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Eventi | 19 ottobre 2024, 14:28

Irene Buselli, ambasciatrice del cantautorato genovese al Premio Tenco 2024: “Guccini, Gaber e De André mie cotte adolescenziali, grande responsabilità essere qui”

Palcoscenico di grande prestigio per l’astro nascente di una nuova scuola cantautorale che, però, fatica a trovare spazi: “In città mancano luoghi dove creare una scena”

Il Premio Tenco e Genova sono e saranno per sempre uniti dalla storia stessa del cantautorato italiano che fa del capoluogo ligure una culla senza eguali. Superfluo elencare tutti gli artisti genovesi che in cinquant’anni hanno percorso in direzione Ponente i 140 chilometri che uniscono Genova e Sanremo per esibirsi sul palco del Teatro Ariston in occasione del Tenco.
Una tradizione che tiene accesa la fiammella della storia anche grazie alle nuove generazioni di cantautori genovesi di cui la ventottenne Irene Buselli è fiera rappresentante, quest’anno, nel cartellone del Premio Tenco.


Il cantautorato mi ha segnata - ha detto in conferenza stampa nella sede del Club - Guccini, Gaber e De André sono state le mie cotte adolescenziali. Forse ero una adolescente vecchia dentro… ma mi hanno formata come persona e come musicista, entrano dentro tutto quello che scrivo”.

Irene Buselli porta all’Ariston quattro brani che, a loro modo, raccontano la sua storia. “Farò il primo pezzo che ho scritto e anche l’ultimo, che uscirà la settimana prossima - racconta a margine della conferenza stampa - e poi altri due brani dal mio disco ‘Io, io, io’”. Un viaggio introspettivo, un dialogo tra l’Irene di oggi e l’Irene di dieci anni fa. “È un grande onore e una grande responsabilità essere qui perché i nomi che si associano al Club Tenco sono i nomi che mi hanno formata - aggiunge - il fatto di essere stata invitata qui lungo il mio percorso è anche il segno di un sentore giusto. Cercherò solo di essere me, che è l’unica cosa che so fare”.

Ma c’è una nascente scuola cantautorale genovese? E ha una casa dove poter crescere? “Non è proprio una scuola - risponde Irene Buselli - il cantautorato si nutre anche di luoghi dove farlo e Genova in questo momento non ha spazi dove creare una scena. Ma tra Torino, Genova e Milano c’è un’asse di cantautori e, soprattutto, di cantautrici che stanno cercando di emergere insieme. C’è una spinta anche al femminile”.

Pietro Zampedroni

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