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Politica | 21 ottobre 2024, 17:31

Scontro sul tema mafia in Liguria tra Marco Bucci ed Enrico D'Agostino: “Dichiarazioni inaccettabili”

Dure critiche al candidato alla presidenza per l'apparente sottovalutazione del problema. Il sindaco di Genova difende le sue affermazioni, chiarendo che le sue parole erano dirette al suo avversario Andrea Orlando

Scontro sul tema mafia in Liguria tra Marco Bucci ed Enrico D'Agostino: “Dichiarazioni inaccettabili”

L’intervista rilasciata da Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato alla presidenza alle prossime elezioni regionali, sulle pagine di Repubblica ha suscitato diverse polemiche. Il primo cittadino del capoluogo ha affermato, rispondendo alle dichiarazioni dello sfidante Andrea Orlando: “Quando dice che in Liguria c’è la mafia, stia attento, ci dica dov’è, denunci: se no chieda scusa ai liguri che lavorano”; quando poi l’intervistatore ha fatto notare che il tema è anche uno degli argomenti dell’inchiesta che ha colpito l’ex governatore Giovanni Toti, ha aggiunto "Non me ne frega niente, se lo dice lo deve dimostrare, se no vuol dire è disonesto. E nell’inchiesta non c’è finita la città ma singole persone, e non è un problema mio. Io non vado in giro a dire che in Liguria c’è la mafia, ma come evitare la mafia operi sul territorio: con il protocollo antimafia e corruzione dei cantieri delle nostre opere, il ponte, la diga, il tunnel, abbiamo trovato un sistema di super controllo migliore del codice degli appalti. Le accuse sul tema sono l’ennesima offesa ai liguri, come quando Orlando punta il dito sulle cene di Toti e poi le organizza a Milano. Pensa i liguri non siano capaci di pagare una cena, forse?"

Alle parole di Marco Bucci hanno fatto seguito le reazioni di diversi esponenti del mondo politico, tra cui quelle del capogruppo del PD in regione Luca Garibaldi, e del mondo dei comitati cittadini. Ancora una volta è Enrico D’Agostino, attivista e anima Comitato Liberi Cittadini di Certosa, che sul suo profilo personale ha voluto sottolineare le dichiarazioni del sindaco di Genova. “Non si può accettare dal Sindaco della sesta città di Italia che lui dica ‘della mafia me ne frego’…Dimostra di non volere riconoscere, con questa dichiarazione, il problema che ormai da anni c’è in questa città e regione dall'estremo Ponente all'estremo Levante. Sindaco, Marco Bucci, ti consiglio di leggere le relazioni semestrali della DIA. E, se ti riesce, e abbi  rispetto per le 980 vittime uccise da quella montagna di me**a delle Mafie… Te lo dice uno che quella me**a l'ha vista in faccia e provata sulla propria pelle proprio nella città e nella Regione che tu, sindaco, dovresti amministrare e come candidato alle prossime elezioni regionali, se passerai, governare. Queste tue dichiarazioni le ho trovate inqualificabili e vergognose”. 

È poi partito uno scambio di messaggi, in cui D’Agostino ha invitato Bucci al confronto, dopo le elezioni, “per spiegare cosa abbia significato per me essere stato sotto protezione per tre anni e avere ancora oggi paura di vedermi certi personaggi davanti”. 

“Leggi bene: non ho mai detto questo - ha risposto il sindaco -. Non puoi dire cose false: diventi anche tu responsabile. Rivedi l'articolo e guarda il significato: mi riferivo ad Orlando. Poi leva il post che è falso e danneggia la Liguria e Genova”.

“Danneggiare la città e la Liguria? A parlare delle infiltrazioni delle Mafie non sono solo io, ma  tutte le varie relazioni dell'Antimafia e dei reparti,  ma chi ne vuole nascondere la realtà per cui il post, mi spiace, non lo tolgo” è stata la risposta del presidente del comitato cittadino. 

Rimango sulle mie posizioni, per me lui ha sbagliato perché poteva usare anche altri termini. Anche se era rivolto alle frasi di Orlando, lui è il sindaco e ha detto che ‘se ne frega’, questo è grave” ha spiegato D’Agostino raggiunto dalla Voce di Genova. 

C.O.


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