Politica - 21 ottobre 2024, 13:42

App ‘PS Tracker’, Gianni Pastorino critica il nuovo applicativo per il pronto soccorso

“Soluzioni di facciata che non risolvono i veri problemi. A medici, infermieri, tecnici e OSS non servono app. Servono pronto soccorso più razionali e investimenti mirati in personale"

“Riteniamo assurdo che venga considerato un miglioramento il fatto che il personale sanitario limiti le relazioni con i familiari per aggiornare sulle condizioni dei pazienti”. Così Gianni Pastorino, consigliere regionale e candidato alle elezioni del 27 e 28 ottobre nella Lista Orlando Presidente, commenta l’introduzione del nuovo applicativo ‘PS Tracker’, una misura che, a suo avviso, svilisce l’importanza del rapporto umano e terapeutico tra operatori sanitari, pazienti e i loro cari.

“Il colloquio tra il personale sanitario e i familiari è il cuore dell’assistenza stessa. Questo proliferare di applicazioni non è altro che la dimostrazione dell’incapacità della giunta regionale di gestire il sistema sanitario in modo efficace. Si ricorre a soluzioni digitali di facciata perché i Pronto Soccorso non sono messi nelle condizioni di funzionare adeguatamente. In altre parole si accettano le condizioni dei pronto soccorso e che questi si chiudano a riccio rispetto alla realtà. Piuttosto che affrontare il vero problema del sovraffollamento, si accetta passivamente la sua normalizzazione e si spera di compensarlo con una app. Una vera e propria follia! Servono soluzioni strutturali, non applicazioni come questa. Per esempio, sarebbe molto più utile se Liguria Digitale definisse completamente la condivisione fra i vari soggetti sanitari dei processi radiologici: a oggi esami effettuati, per esempio a San Martino, non possono essere visibili in maniera digitale al Galliera o in altri siti ospedalieri. Nel 2024 questa è una vicenda tragicomica. Invece di investire in soluzioni digitali che presto diventeranno obsolete e inutilizzate, si dovrebbero spendere soldi pubblici per progetti che migliorano realmente la qualità del servizio e il modo di lavorare degli operatori”.

Secondo Pastorino, l’unica via per affrontare i problemi del Pronto Soccorso è rivedere l’organizzazione in modo radicale: “A medici, infermieri, tecnici e OSS non servono app. Servono pronto soccorso più razionali e investimenti mirati in personale. È essenziale rafforzare la medicina territoriale, così da intercettare le situazioni prima che si trasformino in emergenze. Lasciando da parte la questione dei medici che è di carattere nazionale, senza nuovi infermieri, tecnici OSS e un serio piano di assunzioni, il sistema continuerà a crollare sotto il peso degli accessi, e soluzioni come PS Tracker non faranno altro che gettare fumo negli occhi a pazienti e operatori. Queste sono le classiche logiche di facciata ‘alla Toti’. Si fanno grandi proclami per evitare di affrontare i problemi veri, come il rapporto umano tra personale sanitario e parenti. La realtà è che la giunta sta ignorando la necessità di un cambiamento profondo nella gestione della sanità pubblica”.

Redazione


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