Eventi - 18 ottobre 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 19 e domenica 20 ottobre

La tappa genovese della gara di downhill Red Bull Cerro Abajo, il Librokilo a Palazzo Ducale, la Sagra d'Autunno a Sciarborasca, le Giornate Magiche di Pegli, La nuova mostra "Joaquín Sorolla y Bastida: l’impressionista mediterraneo", Camogli in Cosplay e tanto altro

EVENTI

RED BULL CERRO ABAJO

Sabato 19 e domenica 20 ottobre

Si preannuncia un week end di adrenalina, all’insegna di salti e passaggi al millimetro giù per le creuze e le scalinate di Genova con il Red Bull Cerro Abajo.

Sabato 19 e domenica 20 ottobre le strade della città, dal Righi fino al centro storico, si trasformeranno in un percorso di downhill per l’ultima tappa della competizione più spettacolare al mondo che, per la prima volta, lascia il Sud America e approda in Europa.

Sarà dunque una tappa ‘storica’ quella genovese che si snoderà lungo un tracciato di due chilometri e duecento metri, dal Peralto fino alla Zeccapassando per scalinate, curve, mura e strettoie con un dislivello poco sotto i duecentottanta metri.

Tempo previsto per il completamento del percorso: due minuti. Trentuno gli atleti in gara, provenienti da quattordici di paesi nel mondo. 

Qui i dettagli sulle modifiche alla viabilità.

LIBROKILO

Sabato 19 e domenica 20 ottobre

Nel weekend del 19 e 20 ottobre 2024 Genova si prepara ad accogliere nuovamente uno degli eventi più amati dai lettori e dagli appassionati di cultura: Librokilo. Nella suggestiva cornice della Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, dalle 10 alle 19, si potranno acquistare libri a soli 10 euro al chilo, offrendo una seconda vita a migliaia di volumi destinati al macero.

Questo progetto, che combina sostenibilità e passione per la lettura, è una risposta concreta all’eccessiva produzione editoriale italiana. Secondo l'Associazione Italiana Editori (AIE), nel 2023 in Italia sono state pubblicate circa 70 mila novità, pari a 200 libri al giorno, molti dei quali finiscono nei magazzini o al macero poco dopo la pubblicazione. Librokilo interviene per salvare questi libri, garantendo che storie e saggi di valore possano trovare nuovi lettori, evitando sprechi inutili e riducendo l’impatto ambientale.

SAGRA DI AUTUNNO A SCIARBORASCA

Fino a domenica 20 ottobre

Venerdì 18 e sabato 19 ottobre a cena e domenica 20 a pranzo torna Castagnata, Polentata e non solo: l'ecoSAGRA autunnale organizzata dalla Croce d'Oro a Sciarborasca sulle alture di Cogoleto (GE) con stand gastronomici, animazione e molto altro per un week end di divertimento, buona cucina, aggregazione e solidarietà. Anche quest'anno la tradizionale kermesse inizierà già il venerdì sera (18 ottobre) con cena, musica e divertimento assicurato per grandi e piccini. Saranno tante le specialità culinarie preparate dalle nostre mitiche volontarie cuoche per la cena di venerdì e sabato e il pranzo didomenica: oltre al piatto della giornata, la polenta con i vari sughi artigianali, ci saranno anche primi, sempre artigianali (taglierini e ravioli) e secondi piatti di stagione (stinco al forno, carni sul barbecue, pulled pork, funghi fritti e molto altro), contorni sfiziosi e prelibati dolci. Il tutto accompagnato da ottimi vini e le immancabili caldarroste. Domenica pomeriggio anche le tradizionali focaccette, classiche e farcite.

Non mancheranno gli appuntamenti musicali:

-venerdì 18 grande apertura con le "Italia Women Tribute", l'uragano rosa che ripercorrerà in chiave rock tutti i successi delle più celebri cantanti italiane. Finale di serata con il botto grazie al miglior tributo a LIGABUE attualmente in circolazione con I "Da Zero a Liga";

-sabato 19 grande concerto ska-pop-rock-punk degli "Antani Project";

-domenica 20, dalle 15, si canterà e ballerà l'orchestra spettacolo "Giannarelli Petrelli".

Ristorante aperto sia sabato che venerdì sera a cena e domenica a pranzo.

Informazioni:  https://www.croceorosciarborasca.it/contatti/

BONJOUR PROVENCE ET LA FRANCE

Fino al 21 ottobre

Da giovedì 17 a lunedì 21 ottobre piazza Matteotti ospita la  21esima edizione di Bonjour Provence et la France. Le bancarelle espongono i prodotti tipici della Provenza, come saponi, olii essenziali, miele, artigianato e prodotti per la casa.

KID PASS ALL'ACQUARIO DI GENOVA

Sabato 19 ottobre 

Kid Pass, il primo network italiano dedicato al tempo libero di qualità con i bambini, compie 10 anni e festeggia con un tour di eventi che nel 2024 coinvolgerà i luoghi di cultura più iconici e family friendly d‘Italia: si è iniziato da Città della Scienza di Napoli il 21 aprile per proseguire alla Casa di The Human Safety Net di Venezia l'11 maggio, al MUSE – Museo delle Scienze di Trento il 2 giugno e all’Explora di Roma il 28 settembre, e sabato 19 ottobre sarà la volta di Genova, dove Kid Pass proporrà un momento celebrativo del decennale al mattino all’Acquario di Genova con la consegna del riconoscimento “Cuore di Kid Pass” dell’Acquario e a Palazzo Reale  e al pomeriggio con attività creative  e scientifiche per i più piccoli alla Città dei Bambini e dei Ragazzi (qui il programma).

Sabato 19 ottobre si inizierà alle 11.00 all’Acquario di Genova con la consegna del riconoscimento “Cuore di Kid Pass” al presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment Beppe Costa e alla direttrice di Palazzo Reale Alessandra Guerrini (evento accessibile solo su invito, riservato a partner e stampa); seguiranno la dimostrazione di robotica educativa con la squadra Astrogate di Gate Italy, talenti della robotica finalisti della sfida mondiale della First LEGO® League Challenge 2024, la degustazione “Il viaggio del cioccolato”, a cura de La Bottega Solidale per il CNEA - Centro Nazionale Educazione Altromercato, per un'esperienza di gusto all'insegna del commercio equo e solidale, e la presentazione dei partner e delle esperienze per famiglie, con un’anticipazione del programma del pomeriggio alla Città dei Bambini e dei Ragazzi.

