“Ricostruiremo la vicenda giudiziaria che ha riguardato la Liguria, andremo in onda il 27 ottobre e il 30 il Tribunale di Genova deciderà sulle richieste di patteggiamento. Poi ricostruiremo il sottobosco che si è mosso in questa vicenda, sconosciuta ai più”.
Con queste parole Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, ha anticipato in diretta a Rai Radio1 la prossima puntata del programma d’inchiesta di Rai3 che sarà trasmessa durante le votazioni per l’elezione del Presidente e della Giunta della Regione Liguria del prossimo fine settimana.
Ospite a Un Giorno da Pecora, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, Ranucci ha proseguito spiegando che il focus degli approfondimenti sarà legato non tanto alla figura di Giovanni Toti, ex presidente della regione coinvolto nell’inchiesta corruzione ma getterà una luce su chi lo ha aiutato nella campagna elettorale.
Al centro della polemica, in queste ore, ci sarebbe però il silenzio elettorale, ossia l’interruzione della campagna disciplinata dall’articolo 9 della legge n212 del 4 aprile 1956, come modificato dalla legge 130 del 1975.
Per effetto di questo articolo, infatti, nel giorno precedente e in quelli di votazione sono vietati comizi, riunioni di propaganda diretta o indiretta in luoghi pubblici o aperto al pubblico e affissioni di manifesti, così come è fatto divieto di ogni forma di propaganda entro duecento metri dall’ingresso delle sezioni elettorali.
C’è già quindi chi si straccia le vesti per la scelta di andare in onda durante le consultazioni regionali ma a questo Ranucci sembra già preparato: “Tutti si riempiono la bocca col silenzio elettorale ma questo non riguarda i giornalisti, riguarda i partiti” ha spiegato il giornalista durante l’intervista, prima di dirsi pronto per la commissione di vigilanza Rai.