Cultura - 25 ottobre 2024, 13:38

Camogli, al Teatro Sociale rivive il mito di Carosello con lo spettacolo di Clara Costanzo

L'attrice è in scena accompagnata dalle musiche dal vivo di Pietro Trofa e con la voce di Sebastiano Tringali. Un omaggio a una delle trasmissioni più popolari nella storia della televisione italiana, in occasione dei settant'anni della Rai

Un omaggio a Carosello, per chi sa cos’era e per chi non lo sa. ‘A nanna dopo Carosello’, scritto, diretto e interpretato da Clara Costanzo, va in scena domani, sabato 26 ottobre alle ore 21 al Teatro Sociale di Camogli (biglietteria tel. 0185 1770529, www.teatrosocialecamogli.it). 

Rivolto a tutti, grandi e piccini, chi c’era e chi non c’era, è stato ideato in occasione dei settant'anni della Rai, per celebrare una delle trasmissioni più popolari e indimenticabili. Carosello era un intervallo pubblicitario, una striscia quotidiana andata in onda dal 3 febbraio 1957 al 1° gennaio 1977, con la morte di papa Giovanni XXIII e la strage di piazza Fontana come principali eccezioni. 

Vent’anni in cui le pubblicità non erano spot vertiginosi lanciati in un mondo brulicante di immagini, ma scene elaborate da autori o registi brillanti (Age e Scarpelli, Pupi Avati, Sergio Leone, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Ermanno Olmi, tra gli altri) e interpretate da grandi attori (Walter Chiari, Gino Cervi, Gino Bramieri, Giorgio Albertazzi, Lauretta Masiero, Totò, Lina Volonghi, tra gli altri). Le uniche capaci di imporre slogan e personaggi rimasti per sempre nell’immaginario collettivo, da Calimero a Miguel, da Topo Gigio alla Linea di Osvaldo Cavandoli, da Mariarosa al Pirata Pacioccone, da Carmencita a Gringo.

Tra parole, canzoni e musica dal vivo, in ‘A nanna dopo Carosello’ Clara Costanzo (che ritorna al Teatro Sociale di Camogli dopo il successo della stagione scorsa con ‘Mio padre, un magistrato’, dedicato al giudice Rocco Chinnici assassinato dalla mafia) veste i panni di Lucia, una donna cresciuta negli anni ’50 che racconta la propria infanzia spensierata: cinque sorelle, una mamma casalinga che canta in ogni momento della giornata, la nonna con le sue fiabe della buonanotte e il babbo che lavora al bar della Rai, dove incontra i protagonisti della neonata televisione. 

Nelle case arriva un nuovo elettrodomestico, la televisione, misteriosa “scatola magica che racconta le storie” e porta alla scoperta delle meraviglie di un mondo di fantasia che appassiona e diverte, l’universo Carosello. Grazie al suo papà, Lucia scopre i retroscena della creazione di Carosello e ora, divenuta adulta, ne ripercorre le tappe principali.

Tra un ricordo di famiglia e un aneddoto storico, uno slogan che ha fatto epoca e un’indimenticabile canzoncina, tra pupazzi, cartoni animati e jingle orecchiabili, lo spettacolo offre uno sguardo affettuoso su come eravamo, per non dimenticare la genialità italiana libera di esprimersi e galoppare a briglie sciolte per il mondo intero. “E dopo Carosello tutti a nanna”, come diceva Topo Gigio. Prima, però, si ride e si canta con Clara Costanzo. Ad accompagnarla, la musica dal vivo di Piero Trofa e la voce di Sebastiano Tringali.