Per coinvolgere il grande pubblico nei festeggiamenti della giornata, nel pomeriggio, a partire dalle 14.00, i visitatori della Città dei Bambini e dei Ragazzi potranno contare su un’offerta eccezionale di laboratori ed esperienze grazie alla collaborazione con Kid Pass: il laboratorio “Aiuta i campioni di Astrogate a costruire un robot” con la squadra finalista mondiale della First LEGO© League 2024 (ore 14.00, aula didattica, età 5 - 10 anni), l’attività “Penny Green: Giochi e quiz a tema riciclo dei rifiuti con esperimenti” (ore 14.00, tavolo nel percorso, età 5 - 10 anni; i partecipanti riceveranno in omaggio un fumetto educativo con le avventure di Penny Green e Tully, grazie al sostegno dell’azienda Rino Tullis, che produce presse per ridurre l’impatto dei rifiuti), il gioco “Cruciverba gigante a tema scientifico” con Tascabimbi (ore 15.00, aula didattica, età 6 - 10 anni), le attività in inglese “Fun With Science” a cura di Pingu’s English Italia (ore 15.00 per la fascia d’età 3 - 6 anni e ore 16.00 per la fascia d’età 7 - 12 anni, tavolo lungo il percorso), e infine l’appuntamento goloso con “Il viaggio del cioccolato” a cura del CNEA - Centro Nazionale Educazione di Altromercato e gestito e implementato da La Bottega Solidale (ore 16.00, aula didattica, età 4 - 10 anni) e il laboratorio di biodiversità “Coltiviamo la biodiversità: laboratorio delle api” con Mielizia, il marchio di Conapi, la grande cooperativa di apicoltori produttori di miele e prodotti dell’alveare italiani (ore 17.00, aula didattica, età 3 - 7 anni).

Le attività pomeridiane alla Città dei Bambini e dei Ragazzi sono gratuite per i visitatori dell’experience museum (incluse nel biglietto d’ingresso).

GIORNATE MAGICHE DI PEGLI

Sabato 19 e domenica 20 ottobre

Il regno di Peglilot apre le porte a grandi e piccoli, invitandoli a travestirsi da cavalieri e principesse per l'occasione. Nella zona occidentale di Genova ritornano le Magiche Giornate di Pegli, in programma sabato 19 e domenica 20 ottobre 2024, organizzate dal Civ Riviera di Pegli con il patrocinio del Comune di Genova.

Anche per questa quattordicesima edizione, il quartiere si riempie di vita grazie a rievocazioni storiche, giochi, battaglie, mercati medievali, spettacoli e tiro con l'arco. Durante l'evento sarà possibile utilizzare una moneta speciale creata per l'occasione, chiamata "Peglierino". I bambini potranno affrontare nuove "sfide di coraggio" al fianco di Re Artù, con tante altre sorprese in serbo. Per ulteriori dettagli, il programma completo e aggiornamenti meteo, si consiglia di visitare la pagina Facebook del Civ Riviera di Pegli.

CAMOGLI IN COSPLAY

Sabato 19 e domenica 20 ottobre

La cittadina di Camogli è pronta ad accogliere la fiera “Camogli in Cosplay“ dedicata al cosplaying e al fumetto. Ospite dell'evento sarà la cosplayer genovese Fee Lyah. L’ingresso alla manifestazione è gratuito.

Dalle 10:00 saranno presenti i fotografi e attivo il servizio camerini (no guardaroba, ognuno dovrà provvedere alla sicurezza dei propri effetti personali)

 Alle 14:00 raduno di Hazbin Hotel in piazza Colombo

 Alle 14:30 apertura della sfilata e partenza, sempre in piazza Colombo (ci stiamo attrezzando per farvi avere una mappa del percorso da screenshottare, portate pazienza)

 Alle 15:30 gioco a quiz 

 Alle 16:30 premiazione ai migliori personaggi della sfilata 

Il servizio camerini sarà poi attivo fino alle 18:30 e i fotografi fino alle 19

Informazioni su https://www.facebook.com/bottega.artisti

MICROFESTIVAL - RISCOPRIAMO LE NOSTRE TERRE PERDUTE

Fino al 27 ottobre

Sabato 19 ottobre prende il via la quarta edizione del Microfestival - Riscopriamo le nostre terre perdute, curato dall’Associazione TerreOltre, in collaborazione con Touring Club Italiano, Riabitare l’Italia e Kubasta, e nella sua tappa di Sestri Levante, partner saranno come sempre il MuSel – Museo Archeologico e della Città, il Sistema Bibliotecario Urbano e il LabTer Tigullio, il centro di educazione ambientale del Tigullio orientale. 

Il tema di quest’anno sarà il rapporto tra turismo e aree interne e se un altro turismo sia possibile. Si tratta di un tema che rientra appieno nel progetto avviato dal Sistema Ligure dei Centri di Educazione Ambientale che corrisponde in una ricognizione delle buone pratiche già avviate o previste, che tengano conto degli obiettivi dell’Agenda 2030. 

Il dettaglio del programma:

Sabato 19 ottobre, ore 17.00, sala Carlo Bo, primo piano di Palazzo Fascie, in Corso Colombo 50 a Sestri Levante, inaugurazione della Mostra fotografica: Go East, where the skies are blue. Il turismo di comunità in Kirghizistan come laboratorio di democrazia, reportage fotografico di Emiliano Negrini introdotto dall’autore visitabile fino a domenica 27 ottobre, secondo gli orari del MuSel, dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, tranne il mercoledì e venerdì pomeriggio. A seguire, sempre sabato 19, vi sarà un brillante talk con Emiliano Negrini e Tino Mantarro (giornalista del Touring Club Editore e autore di “Nostalgistan”) a proposito di Nostalgistan. Dal Caspio alla Cina, un viaggio in Asia Centrale e del turismo di comunità in Kirghizistan.

Domenica 20 ottobre, ore 17.00, sempre in sala Carlo Bo, si terrà la presentazione della nuova rivista-libro di viaggi del Touring Club Italiano, Mappe Presentano Stefano Brambilla (caporedattore del Touring Club Italiano) e Tino Mantarro.

