Cinquantadue opere tra tele, bozzetti, disegni, sculture e libri, per raccontare il legame tra Genova e l’Oriente, indagandone il fascino per scoprire una complessità di rapporti troppo spesso ignorata.
Questo l’intento di ‘Ottomani, Barbareschi, Mori e altre genti dell’arte a Genova’, mostra che conclude le celebrazioni per i vent’anni di apertura di Palazzo Lomellino e che sarà visitabile da domani e fino al prossimo 26 gennaio.
L’affascinante palazzo di via Garibaldi accoglie un percorso espositivo che vuole mettere in luce i legami tra la Superba e l’Oriente, raccontando le suggestioni delle culture lontane, la percezione degli Ottomani e non solo, evidenziando un ricco e complesso scambio di influenze.
Tramite opere di collezioni pubbliche e private, come i disegni del Louvre o le tele del museo di Capodimonte, si potrà ripercorrere la storia di Genova e quella dei suoi legami via mare, riscoprendo il fascino del diverso a cui si intreccia la paura per ciò che non si conosce, sentimento che muta nel corso delle epoche.
Curata da Laura Stagno e Daniele Sanguineti dell’Università di Genova, con il contributo di Valentina Borniotto, l’esposizione raccoglie manufatti artistici dal Cinquecento al Settecento.“Siamo fieri di valorizzare la cultura figurativa di Genova attraverso una mostra che da un lato mette in luce la presenza multietnica in città, dall’altro evidenzia i legami tra Genova e la Sublime Porta, e l'orgoglio della Repubblica nelle vicende militari”, spiegano i curatori.
La collezione mette in dialogo le opere di celebri artisti genovesi, come Paggi, Carlone e Castiglione, con capolavori di autori internazionali come Paolo Veronese e Francesco Solimena, offrendo una visione ricca e sfaccettata dell’immagine del ‘Turco’ come nemico, con particolare riferimento al ruolo di Andrea Doria e alla celebre battaglia di Lepanto; la “missione diplomatica” di Giovanni Agostino Durazzo presso la corte ottomana; l’attrazione per gli oggetti e i costumi orientali; e la raffigurazione della vita quotidiana degli schiavi a Genova. La mostra si sviluppa in sezioni tematiche che tracciano le trasformazioni culturali e artistiche dei secoli, documentando la curiosità e il rispetto per le influenze straniere.
“Questo evento s’inserisce felicemente nella poetica di Palazzo Lomellino, ispirata alle interazioni tra Genova e il mondo – ha commentato Matteo Bruzzo, Presidente dell’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova APS –. Elena, la fondatrice della nostra Associazione, ne sarebbe stata orgogliosa”.
La mostra è aperta dal 26 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025 con i seguenti orari:
- Giovedì e venerdì: 15.00 - 18.00
- Sabato, domenica e festivi: 10.00 - 18.00
Biglietti: intero €12; ridotto €10; studenti e insegnanti €8. Riduzioni per soci COOP, FAI, Associazione GIANO, studenti e insegnanti. Non è richiesta la prenotazione.