Accanto alla mostra - aperta fino a giovedì 31 ottobre – al Centro Civico Buranello mercoledì 9 ottobre ore 17 primo appuntamento di “Lezioni di Cinema” dedicato al rapporto tra Hitchcock e Truffaut.

Invece, al Club Amici del Cinema (via Carlo Rolando, 15) venerdì 11 ottobre alle 21 proiezione della copia restaurata della Cineteca di Bologna del film La signora della porta accanto.

Seguiranno martedì 15 e mercoledì 16 ottobre, ore 16.30, all’Auditorium del Centro Civico Buranello gli approfondimenti dedicati alle opere di esordio di Truffaut: I 400 colpi (1959) e Tirate sul pianista(1960), curati e presentati dalla professoressa Elvira Ardito.

Tutte le manifestazioni sono ad ingresso gratuito.

SERPENTI

Fino al 31 dicembre

Da giovedì 25 luglio al 31 dicembre il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di via Brigata Liguria 9 ospita la mostra “Serpenti”. Nella grande sala a piano terra del museo sono stati allestiti speciali terrari che ospitano 100 esemplari appartenenti a 50 specie provenienti da tutto il mondo: boa, anaconde, pitoni e tanti altri serpenti. Tutti gli animali provengono da allevamenti e nessun prelievo è stato effettuato in natura.

L’esposizione è arricchita da numerosi pannelli didattici che illustrano gli aspetti morfologici e fisiologici dei serpenti, la sistematica, il commercio illegale delle loro pelli e forniscono notizie interessanti utili a comprendere la loro importanza ecologica. 

All’ordine dei serpenti appartengono circa 3.400 specie; sono rettili dal corpo allungato e privi di zampe che si sono evoluti da lucertole con zampe corte nel periodo Cretaceo. Quasi tutti i serpenti sono carnivori. La pelle non cresce insieme al serpente per cui periodicamente viene cambiata con il processo della muta. La maggior parte delle specie depone le uova, ma alcune costruiscono nidi e li proteggono durante il periodo di incubazione. Questi rettili rappresentano uno dei più antichi e più diffusi simboli mitologici, associati quasi sempre all’immagine del male e del peccato e, ancora oggi, sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati e vengono inutilmente uccisi. 

ATTRAVERSANDO LA STORIA. IL MONDO ARTISTICO DI FLAVIO COSTANTINI

Fino al 3 novembre

Nel corso della sua lunga carriera artistica Flavio Costantini (1926 – 2013) si è trovato spesso a confrontarsi con le contraddizioni, le ambiguità e gli inganni della storia, indagando i drammatici eventi del Novecento, di cui attraverso vari cicli pittorici ha suggestivamente rievocato alcuni tra i più emblematici  episodi: dalle dinamiche sovversive scatenate dal movimento anarchico, di cui ha ricostruito con meticolosa e dettagliata attenzione gli attentati compiuti negli anni a cavallo tra Otto e Novecento, all’affondamento del Titanic che, simbolicamente, segnò la fine di un’epoca, come ben presto sarebbe stato tragicamente evidente sui fronti insanguinati della Grande Guerra, sino all’eccidio della famiglia dello Zar che, nel corso di quel conflitto, sancì la vittoria di una rivoluzione destinata a sovvertire gli equilibri politici del globo.

La mostra alla Wolfsoniana, integrandosi coerentemente con lo spirito della collezione di Micky Wolfson che, legato a Costantini da antica amicizia, ha ugualmente inteso documentare, attraverso la varietà dei materiali raccolti, la complessità e i profondi e significati storici e sociali di quella tormentata epoca, si propone dunque di offrire una suggestiva e affascinante testimonianza della produzione di un artista unico per stile e soluzioni espressive. Nonostante il rimando a diverse tendenze contemporanee (a cominciare dalla pop art), Costantini, nella sua straordinaria e coinvolgente attitudine nel ricreare i gusti, le mode e le ambientazioni del tempo, si è servito di un originale linguaggio artistico, caratterizzato dal punto di vista formale da spericolate soluzioni prospettiche e, rispetto ai contenuti, da una maniacale indagine storica.

Questo suo peculiare processo di elaborazione delle vicende destinate a confluire nelle sue celebri serie tematiche sarà testimoniato in mostra da una selezione delle pubblicazioni e dei materiali documentari (lettere, fotografie, ricerche, schizzi eccetera) conservati presso l’Archivio Flavio Costantini, attivo a Carrara dal 2019.