Il microfestival proseguirà poi con la mostra in sala Bo visitabile tutta la settimana secondo gli orari del MuSel, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, tranne il mercoledì e venerdì pomeriggio. 

Sabato 26 ottobre, in mattinata, le guide di Tigullio Intus faranno l’escursione guidata: Uno sguardo sulla valle del Gromolo: il rio Cattan e le sue Ville, antichi borghi e vecchie miniere. Costi: 10 €; 8 € per gli associati di TerreOltre.

Nella stessa giornata, alle ore 16.00, si terrà la Presentazione del volume Migrazioni Verticali: la montagna ci salverà? con uno degli autori, Andrea Membretti. A seguire la tavola rotonda Come funziona l’algoritmo del turismo di massa con Carlo Reggiani (University of Manchester, studioso delle politiche di prezzo e degli algoritmi di funzionamento di piattaforme di incoming come AirBnb e Booking) e con Andrea Membretti (Università di Pavia e Associazione Riabitare l’Italia).

Nel corso della settimana, inoltre, il MuSel – Museo Archeologico e della Città di Sestri Levante sarà tra i protagonisti di Musei e scuole. Lavorare in rete in cui si parlerà del Sistema Museale MuSel e MuCast (museo archeominerario di Castiglione Chiavarese). L’appuntamento sarà alla fortezza Firmafede di Sarzana martedì 22 ottobre, un modo per condividere l’offerta formativa dei due musei e della biblioteca civica di Palazzo Fascie.  Per il secondo anno consecutivo, la Direzione Regionale Musei della Liguria, in collaborazione con la Cooperativa Earth, organizza un’open day che vedrà la partecipazione di musei, biblioteche, associazioni e partner culturali del Levante ligure e dell’alta Toscana. La giornata sarà divisa in due momenti principali: una prima parte, dalle ore 14, organizzata come tavola rotonda, pensata come momento di confronto tra musei e Direzione Regionale. Ed un secondo momento in cui negli spazi allestiti della Fortezza, i soggetti aderenti all’iniziativa presenteranno le proprie attività e distribuiranno materiale informativo, per offrire una visione ampia e completa delle diverse proposte di didattica disponibili. Ricordiamo che il MuSel è sempre aperto dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, tranne il mercoledì e venerdì pomeriggio, ed è aperto alle scuole di ogni ordine e grado, con attività e visite guidate ad hoc a seconda delle esigenze dei singoli gruppi. 

OkTOBER SIROFEST


 Sabato 19 ottobre

La Parrocchia San Siro di Struppa presenta l'appuntamento con Oktober SiroFest, iniziativa ideata per raccogliere fondi per il rifacimento del Campo Sportivo Montemanni alla Doria. A partire dalle ore 19, presso l'area Dotta, sarà possibile degustare Spatzle, Wurstel, Strudel e altre specialità. 
 

MUSICA E SPETTACOLI

GEZMATAZ JAZZ FESTIVAL

Sabato 19 ottobre

Il secondo appuntamento con il Gezmataz Jazz Festival è previsto per sabato 19 ottobre con la Small Factory Young, formazione di giovani musicisti nata su impulso del compositore Claudio Lugo con l’intento di rielaborare brani storici dell’early jazz in forme stilistiche attuali, affiancandoli a composizione originali per un organico tipico dei gruppi dixieland, composto dalla cantante Laura Torterolo e da Raphael Belziti al clarinetto, Stefano Mati al sax, Matteo Mannino alla tromba, Lorenzo Bonora al trombone, Giacomo Carrano al basso tuba, Giovanni Pittaluga alla chitarra elettrica, Andrea Amato al contrabbasso e basso elettrico e Luigi Marras alla batteria, con traduziooni e proiezioni live a cura di Franca Nouvion.

KARINGANA WA KARINGANA

Sabato 19 ottobre

Prosegue fino a dicembreORIGINI,  X edizione di Resistere e Creare, rassegna di internazionale di danza a cura di  Fondazione Luzzati Teatro della Tosse. L’espressione “Karingana wa karingana”  in shangana, la lingua più parlata tra le tante che si usano a Maputo ,capitale del Mozambico , equivale  su per giù al nostro “C’era una volta” e da’ il titolo ad un progetto nato  proprio in quella città, nell’arco di 10 giorni di prove nel grande, fatiscente ma estremamente fascinoso Teatro Scala.

È sul palcoscenico di quel teatro che Alberto Nhabangue, Ernesto Aleixo e Roberto Castello si sono incontrati per la prima volta, hanno ascoltato insieme le estrose ed inusuali musiche composte appositamente da Stefano Giannotti e hanno immediatamente iniziato a montare lo spettacolo, senza sapere assolutamente nulla l’uno dell’altro, o essersi mai visti, né parlati.

Il frutto del lavoro è stato poi mostrato per la prima volta la mattina dell’undicesimo giorno, in una piazzetta del problematico quartiere di Mafalala, davanti a un paio di italiani espatriati, una piccola folla di bambini deportati lì per l’occasione e Manuela Soeiro, attrice e regista 80enne, autentico monumento vivente del teatro mozambicano che, dopo avere stoicamente assistito sotto un sole feroce, ha suggerito Karingana Wa Karingana come titolo dello spettacolo.

“Karingana wa karingana”, dopo Maputo, è stato presentato a Capannori in luglio, per la quinta edizione di Tempi Moderni e arriva ora a Genova per concludere il tour italiano nella speranza poi di proseguire, l’anno prossimo, nei villaggi del sud del Mozambico.

Un progetto appassionante che è stato possibile realizzare grazie a Boarding Pass Plus, un bando del Ministero della Cultura che ALDES, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e Khani Khedi hanno vinto, proponendo un progetto di cooperazione culturale alla pari che prevedeva che Roberto Castello realizzasse a Maputo due micro produzioni realizzate nella logica di “Tempi Moderni”, ovvero del più rigoroso risparmio;  micro spettacoli destinati ad essere presentati gratuitamente in spazi privati come aie, corti e cortili chiedendo agli spettatori come contropartita, di ricambiare l’impegno di artisti, finanziatori e organizzatori portando beni di prima necessità , raccolti  sul posto da volontari (a Capannori della Caritas) per essere poi  immessi nel circuito della solidarietà sociale.

