Se i cassoni per la nuova diga non sono stati realizzati nel porto di Pra’ il merito è anche e soprattutto della Lega e dell’impegno del viceministro al Mit Edoardo Rixi.
È quanto sostiene l’assessora del Comune di Genova Paola Bordilli, candidata anche al consiglio Regionale.
“Sono contenta - ha dichiarato Bordilli - che sia stato sollevato un caso in merito alla lettera mia e del viceministro Rixi a proposito della vicenda dei cassoni. È l’occasione di ribadire ai cittadini del ponente, tutti i cittadini e non solo quelli perennemente spalleggiati, quando non direttamente affiancati da esponenti dell’opposizione, che se i cassoni non sono stati realizzati nel porto di Pra’ il merito è della Lega, del viceministro Rixi e di chi, come me e altri, tra cui il presidente e la vicepresidente del municipio, ha lavorato per il suo territorio facendo leva sul mandato conferito dai cittadini. La nostra è una politica fatta dal dialogo tra gli Enti e i suoi esponenti, dai territori fino al governo a Roma, che fino a prova contraria, quando fatta bene e nell’interesse della cittadinanza, porta a risultati concreti al netto di sterili strumentalizzazioni e di quei politici che provano in maniera surrettizia a intestarsi meriti che non hanno. Io ho molto rispetto per le manifestazioni che vengono svolte da tutti i Comitati e chiedo lo stesso rispetto per il buon lavoro che la Lega ha fatto a servizio del territorio, quello dove sono nata e vivo tutt'ora, quello dove tutte le servitù le ha messe la sinistra e non certo il centrodestra”.
Alla polemica ha risposto anche il viceministro Rixi che ha accusato il Comitato Ponete di cercare visibilità con vecchie polemiche: “I Comitati del Ponente sembrano più interessati a fare sterile polemica politica che a ottenere risultati concreti. La Lega contro i cassoni a Prà ha lavorato su più fronti per trovare soluzioni, mentre i Comitati si limitavano a puntare il dito e a gridare al lupo. Ci siamo confrontati nel Municipio di Voltri, presente anche il presidente Barbazza, e ho preso un impegno con la cittadinanza che - come ricordano gli articoli del tempo - ho mantenuto. I Comitati dovrebbero altresì ricordare che le servitù che affliggono il Ponente oggi sono il risultato di scelte fatte da vecchie amministrazioni di centrosinistra, e non certo da noi. Stiamo lavorando a un nuovo piano regolatore del porto che a Ponente non preveda nuovi riempimenti, né ulteriore consumo di suolo. Stiamo anche studiando una serie di compensazioni che porteranno ulteriori benefici al territorio. Invece di accusare, sarebbe il caso di riconoscere i risultati ottenuti. Il Ponente merita un confronto serio, non chi cerca solo visibilità politica con vecchie polemiche. E a scanso di equivoci: io ho una parola sola, e il mio territorio è sacro. Non tutti possono dire lo stesso”.
Redazione