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Attualità | 21 ottobre 2024, 17:30

Palasport, è omologato per le gare internazionali. Ma il vero tema è la capienza ridotta

Chiarimento da parte del Coni con il presidente ligure Micillo: “Ci sono le altezze regolamentari. Presto tre competizioni internazionali in tre diverse discipline"

Palasport, è omologato per le gare internazionali. Ma il vero tema è la capienza ridotta

Omologazione si, omologazione no.

Questo è dilemma che da qualche giorno sta tenendo banco nel dibattito pubblico riguardo al Palasport e alla possibilità di accogliere le gare internazionali di diverse discipline.

Oggetto di una importante ristrutturazione che ne ha lasciato intatta la caratteristica forma, il Palasport, inserito nel progetto dello studio di Renzo Piano per il Waterfront di Levante, dovrebbe riportare a Genova i grandi eventi sportivi internazionali.

A far temere che queste competizioni non si possano disputare all’interno del Palasport è la questione dell’altezza. Secondo alcuni, infatti, non ci sarebbero le quote regolamentari per far disputare partite di pallavolo o basket ma a smentire queste ipotesi è arrivato direttamente il presidente del CONI Liguria Antonio Micillo.

Raggiunto telefonicamente, Micillo ha spiegato: “Oggi abbiamo avuto tre sopralluoghi per tre diverse discipline che porteranno altrettante manifestazioni di livello internazionale. Si comincerà con la pallacanestro femminile, il 7 novembre, quando la nazionale italiana affronterà la Repubblica Ceca in una partita di qualificazione all’Europeo. A fine mese, in una data ancora da definire che potrebbe essere il 25 o il 26 novembre, si terrà il Grand Prix della ginnastica”.

Il terzo sopralluogo ha riguardato la possibilità di disputare i mondiali di ju jitsu alla fine di gennaio 2025, portando in città cinquecento atleti, segnale per Micillo importante perché denota il grande interesse che si è generato attorno alla struttura.

Ciascuna di queste tre discipline - prosegue il presidente regionale del CONI - ha esigenze diverse e tutte e tre hanno avuto risposta favorevole, indice della qualità dell’impianto”.

Micillo ha poi ribadito come l’omologazione della struttura venga richiesta dalle singole federazioni, “questo vuol dire che man mano che arriveranno le richieste, il gestore dell’impianto (si attende il bando per l’assegnazione n.d.r.) si occuperà di modulare gli spazi sulle necessità”.

Venendo poi alle questioni legate alle altezze regolamentari, il presidente spiega ancora: “Le altezze ci sono. La struttura che si trova al di sotto dell’ocuilum serve a proiettare immagini sull’anello multimediale fonoassorbente. Senza quella si raggiungono i dodici metri e settantacinque. La ghiera era predisposta ma è dotata di un sistema di carrucole che permettono di traslarla in alto. Certo, questo fa perdere le proiezioni ma all’occorrenza si può sfruttare tutta l’altezza”.

In soldoni, non esiste un problema altezze per la struttura ma, casomai, se di problemi si vuol parlare, c’è quello legato alla capienza. Il Palasport, con il nuovo riassetto, arriva a ospitare cinquemila persone, pubblico di gran lunga inferiore rispetto a quello che può essere ospitato in palazzetti che accolgono match internazionali, soprattuto di sport quali pallavolo e basket, appunto. 

La gestione dell’impianto deve essere sostenibile - conclude Micillo - il vantaggio di questa struttura è la sua multidisciplinarietà con la possibilità di adeguarsi a vari sport”.

Già dalla presentazione del progetto per molti versi certamente innovativo come dimostrano le tribune retrattili e la disposizione delle sedute in grado di garantire una perfetta visione del campo da gioco, in molti avevano storto il naso per la capienza ridotta. Prima dell’intervento, infatti, il conteggio dei posti si aggirava attorno ai diecimila. Oggi, con la ristrutturazione e con le deroghe del caso, il palazzetto può arrivare ad accogliere cinquemila persone. 

Lo scorso 11 luglio, tre giorni dopo la presentazione degli spazi del Palasport, una nota del Coni sembrava far emergere il ‘no’ alle competizioni internazionali. “Stando alla configurazione di progetto nelle mani del Coni - si legge nell’articolo pubblicato su La Voce di Genova - l’arena potrà ospitare competizioni regionali e nazionali di basket, futsal, futsal grande, pallavolo, tennis, arti marziali, pattinaggio, pallamano, ginnastica artistica, hockey su pista, badminton, danza sportiva e scherma.

Le limitazioni arrivano per le competizioni internazionali. Nella configurazione di progetto risulta infatti non consentito svolgere partite di basket maschile, futsal, fusta grande, pallavolo, tennis, pattinaggio, pallamano e ginnastica artistica che escano dai confini nazionali. Per quanto riguarda la capienza, inoltre, il limite massimo è fissato a 3.999 spettatori come da decreto Pisanu.

Nella voce configurazione a carico del gestore, invece, i no sembravano limitati a"competizioni internazionali di futsal, futsal grande, pattinaggio e pallamano, mentre per il tennis si legge ‘sì, in deroga numero spettatori e altezza a 12 metri’”.

‘Colpevole’ di tutto sembrava essere la struttura a cestino, l’oculum, posizionato al centro della tettoia, capace di limitare le altezze minime regolamentari per gli stadi.

Verifiche e controlli sono proseguiti tanto che, notizia di appena due giorni fa, il Palasport sarebbe omologato anche per le competizioni internazionali di Tennis, come chiarito dalla Federazione, confermando così quanto ribadito dal Comune di Genova.

Le dichiarazioni di Micillo, ribadite anche via social, hanno dunque ribadito la piena possibilità di ospitare gare internazionali all’interno del Palasport. Non resta dunque che attendere la prima, il 7 novembre.


 

Isabella Rizzitano

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