Un sistema che trasforma ogni serata in una piccola festa cui partecipano vicini di casa, parenti, amici, turisti, passanti occasionali e che rende “Tempi Moderni” un laboratorio di sperimentazione unico alla ricerca di un teatro popolare d’arte contemporaneo inclusivo.

Un sistema che verrà replicato anche  in occasione delle due restituzioni in programma  a Genova, in virtu’ della collaborazione ormai consolidata con Resistere e Creare e grazie  ad una rete di solidarietà attivata su territorio che vedrà coinvolti :   Emporio Solidale Genova, per il ritiro e la ridistribuzione dei generi alimentari donati dal pubblico;  Comitato per Prè, comitato di quartiere che ospiterà la replica pomeridiana dello spettacolo in Piazza Inferiore del Roso.

h.16.30 – Piazza Inferiore del Roso - h.22 - Teatri di S.Agostino – Foyer Tonino Conte

IL MARE DEGLI ALTRI

Domenica 20 ottobre 

Dopo gli spettacoli itineranti a Quinto e Nervi ispirati alle più celebri opere del Bardo per eccellenza della letteratura inglese, "Il mare di Shakespeare” di Lunaria Teatro entra nella sua seconda fase dedicata ai percorsi spettacolari tra storia e teatro curati dalla guida Marcella Rossi Patrone in compagnia degli stessi attori di Lunaria.

Il primo appuntamento è in programma domenica 20 ottobre alle 14,30 con partenza dai giardini Alexander Langer per andare alla scoperta della “Quarto millenaria: lungo l’antica via della Castagna”, attraverso crêuze, chiese, ville ed un mondo rurale che conserva immutato il suo antico fascino. Punto di incontro ai giardini Alexander Langer.

TI TI CUXI MI NO in SARTO PER SIGNORA

Sabato 19 ottobre

Alla Sala Diana del Teatro Garage, Sabato 19 ottobre ore 21.00 e domenica 20 ottobre  ore 17.00 va in scena “Ti ti cuxi?... mi no” tratto da Sarto per signora di G. Feydeau, adattato in lingua genovese da Tiziana Pezzo che firma anche la regia, proposto dalla Nuova Compagnia Comica e già presentato con successo nella scorsa stagione .

Lo spettacolo racconta le avventure di un medico, il dottor Pescio, che per nascondere alla moglie una scappatella, affitta un appartamento che in realtà è l’atelier di una sarta, diventando così per tutti un famoso sarto per signora.

Fra clienti pretenziose e vecchie amanti, la vita del dottore diventa sempre più complicata ed esilarante, ma per sua fortuna un finale a sorpresa gli dà la possibilità di chiarire tutto e riconciliarsi con la moglie.

La vicenda si snoda attraverso un susseguirsi di intrecci e malintesi, dinamiche colorite, tipiche delle commedie di Feydeau che rendono lo spettacolo divertente anche per l’uso della lingua genovese.

In scena: Maurizio Pesce, Noris Fanti, Paolo Bononi, Piero Parodi, Tiziana Pezzo, Simona Grillo, Fabio Cappello, Milena Zocco

Scene di Roberto Zizzo
 

DEBORA PETRINA IN CONCERTO AI LUZZATI CON "I HATE ZOOS"

Sabato 19 ottobre

Per i concerti d'Autunno della Rassegna 2024 L'Antico e il Nuovo, Sabato 19 ottobre, alle ore 20,30 nella suggestiva Area Archeologica dei Giardini Luzzati (Giardini Emanuele Luzzati 1, sopra Piazza delle Erbe), torna in concerto a Genova Debora Pétrina, in arte Pétrina, cantante, cantautrice, compositrice e pianista, che spazia dalla musica d’avanguardia al jazz, al pop e al rock.

Di se stessa dice: "...Ho creato un ponte, per così dire, che collega scritture diverse, che traccia una continuità fra musiche considerate lontane, fra il pop e la musica colta. E mi ci sono messa in mezzo, con alcune delle mie canzoni. Perché anch’io, come Laurie Anderson, odio le gabbie". I hate zoos (Laurie Anderson), appunto. 

Pétrina proporrà un programma tutto al femminile, brani suoi originali, Yoko Ono, Laurie Anderson, Meredith Monk, Nina Simone, Nancy Sinatra, rielaborando in manierra originale, talvolta radicale, alcune delle loro canzoni, rendendole sue e trasformandole alla base con sue personali invenzioni.

MOSTRE E MUSEI

JOAQUÍN SOROLLA Y BASTIDA: L’IMPRESSIONISTA MEDITERRANEO

Fino al 26 gennaio

Sarà visitabile da giovedì 17 ottobre fino al prossimo 26 gennaio, Joaquín Sorolla y Bastida: l’impressionista mediterraneo, una mostra dialogica tra opere della collezione Frugone e un illustre ospite, che arriva dalla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea: Casa Cavazzini di Udine. Si tratta di Ritorno dalla prima Comunione, un olio su tela del maestro Sorolla datato1892.

I due capolavori conservati al Museo delle Raccolte Frugone e firmati da Joaquin Sorolla Y Bastida, dialogheranno così con una delle opere più significative presenti in una collezione pubblica italiana.

Artista dalla rara abilità di rendere il rapporto tra luce e colore, un colore che esplode di intensità sotto il sole mediterraneo delle spiagge di Valencia, Sorolla è oggi uno dei più apprezzati pittori Impressionisti al di fuori della più nota compagine francese. Amante della natura, e soprattutto del mare, Sorolla mette in scena, senza alcun intento politico o critico, la vita che scorre davanti ai suoi occhi, rendendo esplicito il costante legame che nella seconda metà dell’Ottocento fonde arte e fotografia.

Orari: da martedì al venerdì h 9/19 (ultimo ingresso h 18.30) - sabato e domenica h 9.30/18.30 (ultimo ingresso h 18).

ALBERTO PONIS - COSTRUIRE NELLA NATURA

Fino al 31 dicembre

Resterà allestita fino al 31 dicembre al Museo d’arte contemporanea Villa Croce, la mostra Alberto Ponis costruire nella natura che indaga l’opera dell’architetto genovese Alberto Ponis (1933), al quale il 12 ottobre è stata conferita la Medaglia della città di Genova nell’ambito delle celebrazioni colombiane.

