La parola a Disco Club, le uscite della settimana - Nap Eyes, la fusione perfetta tra letteratura, cultura e psichedelia

Prosegue questo mercoledì, e andrà avanti per tutti i mercoledì successivi, il rapporto di collaborazione tra ‘La Voce di Genova’ e Disco Club, il celeberrimo negozio di musica di via San Vincenzo, tra i più antichi in tutta Italia e tra gli ultimi rimasti in attività a livello di impresa indipendente. Ogni settimana, nel ciclo ‘La parola a Disco Club’, Gian, Dario e i numerosi altri esperti di questo impagabile ‘covo’ di appassionati ci accompagneranno tra le ultime uscite, qualche curiosità, le ristampe e le chicche da non perdere. Buona lettura e buon ascolto! 

Settimana di novità musicali per tutti i gusti.

Si parte con il ritorno degli Offspring con ‘Supercharged’.

Dieci tracce  per l’undicesimo album in studio, il quarto con Bob Rock, produttore dall’incredibile curriculum.

Dexer Holland e compagni tornano alle origini con un album che contiene tutte le caratteristiche che li hanno resi celebri: melodie, power chord e una sana dose di caccaraggine.

A proposito della copertina, a guardarla di sfuggita sembra richiamare ‘Ride the lightinig’ dei Metallica. Casualità o scelta consapevole?

Cambiando genere, ‘Red Roses For Me’ dei Pogues festeggia i quarant’anni. Rilasciato il 15 ottobre 1984, ha segnato l’inizio della carriera della band che ha consegnato al mondo un mix tra le musiche tradizionali irlandesi e la foga del punk racchiuso in un capolavoro che ne ha fatto uno dei lavori più originali per l’epoca. 

Un doppio disco in cui non mancano i B Side e le sessioni BBC.

Un altro grade ritorno quello dei Karate con ‘Make it Fit’.

Dopo vent’anni dall’ultimo album e uno scioglimento nel 2005, la band di Geoff Farina si è riunita nel 2022 arrivando al nuovo primo album in studio dopo diciassette anni.

Sonorità più vicine al classic rock con le caratteristiche che tanto li hanno fatti amare al pubblico, senza gli sprazzi più jazzati ma con l’inconfondibile energia.

The Neon Gate per i Nap Eyes, quinto album per la band di Alifax, Nova Scotia, Canada.

Un disco che racchiude psichedelia anni Sessanta con accento sulla canzone senza dimenticare di aggiungere un po’ di sana sperimentazione. Un album che può piacere anche a chi non li conosce e che sarà sicuramente uno dei lavori fondamentali per la carriera della band. Nove tracce scritte e arrangiate in quattro anni, risultato di una fusione tra elementi letterari e culturali in cui le poesie di autori come W.B. Yeats si alternano a brani ispirati ai videogiochi Nintendo. Accattivanti e mai banali.