Attualità - 25 ottobre 2024, 11:22

Nuvole nere sulle elezioni liguri: in arrivo una nuova allerta mentre un milione e trecentomila elettori entreranno nelle scuole per votare

Vertice in Prefettura per decidere cosa fare in caso di allerta rossa quando, come previsto dal Piano di Protezione Civile, gli edifici scolastici vengono chiusi in automatico. Ma vale lo stesso se le aule vengono usate per votare?

Nuvole nere, fulmini e piogge sulle elezioni regionali liguri. Quella che potrebbe anche essere utile come metafora è, invece, la realtà che Genova e la Liguria si apprestano a vivere nella due giorni di chiamata alle urne per l’elezione del nuovo presidente dopo la tempesta (tanto per restare in tema) corruzione che ha portato alle dimissioni di Giovanni Toti e alle elezioni anticipate.

Il meteo è stato implacabile: da sabato una nuova perturbazione interesserà la regione a pochi giorni dall’ondata di maltempo che ha portato danni soprattutto nel Savonese e nel Levante genovese. Attese, come ormai sembra essere consuetudine, pesanti piogge, temporali e, di conseguenza, innalzamento del livello dei torrenti e possibili frane.

Tutto questo mentre un milione e 348 mila liguri saranno chiamati ad andare a votare nelle scuole, gli edifici da sempre al centro delle disposizioni dei Comuni in caso di allerta meteo arancione o rossa. La domanda, quindi, è d’obbligo. Siccome non è esclusa un’allerta rossa e siccome in caso di allerta rossa le scuole vengono chiuse in automatico dal Piano di Protezione Civile, che cosa ne sarà del voto? La chiusura, quindi, interessa la scuola come edificio o la scuola come attività?

Mentre qualcuno, come il movimento ‘Indipendenza’ del candidato presidente Alessandro Rosson, si è già portato avanti chiedendo che il voto sia prolungato fino a martedì, questa mattina alle 9 in Prefettura è stata convocata la riunione per fare il punto sulle previsioni, sulle conseguenti disposizioni e sulle ripercussioni che l’emanazione dell’allerta potrebbe avere sul voto.
Nel primo pomeriggio è previsto un nuovo incontro per capire l'evoluzione del bollettino meteo e per capire quali sono le zone maggiormente critiche dove sono posizionati dei seggi. Non è assolutamente tenuta in considerazione l'ipotesi di uno slittamento del voto.

Intanto nel Tigullio, dove alcune scuole si trovano in zone esondabili, ci si è già portati avanti iniziando a individuare soluzioni alternative per sistemare i seggi. Resta da capire che cosa accadrà a Genova e, soprattutto, nel Savonese dove sembra che la perturbazione sarà particolarmente intensa.