La rassegna è curata dallo storico dell’architettura Emanuele Piccardo che, dopo due anni di meticoloso lavoro nell’Archivio Ponis, ha strutturato il progetto espositivo con l’obiettivo di presentare la ricerca progettuale di Ponis, tra le case unifamigliari e le case collettive per la vacanza in Sardegna, tra Palau e Costa Paradiso.

È la natura che condiziona e stimola l’architetto genovese a costruire attorno agli alberi di corbezzolo e alle rocce di granito, senza alterare l’orografia del terreno. Questi elementi naturali generano le forme dell’architettura delle case che riprendono alcuni caratteri dell’architettura vernacolare sarda, in particolare lo stazzo gallurese, ovvero la casa del pastore, per poi essere reinterpretato da Ponis con la sua sensibibilità e la sua etica del fare architettura.

Alberto Ponis costruire nella natura è strutturata in quattro sezioni: Architetture, Archivio Alberto Ponis, Pittura, Viaggi.

Architetture

Una sintesi della vasta produzione architettonica di Ponis, raccolta in 16 architetture, attraverso schizzi, disegni, fotografie da lui realizzate e fatte appositamente dal curatore della mostra Emanuele Piccardo. Case singole e collettive costruite tra il 1963 e il 2006 a Costa Paradiso e Punta Sardegna.

Archivio Alberto Ponis

Questa sezione è un attraversamento dell’Archivio con taccuini, riflessioni teoriche, schizzi, riviste di architettura, che consentono allo spettatore di entrare dentro le idee di Alberto Ponis.

Pittura

La pittura è importante nell’opera di Alberto Ponis per rappresentare gli spazi urbani e naturali. In questa sezione vengono presentati i quadri che ha realizzato sul porticciolo di Nervi, dipinto nel tempo tra la fine degli anni Ottanta e metà anni Novanta del secolo scorso.

Viaggi

Il tema del viaggio è centrale per la ricerca di Ponis, a partire dal 1963 quando attraversa i villaggi sardi della costa e dell’entroterra per immergersi nella architettura vernacolare per definire la sua idea di architettura. Nel decennio sessanta-settanta sono numerose le visite a New York, a Philadelphia per visitare le architetture di Louis Kahn e Robert Venturi, il Sea Ranch in California, a Ronchamp e La Tourette, le due opere iconiche di Le Corbusier; le architetture di Arno Jacobsen e Alvar Aalto in Scandinavia.

La mostra è accompagnata da una monografia di 400 pagine in italiano e in inglese, edita dalla casa editrice plug-in, con l’obiettivo di ricollocare la figura di Alberto Ponis nella storia dell’architettura del Novecento.

TUTTE LE SFUMATURE DELL'AZZURRO

Fino al 20 ottobre

Sarà il Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova (Largo Sandro Pertini 4, 16121 Genova) a ospitare, da Venerdì 18 a
Domenica 20 Ottobre 2024, la nuova tappa della mostra fotografica itinerante “Tutte le sfumature dell’Azzurro” promossa e realizzata
dall’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (A.N.A.O.A.I.) in collaborazione con l’ ANAOAI Nazionale, la Sezione di
Genova e la professoressa Maria Clelia Galassi, Full Professor of Museum Studies and Art Criticism Università degli Studi di Genova -
DIRAAS. L’inaugurazione di Venerdì 18 Ottobre si svolgerà alle ore 12:00 e vedrà l’intervento dell’Avvocato Filippo Biolé - Presidente
dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e del Presidente ANAOAI Novella Calligaris.
Le foto selezionate per questa Mostra, che raccontano storie di inclusione, impegno, resilienza, divertimento, amicizia e molto altro
ancora, promuovono l’etica e la cultura ispirata agli ideali olimpici. La Maglia Azzurra è da sempre simbolo dei veri valori dello sport, trasmessi in tutto il territorio Nazionale.

I valori della maglia azzurra sono rappresentati dalla solidarietà, l’amicizia, l’abbattimento delle barriere fisiche, psicologiche e culturali, la vera integrazione e la promozione della cultura non solo quella sportiva.
L’evoluzione digitale di “Tutte le sfumature dell'Azzurro” in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 è stata poi il completamento
di un progetto a cui l’Associazione ha lavorato con dedizione ed entusiasmo: è stato bellissimo “accompagnare” i nostri Azzurri nella
grande avventura del Giochi Olimpici di Parigi 2024, coinvolgendo così tutte le nostre sezioni, tutti i nostri tesserati e partner con la
trasmissione del video "Tutte le sfumature dell'Azzurro", che è stato proiettato sia a Casa Italia che presso la OLY House della WOA a
Parigi. Il 75° anniversario dell'Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d'Italia è stata un'occasione unica per A.N.A.O.A.I.: il Consiglio
Direttivo Nazionale, con la collaborazione delle Sezioni, ha ritenuto prioritario dare a questo evento un valore profondo, coerente a
quella che è la storia dell’Associazione, i suoi fini e i suoi valori.
La Staffetta Azzurra Cortina – Milano e la traversata dello stretto di Messina, sono risultati progetti ca paci di coinvolgere un pubblico
ampio ed eterogeneo, promuovere lo sport e trasmettere in tutto il territorio Nazionale i valori fondanti della maglia Azzurra. La
mostra fotografica itinerante “Tutte le sfumature dell'Azzurro” chiude idealmente il cerchio di questa progettualità, celebrando lo
sport del nostro Paese attraverso l'espressione creativa che meglio ne descrive la passione, l’emozione e l'intensità che esprime la
Maglia Azzurra. La mostra “Tutte le sfumature dell’Azzurro” di Genova rimarrà aperta dal giorno 18 al giorno 20 Ottobre. Sabato e domenica il Museo sarà aperto dalle 9:00 alle 18:00.

NON SOLO UN BACIO, S'IL VOUS PLAIT! NELL'INTIMITÀ DI PARIGI. LA POESIA FOTOGRAFICA DI DOISNEAU

Fino al 2 febbraio

Uno sguardo, un gesto, un movimento, impressi sulla pellicola, in un bianco e nero che delinea luci e ombre, che muove le città e blocca il divenire in un istante irripetibile. 
Osservare la realtà attraverso le fotografie di Robert Doisneau vuol dire immergersi nella cultura di strada capace di raccontare la società e le sue fragilità, trattando personalità celebri con lo stesso occhio emozionante riservato a portieri d’albergo, danzatrici, musicisti, bambini e bambine. 
Così accade che la carriera di uno dei più importanti fotografi del Novecento si ritrovi riassunta in uno spazio espositivo suggestivo come è quello di Palazzo della Meridiana.  

È qui che da domani sarà visibile ‘Non solo un bacio, s’il vous plait! - nell’intimità di Parigi. La poesia fotografica di Doisneau’, un’esposizione di ottanta scatti scelti per l’occasione dalle figlie del fotografo tra migliaia di negativi. 
Una sintesi di un percorso che ha visto Doisneau protagonista del XX secolo, occhio ‘imperfetto’ capace di catturare la vita parigina e di lanciare verso l’osservatore diversi spunti di riflessione. 

IMPRESSION, MORISOT

Fino al 23 febbraio

Oggi pochi sono al corrente che tra i fondatori del movimento che maggiormente ha riscritto i canoni artistici ci fosse anche una donna e proprio a Berthe Morisot è dedicata la mostra sarà visitabile dal 12 ottobre  a Palazzo Ducale. Un’esposizione che celebra la vita di una pittrice, troppo spesso dimenticata o troppo poco conosciuta e lo fa nel centocinquatesimo anniversario della fondazione del movimento.

‘Impression, Morisot’ è la prima mostra in Italia che celebra la figura di questa grande donna ed è nata dalla collaborazione tra Palazzo Ducale e il Museo di Belle Arti Jules Chéret.  Novanta opere capaci di sintetizzare la pennellata, l’ispirazione e la composizione della pittrice francese grazie a un’accurata selezione arricchita dai prestiti inediti degli eredi di Morisot. Il percorso attraverso le undici sale di Palazzo Ducale, visitabile fino al prossimo 23 febbraio 2025, vuole anche raccordare l’influenza che i soggiorni in Riviera hanno avuto su Morisot, rapita dai colori e dalle influenze della luce che si tramutano in opere dalla pennellata libera.

FIORI RUBATI

Fino al 10 novembre

Fotografie che sembrano dipinti, unite dal soggetto immortalato: i fiori. Fiori rubati, per l’esattezza, come recita il titolo della mostra che a partire da giovedì 10 ottobre, sarà visitabile gratuitamente a Primo Piano di Palazzo Grillo. In esposizione ci sono circa cinquanta scatti di Matteo Carassale, fotografo ligure di nascita e milanese d’adozione, che ha recentemente aperto il suo spazio espositivo a Bordighera dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. Foglie, papaveri, calle, rose, strelitzie e viburni sono protagonisti di un racconto inaspettato e profondo, in cui viene catturata l’essenza e la fragilità dei fiori. Le immagini si concentrano sul ciclo vitale: dallo sbocciare alla sfioritura, momenti che diventano metafora dell’esistenza umana.

La mostra è visitabile fino al 10 novembre nelle seguenti giornate: giovedì e venerdì dalle 16 alle 20; sabato e domenica dalle 14 alle 20. 

LIGHT AND DARKNESS

Fino al 12 gennaio

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone presenta il nuovo progetto fotografico Light and Darkness, dedicato alle opere fotografiche di due artisti, l’italiano Andrea Lippi e il giapponese Katsuhito Nakazato.

Ospitata, dal 28 settembre al prossimo 12 gennaio, al Museo d’Arte Orientale Chiossone e alla Galleria d'Arte Moderna di Genova, la mostra mette a confronto il punto di vista dei due artisti sulla relazione tra luce e oscurità negli ambienti naturali e urbani del Giappone, al fine di far conoscere e promuovere i luoghi e i contesti del Paese, tra contemporaneità e tradizione, grazie alla fotografia e alla sua capacità espressiva.

Rappresentando idealmente l’antitesi tra luce Light e oscurità Darkness agli artisti vengono attribuite due sedi e due atmosfere diverse.

Ad Andrea Lippi è associata la sezione della luce Light ed espone negli ambienti luminosi e aperti del Museo Chiossone fotografie in bianco e nero realizzate dal 2015 al 2024. Tra i suoi lavori passati spicca infatti il progetto “Lights of Japan”, che l’artista ha sviluppato viaggiando più volte in Giappone negli ultimi dieci anni ed esponendo poi in diverse mostre, sia in Italia che in Giappone, e pubblicando nel 2017 l’omonimo progetto editoriale, grazie anche alla conoscenza con gli storici dell’arte Noriyuki Kai e Midori Sewake. La selezione delle fotografie, a cura di Aurora Canepari, è pensata per entrare in dialogo con le opere d’arte antica esposte nel museo, con cui condividono il grande spazio al piano terra.

Le immagini di Lippi rappresentano il Paese del Sol Levante dalle grandi città di Tokyo e Kyoto, fino al sacro monte Koya e alla neve di Shirakawa, trasmettendo una visione del Giappone tradizionale ma contemporaneo, autentico, estetico, sublimato nei suoi segni più affascinanti. Attraverso il sapiente uso di luci e ombre, Lippi affronta i temi della natura, della spiritualità e della percezione artistica giapponese.

Alle opere di Katsuhito Nakazato, raccolte nella sezione Darkness, si addicono gli spazi del piano ammezzato della Galleria d’Arte Moderna di Nervi dove presenta, per la prima volta in Italia, una selezione di opere tratte da due dei suoi più importanti progetti, De Chirico’s Shadow e Tōkei, selezionate dalla storica dell’arte e curatrice giapponese Miki Shimokawa.
Il progetto De Chirico’s Shadow, in particolare, trova una giusta dimora alla GAM, poiché ispirato da uno dei più importanti artisti italiani dell’arte moderna, Giorgio de Chirico. L’artista, infatti, a dieci anni vide le sue opere e rimase profondamente colpito dal suo mondo onirico e surreale, a metà tra la realtà e i sogni. Anni dopo, da adulto, ogniqualvolta gli sia capitato di incontrare scene dalla stessa atmosfera inquietante, ne ha catturato l’immagine con la sua macchina fotografica. Nel 2002 ha raccolto tutte queste immagini “metafisiche” nel suo progetto editoriale intitolato appunto Kiriko no machi (キリコの街) / De Chirico's Shadow (L’ombra di De Chirico), premiato nel 2003 con il premio Society of Photography Award. “È interessante – spiega Miki Shimokawa – osservare in un contesto tipicamente italiano come quello di Villa Serra, nei bellissimi parchi di Nervi, il Giappone visto da un fotografo giapponese, ispirato dal mondo surreale di un pittore italiano. Nelle foto di Nakazato non si riconoscono le tipiche caratteristiche del Giappone, al contrario si ha l’impressione che ritraggano un mondo ultraterreno.”
Lo stesso distacco dal Giappone “tipico” lo abbiamo anche nella selezione di opere tratte dal progetto Tōkei, pubblicato nel 2006. Qui l’artista ci svela un luogo insolito di Tokyo, Mukojima, un quartiere che preserva il fascino storico del periodo Showa, prima della Seconda Guerra Mondiale, in un complicato dedalo di vicoli fiancheggiati da vecchie abitazioni in legno, case a schiera (o nagaya), e laboratori. “Vagabondando smarriti per le strade – racconta Nakazato - si percepiscono gli strati accumulati della vita della città. Un paesaggio urbano originale ora scomparso da Tokyo (anzi da tutto il Giappone) torna a vivere, evocando un sospiro nostalgico per cose che ormai sono solo ricordi.” In questi scatti emergono le atmosfere più cupe dell’artista, in visioni notturne, con sola luce artificiale, un tratto distintivo già apprezzato anche nella serie De Chirico’s Shadows.

TRUFFAUT: L’UOMO CHE AMAVA IL CINEMA

Fino al 31 ottobre

Martedì 8 ottobre 2024, ore 17, sarà inaugurata presso “La fabbrica delle immagini – Voltini Lab” del Centro Civico Buranello di Genova Sampierdarena la mostra “Truffaut: l'uomo che amava il cinema”.

L’iniziativa, a cura del Club Amici del Cinema, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Municipio II Centro Ovest con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e la collaborazione del Premio Cinematografico Stefano Pittaluga 2024.

Il programma verrà illustrato dall'assessore alla Cultura Marta Pastanellae dal direttore Club Amici del Cinema Giancarlo Giraud. In esposizione oltre ad una quarantina di manifesti e fotografie dei film più famosi, come Jules e Jim, Baci rubati, La mia droga si chiama Julie, Effetto notte, Adele H., L’uomo che amava le donne, L’ultimo metrò, Finalmente domenica!, saranno in visione libri e riviste dedicati al regista.

Un omaggio dovuto ad un autore divenuto sinonimo di una passione da cinephile totalizzante, che prima con la sua intensa attività di critico per i «Cahiers du Cinéma», e poi con la sua carriera di cineasta della Nouvelle Vague ha rinnovato il cinema.

Accanto alla mostra - aperta fino a giovedì 31 ottobre – al Centro Civico Buranello mercoledì 9 ottobre ore 17 primo appuntamento di “Lezioni di Cinema” dedicato al rapporto tra Hitchcock e Truffaut.

Invece, al Club Amici del Cinema (via Carlo Rolando, 15) venerdì 11 ottobre alle 21 proiezione della copia restaurata della Cineteca di Bologna del film La signora della porta accanto.

Seguiranno martedì 15 e mercoledì 16 ottobre, ore 16.30, all’Auditorium del Centro Civico Buranello gli approfondimenti dedicati alle opere di esordio di Truffaut: I 400 colpi (1959) e Tirate sul pianista(1960), curati e presentati dalla professoressa Elvira Ardito.

Tutte le manifestazioni sono ad ingresso gratuito.

SERPENTI

Fino al 31 dicembre

Da giovedì 25 luglio al 31 dicembre il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di via Brigata Liguria 9 ospita la mostra “Serpenti”. Nella grande sala a piano terra del museo sono stati allestiti speciali terrari che ospitano 100 esemplari appartenenti a 50 specie provenienti da tutto il mondo: boa, anaconde, pitoni e tanti altri serpenti. Tutti gli animali provengono da allevamenti e nessun prelievo è stato effettuato in natura.

L’esposizione è arricchita da numerosi pannelli didattici che illustrano gli aspetti morfologici e fisiologici dei serpenti, la sistematica, il commercio illegale delle loro pelli e forniscono notizie interessanti utili a comprendere la loro importanza ecologica. 

All’ordine dei serpenti appartengono circa 3.400 specie; sono rettili dal corpo allungato e privi di zampe che si sono evoluti da lucertole con zampe corte nel periodo Cretaceo. Quasi tutti i serpenti sono carnivori. La pelle non cresce insieme al serpente per cui periodicamente viene cambiata con il processo della muta. La maggior parte delle specie depone le uova, ma alcune costruiscono nidi e li proteggono durante il periodo di incubazione. Questi rettili rappresentano uno dei più antichi e più diffusi simboli mitologici, associati quasi sempre all’immagine del male e del peccato e, ancora oggi, sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati e vengono inutilmente uccisi. 

ATTRAVERSANDO LA STORIA. IL MONDO ARTISTICO DI FLAVIO COSTANTINI

Fino al 3 novembre

Nel corso della sua lunga carriera artistica Flavio Costantini (1926 – 2013) si è trovato spesso a confrontarsi con le contraddizioni, le ambiguità e gli inganni della storia, indagando i drammatici eventi del Novecento, di cui attraverso vari cicli pittorici ha suggestivamente rievocato alcuni tra i più emblematici  episodi: dalle dinamiche sovversive scatenate dal movimento anarchico, di cui ha ricostruito con meticolosa e dettagliata attenzione gli attentati compiuti negli anni a cavallo tra Otto e Novecento, all’affondamento del Titanic che, simbolicamente, segnò la fine di un’epoca, come ben presto sarebbe stato tragicamente evidente sui fronti insanguinati della Grande Guerra, sino all’eccidio della famiglia dello Zar che, nel corso di quel conflitto, sancì la vittoria di una rivoluzione destinata a sovvertire gli equilibri politici del globo.