LUZZATI. IL MEDIOEVO FANTASTICO

Fino al 7 gennaio

Il Medioevo è un filo rosso nell’arte di Lele Luzzati e l’esposizione inaugurata il 3 giugno 2024, per celebrare come ogni anno la data di nascita del Maestro, ne è un esempio tangibile. Da Dante a Jacopo da Varagine, da Boccaccio ad Ariosto, da Tasso a Boiardo e poi ancora Cristoforo Colombo, Marco Polo, i paladini: sono tantissimi i temi e i personaggi medioevali affrontati da Luzzati nella sua carriera di scenografo e costumista, illustratore e scrittore, ceramista e decoratore, autore di teatro e cinema d’animazione (ben due volte candidato all’Oscar). 
E ci sono le città, prima fra tutte la sua Musa, Genova, che sarà esposta in varie raffigurazioni medioevali e poi Roma, Gerusalemme, Napoli, Venezia… Le loro architetture storiche, la loro storia, i loro protagonisti.  
Una esposizione che non può tralasciare anche il contributo che Luzzati diede al cinema, a cominciare dalla sigla animata realizzata per ”L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966). Una mostra approfondita sul Medioevo che comprende anche opere di altri grandi artisti, a cominciare dal mirabile ciclo di 15 ceramiche policrome di Umberto Piombino dedicate a Cristoforo Colombo, concesse gentilmente da ERG a titolo gratuito per la realizzazione dell’esposizione.

Ingresso libero - Orari: giovedì e venerdì, ore 15 – 19; sabato e domenica, ore 10 – 19

OSSI DI SEPPIA. UGO MULAS, EUGENIO MONTALE

Fino al 16 febbraio

Dal 18 luglio 2024 al 16 febbraio 2025 il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita, presso l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), la mostra Ossi di Seppia.  Ugo Mulas, Eugenio Montale, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas e Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.

A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.

TANDEM - XIX MOSTRA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI ED ESPOSIZIONE FRANCO MATTICCHIO

Fino al 1 dicembre

Dal 13 settembre al 1° dicembre 2024 sarà visitabile presso Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Genova la XIX edizione della Mostra internazionale di illustratori contemporanei, annuale evento espositivo, realizzato e curato dall’Associazione Tapirulan, con la collaborazione del Comune di Genova. Il tema di questa edizione è “Tandem”. Molti staranno pensando alle biciclette a due o più posti, ma tandem ha molti significati, a cominciare da quello che deriva dal latino, traducibile come “finalmente”. Allora, grazie alla mostra e agli artisti esposti, “finalmente” scopriremo molti di questi significati. 

Presso Castello D’Albertis sono allestite 2 mostre. La prima è dedicata agli illustratori che hanno partecipato all'annuale concorso di illustrazione di Tapirulan, interpretando il tema TANDEM: sono esposte 52 opere di altrettanti artisti selezionati dalla giuria. La seconda sezione ospita una mostra interamente dedicata all’ospite d’onore Franco Matticchio, dal titolo “Vietato l’ingresso”, con oltre 150 opere che ripercorrono 50 anni di carriera dell’artista.

CRAVATTA D'ARTISTA

Fino al 30 ottobre

In occasione della Giornata Internazionale della Cravatta, il Centro Cultura Formazione e Attività Forensi di Genova si prepara a ospitare un evento artistico dal sapore originale e simbolico. Sabato 12 ottobre 2024, alle ore 17, sarà infatti inaugurata la mostra Cravatta d’Artista, una collezione di opere che reinterpreta la cravatta, accessorio storico e iconico, in chiave creativa.

L’iniziativa coinvolge cinquanta artisti che, su sagome di cartone a forma di cravatta, hanno dipinto fantasie astratte o disegni ispirati al tradizionale motivo dell’accessorio maschile. Particolarità della mostra è il materiale impiegato: le "cravatte" sono state ricavate da schienali inutilizzati, recuperati da cornici d’arte. Durante l'inaugurazione, i visitatori potranno partecipare attivamente, esprimendo il proprio voto per l’opera preferita. Al termine della giornata, l’artista la cui cravatta avrà ottenuto il maggior numero di preferenze verrà premiato. Questa mostra non è soltanto un tributo a un accessorio antico e alla sua importanza storica, ma anche un’occasione per riflettere su come l’arte possa reinterpretare oggetti di uso comune, donando loro nuovi significati attraverso la creatività.

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 15 gennaio

È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp)

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino al 15 gennaio

E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 
LA METAFORA DEL VIAGGIO

Fino al 31 ottobre

Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”. 

Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.

Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

I Viaggiatori di Bruno Catalano

“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.

Simone

Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.

Khadine 

L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.

Hubert 

In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.

Benoît 

All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.

Pierre David Triptyque

Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita. 

Blue de Chine

“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.

Non Finito        

Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.

Federico Antonopulo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium