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Eventi | 19 ottobre 2024, 20:31

Adrenalina pura tra le creuze, tutto è pronto per la tappa genovese del Red Bull Cerro Abajo. E in pista c’è anche un pilota ligure

Il sanremese Loris Revelli racconta l’emozione di gareggiare poco lontano da casa: “È speciale essere qui”. Oggi la sorpresa allo Stadio prima della partita Genoa - Bologna, con uno show bike stunt lungo le gradinate

Mancano ormai poche ore alla tappa finale dell'edizione 2024 di Red Bull Cerro Abajo, la spettacolare  gara di downhill urbano che fa tappa per la prima volta in Europa e, nello specifico, a Genova. Questa disciplina, già famosa in contesti come Valparaíso in Cile e Medellín in Colombia, arriva dall’altra parte dell’oceano con la stessa carica adrenalinica che ha entusiasmato milioni di spettatori nel mondo. Il percorso, tra gradini scoscesi, curve strette e tratti vertiginosi, trasformerà la città in una pista da corsa estrema. La scelta del capoluogo ligure non è certo casuale: i suoi caruggi stretti e le discese ripide rendono Genova il luogo ideale per testare le abilità degli atleti che si cimentano in discese mozzafiato. 

Tecnica, coraggio e una grande dose di controllo sono le caratteristiche degli atleti protagonisti della gara di domani pomeriggio, nonostante la pioggia che ha fatto saltare le prove previste per oggi. Ogni curva rappresenta un rischio, ogni salto una sfida, e la città si prepara a tifare per chi saprà domarla. 

Tra i protagonisti della competizione c’è anche un ligure: si tratta di Loris Revelli, sanremese, che ha raccontato la sua emozione prima della gara. “È speciale essere qui - spiega -. Si tratta della mia prima gara cittadina in Italia, in Liguria, a un'ora e mezza da casa mia. Peccato per il tempo che sembra non volerci aiutare: domani è previsto forte vento, oggi c’è stata la pioggia… sarà abbastanza tosta, ma siamo qui per fare bene, far divertire la gente e daremo il massimo. Non sono mai stato in Sud America, ma da quello che dicono è abbastanza simile al percorso di domani, anche se qui forse è meno tecnico e più veloce. Vedremo domani, non so davvero cosa aspettarmi”. 

Sanremo è super famosa per i sentieri da mountain bike - continua a raccontare -. Mio papà aiutava a organizzare un meeting internazionale dove gareggiavano i piloti più forti, e così ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo. Ho iniziato a fare gare a 14 anni. Nel 2015 ho vinto la mia prima gara di Coppa del Mondo, e da lì sono diventato professionista e ho continuato. Ho 27 anni, ma ho già accumulato parecchia esperienza”. 

Il sostegno del pubblico è un elemento importantissimo per i piloti: “Il tifo aiuta, perché senti un po' meno la fatica. Anche se sono solo due minuti, sei sempre sui pedali a rilanciare, e il sostegno ti dà la carica: quel tifo lì è per me, e devo fare bene. Normalmente corro nel bosco, è la mia prima occasione in città. Al momento non è il mio obiettivo principale vincere, ma proverò domani e vedremo cosa ne uscirà. Sono contento di essere qui tra i migliori al mondo in questo sport, vediamo cosa succederà… Questo per me è uno degli sport più belli al mondo: l’ambiente è molto sano, i tifosi non sono matti tra loro, c'è un bel clima. Secondo me, il consiglio per i giovani che vogliono arrivare dove siamo arrivati noi è di divertirsi e dare il meglio di sé, senza perdersi in altre distrazioni”.

Un altro pilota italiano è pronto a sfrecciare per le strade genovesi: si tratta del diciottenne Chris Hauser, trentino: “Essere qui in Italia per la prima tappa del Red Bull Cerro Abajo fuori dal Sud America è un onore per me, e non vedo l’ora di gareggiare domani - commenta -. Sicuramente quella di Valparaíso è la gara storica, la prima del circuito e la più iconica. Ma anche la gara qui a Genova è bellissima e non vedo l’ora di partecipare. Ho un po’ di paura, ma bisogna trovare il giusto equilibrio per metterla da parte e cercare di dare il meglio. Praticando questo sport ai livelli più alti possibili è il nostro dovere”. La passione per il mondo delle due ruote è iniziata fin da piccolissimo: “Le prime discese le ho fatte quando avevo 4 anni, insieme a mio papà. Abbiamo iniziato praticamente insieme, e questo sport mi è piaciuto subito: c’è un sacco di velocità e adrenalina. Fino ai 12 anni ho gareggiato nel mototrial, di cui mia mamma è stata sei volte campionessa italiana. Tra i 12 e i 13 anni ho iniziato a fare downhill, e da lì non ho più smesso”. 

Una bella sorpresa è arrivata oggi, pochi minuti prima della partita di Serie A Genoa-Bologna, allo Stadio Luigi Ferraris: un inedito show bike stunt ha visto protagonisti cinque rider locali e l’atleta Red Bull di BMX Kriss Kyle, che hanno dato vita a discese mozzafiato lungo le gradinate dello stadio, esibendosi in incredibili salti e acrobazie, per poi atterrare direttamente sul campo. Lo show ha regalato agli spettatori un piccolo assaggio di quanto si potrà ammirare sull’adrenalinico percorso da Monte Peralto a Largo della Zecca nella giornata di domenica, quando le vie della città verranno popolate dai 32 miglior rider del mondo provenienti da 15 Paesi diversi.

Per consentire lo svolgimento della competizione, sono state apportate modifiche alla circolazione.

Chiara Orsetti

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