Parlare di futuro con i giovani per far comprendere l’importanza di una politica che tenga conto anche delle loro richieste, avvicinandoli a un mondo che troppo spesso, per loro stessa ammissione, non li rappresenta.
Questo l’intento dell’incontro di questo pomeriggio negli spazi Bi Bi Service di via XX Settembre tra il consigliere comunale e candidato consigliere regionale per la lista Vince Liguria Davide Falteri e i giovani studenti e lavoratori.
“Questo percorso di dialogo con i giovani - spiega Falteri - lo abbiamo iniziato sette mesi fa e lo abbiamo proseguito al di là del momento elettorale. Molto spesso i giovani dicono di non sentirsi rappresentati dalla politica e per questo alcuni se ne disinteressano. Questa per me è una grande sconfitta di noi persone più adulte, perché vuol dire che non siamo stati capaci di trasmettere quanto sia importante partecipare alla vita politica per poter determinare il proprio futuro”.
Il consigliere comunale prosegue: “Abbiamo fatto una riflessione, i giovani sono europei, quindi vivono un mondo anche universitario di scambi già grazie ai programmi come può essere Erasmus+, per cui conoscono molto bene la realtà europea e conoscono tutto quello che è il tema degli scambi con altri giovani. Noi abbiamo una grande opportunità qua a Genova, ma in Liguria anche, che è quella dello Europe Direct, cioè una finestra sull'Europa, una piattaforma che permette ai giovani di scambiare informazioni con l’Europa, ma soprattutto di inviare quelle che possono essere le proposte per poter partecipare alle decisioni europee. Invece che alimentare dialoghi a volte sterili o di frasi fatte, noi qua ci proponiamo di compiere un'azione concreta. Creiamo un forum giovanile nazionale e lavoriamo in sinergia con l'Europe Direct, per far sì che i giovani possano sentirsi protagonisti, perché oggi la maggior parte di leggi vengono scritte direttamente in Europa, le direttive, i leggi italiane si conformano e quindi per essere protagonisti i giovani devono andare in Europa”.
Falteri poi conclude: “Questo è il messaggio che vogliamo lanciare oggi, ma soprattutto vogliamo dialogare insieme a loro per comprendere come loro possono scrivere il futuro, che non è solo loro, è anche il nostro. Se i giovani scriveranno un buon futuro, sarà un buon futuro anche per noi”.