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Samp: la Voce del Cuore | 20 ottobre 2024, 19:14

Festival del gol e fuochi d'artificio a Cesena: Meulensteen e Tutino sugli scudi, la Sampdoria si impone con un folle 5-3

Punteggio quasi tennistico al "Manuzzi", dove la squadra di Sottil strappa un successo pesante tra errori marchiani, giocate di qualità e sofferenza finale, prima del sigillo definitivo firmato Akinsanmiro

Festival del gol e fuochi d'artificio a Cesena: Meulensteen e Tutino sugli scudi, la Sampdoria si impone con un folle 5-3

Arriva nella maniera più rocambolesca possibile la seconda vittoria consecutiva in trasferta della Sampdoria, che sbanca il "Manuzzi" di Cesena al termine di una partita giocata sulle montagne russe, tra gol, episodi ed errori ad infiammare ininterrottamente i novanta minuti.

Finisce 5-3 per i blucerchiati (trascinati da Meulensteen e Tutino) bravi a concretizzare le numerose occasioni create tra le maglie di un Cesena piuttosto ballerino in difesa, ma ancora incapaci di gestire a dovere i momenti chiave della gara.

Sottil non rinuncia al suo 3-5-2, anche se a livello di interpreti ci sono le novità Kasami e Meulensteen a centrocampo, che vincono i rispettivi ballottaggi con Bellemo e Yepes. La posta in palio è piuttosto pesante lato Sampdoria, che al 13' incassa però la rete di Prestia sul corner battuto da Calò, con tanto di dormita di Ioannou letteralmente sovrastato dal difensore bianconero. E' l'episodio che dà il via ai cento secondi più pazzi del campionato: la Samp non ci sta e si getta subito in area avversaria, dove proprio Prestia , nel tentativo di anticipare Coda dopo la sponda aerea di Kasami, infila il pallone nella propria porta un minuto dopo aver portato avanti i suoi.

Tatticismi in campo non ce ne sono, i ritmi si mantengono alti con continue fiammate da una parte all'altra e i blucerchiati trovano addirittura la rete del sorpasso con Meulensteen (22'), abile a girarsi in un fazzoletto di terreno e a spedire sotto la traversa il corner battuto da Venuti. Un fuoco di paglia anche in questo caso, visto che il Cesena impiega solo cinque minuti per ritrovare la parità grazie a un'altra dormita della difesa ligure, che permette ad Adamo di raccogliere il lancio lungo di Calò per battere Silvestri, tradito da una leggera deviazione di Riccio.

La sensazione di blocco squadra compatto sembra ancora lontana: i blucerchiati, sfruttando le qualità dei singoli, hanno la possibilità di far male da un momento all'altro – come ad inizio ripresa, quando Coda aggancia splendidamente il pallone di Vulikic sbagliando però lo scavino su Pisseri in uscita – ma risultano ancora vulnerabili e poco convincenti a livello di attenzione e solidità. Lo dimostra la traversa colpita al 55' da Ciofi, dimenticato dalla difesa doriana sul lancio dalla trequarti di Calò.

Difficoltà in fase difensiva ne ha parecchie anche il Cesena, che incassa il 3-2 un minuto dopo averlo sfiorato: Ioannou si fa in parte perdonare dopo gli errori sui due gol subiti, disegnando dalla bandierina una traiettoria perfetta che Meulensteen, uomo del giorno, incorna alle spalle di Pisseri.

Il festival del gol, dopo i fuochi d'artificio del primo tempo, riapre i battenti, dato che al 62' ci pensa Tutino a siglare il poker, raccogliendo il destro dal limite di Depaoli prima di infilare la porta romagnola. Partita finita? Assolutamente no, trascorrono appena altri due minuti e Kargbo inventa un cross velenoso che sorprende sul primo palo un Silvestri in colpevole ritardo.

La Sampdoria sbanda nuovamente, dimostrando un'inspiegabile fragilità nel difendere anche un doppio vantaggio: Kargbo reclama un penalty, Berti sfiora il 4-4 trovato poco dopo da Shpendi, vanificato però dall'intervento del VAR che ravvisa un fuorigioco millimetrico dell'attaccante albanese.

Sottil cerca ordine e strappi in mezzo al campo inserendo Bellemo e Akinsanmiro, vicino al 5-3 con un sinistro velenoso deviato con la punta dei guantoni da Pisseri, mentre Mignani si gioca le carte Tavsan e Van Hooijdonk nel tentativo di raddrizzare la partita forse più folle di questa prima parte di Serie B: all'86' Calò scalda i guantoni di Silvestri, ma pochi secondi dopo, con un Cesena totalmente sbilanciato in avanti, Tutino orchestra il contropiede decisivo che manda in gol Akinsanmiro e ko i bianconeri.

Un risultato finale che sorride alla Samp, ma per capire se la squadra di Sottil sia definitivamente guarita dal mal di continuità serviranno ancora altre partite.

Il tabellino:

CESENA - SAMPDORIA 3-5

Reti: 13' Prestia, 27' Adamo, 64' Kargbo – 14' Prestia aut., 22' Meulensteen, 56' Meulensteen, 62' Tutino, 88' Akinsanmiro

CESENA (3-4-2-1): Pisseri; Ciofi, Prestia (82' Van Hooijdonk), Mangraviti (67' Celia); Adamo, Francesconi (60' Kargbo), Calo, Bastoni; Donnarumma (82' Tavsan), Berti; Shpendi. A disposizione: Klinsmann, Siano, Ceesay, Chiarello, Mendicino, Piacentini, Pieraccini. Allenatore: Mignani

SAMPDORIA (3-5-2): Silvestri; Bereszynski, Riccio, Vulikic; Venuti (83' Giordano), Benedetti (73' Akinsanmiro), Meulensteen, Kasami (73' Benedetti), Ioannou (61' Depaoli); Tutino, Coda (83' La Gumina). A disposizione: Vismara, Ghidotti, Ferrari, Pedrola, Sekulov, Veroli, Yepes. Allenatore: Sottil

Arbitro: Piccinini di Forlì

Assistenti: Zingarelli – Votta

Quarto uomo: Cerbasi di Arezzo

VAR: Gariglio-Gualtieri

Paolo Garassino


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