La mostra alla Wolfsoniana, integrandosi coerentemente con lo spirito della collezione di Micky Wolfson che, legato a Costantini da antica amicizia, ha ugualmente inteso documentare, attraverso la varietà dei materiali raccolti, la complessità e i profondi e significati storici e sociali di quella tormentata epoca, si propone dunque di offrire una suggestiva e affascinante testimonianza della produzione di un artista unico per stile e soluzioni espressive. Nonostante il rimando a diverse tendenze contemporanee (a cominciare dalla pop art), Costantini, nella sua straordinaria e coinvolgente attitudine nel ricreare i gusti, le mode e le ambientazioni del tempo, si è servito di un originale linguaggio artistico, caratterizzato dal punto di vista formale da spericolate soluzioni prospettiche e, rispetto ai contenuti, da una maniacale indagine storica.

Questo suo peculiare processo di elaborazione delle vicende destinate a confluire nelle sue celebri serie tematiche sarà testimoniato in mostra da una selezione delle pubblicazioni e dei materiali documentari (lettere, fotografie, ricerche, schizzi eccetera) conservati presso l’Archivio Flavio Costantini, attivo a Carrara dal 2019.

LUZZATI. IL MEDIOEVO FANTASTICO

Fino al 7 gennaio

Il Medioevo è un filo rosso nell’arte di Lele Luzzati e l’esposizione inaugurata il 3 giugno 2024, per celebrare come ogni anno la data di nascita del Maestro, ne è un esempio tangibile. Da Dante a Jacopo da Varagine, da Boccaccio ad Ariosto, da Tasso a Boiardo e poi ancora Cristoforo Colombo, Marco Polo, i paladini: sono tantissimi i temi e i personaggi medioevali affrontati da Luzzati nella sua carriera di scenografo e costumista, illustratore e scrittore, ceramista e decoratore, autore di teatro e cinema d’animazione (ben due volte candidato all’Oscar). 
E ci sono le città, prima fra tutte la sua Musa, Genova, che sarà esposta in varie raffigurazioni medioevali e poi Roma, Gerusalemme, Napoli, Venezia… Le loro architetture storiche, la loro storia, i loro protagonisti.  
Una esposizione che non può tralasciare anche il contributo che Luzzati diede al cinema, a cominciare dalla sigla animata realizzata per ”L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966). Una mostra approfondita sul Medioevo che comprende anche opere di altri grandi artisti, a cominciare dal mirabile ciclo di 15 ceramiche policrome di Umberto Piombino dedicate a Cristoforo Colombo, concesse gentilmente da ERG a titolo gratuito per la realizzazione dell’esposizione.

Ingresso libero - Orari: giovedì e venerdì, ore 15 – 19; sabato e domenica, ore 10 – 19

OSSI DI SEPPIA. UGO MULAS, EUGENIO MONTALE

Fino al 16 febbraio

Dal 18 luglio 2024 al 16 febbraio 2025 il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita, presso l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), la mostra Ossi di Seppia.  Ugo Mulas, Eugenio Montale, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas e Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.

A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.

TANDEM - XIX MOSTRA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI ED ESPOSIZIONE FRANCO MATTICCHIO

Fino al 1 dicembre

Dal 13 settembre al 1° dicembre 2024 sarà visitabile presso Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Genova la XIX edizione della Mostra internazionale di illustratori contemporanei, annuale evento espositivo, realizzato e curato dall’Associazione Tapirulan, con la collaborazione del Comune di Genova. Il tema di questa edizione è “Tandem”. Molti staranno pensando alle biciclette a due o più posti, ma tandem ha molti significati, a cominciare da quello che deriva dal latino, traducibile come “finalmente”. Allora, grazie alla mostra e agli artisti esposti, “finalmente” scopriremo molti di questi significati. 

Presso Castello D’Albertis sono allestite 2 mostre. La prima è dedicata agli illustratori che hanno partecipato all'annuale concorso di illustrazione di Tapirulan, interpretando il tema TANDEM: sono esposte 52 opere di altrettanti artisti selezionati dalla giuria. La seconda sezione ospita una mostra interamente dedicata all’ospite d’onore Franco Matticchio, dal titolo “Vietato l’ingresso”, con oltre 150 opere che ripercorrono 50 anni di carriera dell’artista.

MOSTRA PERSONALE DI MAURO SCARPANTI

Fino al 20 ottobre

La stagione espositiva estiva di CELLA Art Gallery chiude con la prima personale ligure del fotografo piacentino Mauro Scarpanti.L'inaugurazione è prevista per sabato 5 ottobre alle ore 17; le opere saranno visibili sino al 20 ottobre. Scarpanti fotografa il mare, elemento da lui fortemente amato e molto conosciuto essendo da anni un sub amatoriale, ma in questa mostra lo rappresenta nella dimensione prettamente estiva: ritrae gli ombrelloni, le sdraio, le persone, i lidi rivieraschi, le barche. E soprattutto le spiagge.

Cosa muove questa sua ricerca? Principalmente la memoria. I ricordi delle estati dell’infanzia riaffiorano: le storie del passato ritornano e la mente le traduce in immagini. Le visioni di allora si intrecciano con le esperienze e le emozioni di oggi, i ricordi si fondono con il tempo presente in una sorta di doppia visione. Ed ecco che nascono le sue immagini così particolari. Il sommarsi delle foto di uno stesso paesaggio sono attimi catturati che, sovrapponendosi, generano un racconto che rimane sospeso nel momento soffuso del ricordo, e il ricordo non è mai nitido e definito nella mente, ma si confonde tra le reminiscenze del tempo. Fotografie pensate come istantanee della memoria.

CRAVATTA D'ARTISTA

Fino al 30 ottobre

In occasione della Giornata Internazionale della Cravatta, il Centro Cultura Formazione e Attività Forensi di Genova si prepara a ospitare un evento artistico dal sapore originale e simbolico. Sabato 12 ottobre 2024, alle ore 17, sarà infatti inaugurata la mostra Cravatta d’Artista, una collezione di opere che reinterpreta la cravatta, accessorio storico e iconico, in chiave creativa.

L’iniziativa coinvolge cinquanta artisti che, su sagome di cartone a forma di cravatta, hanno dipinto fantasie astratte o disegni ispirati al tradizionale motivo dell’accessorio maschile. Particolarità della mostra è il materiale impiegato: le "cravatte" sono state ricavate da schienali inutilizzati, recuperati da cornici d’arte. Durante l'inaugurazione, i visitatori potranno partecipare attivamente, esprimendo il proprio voto per l’opera preferita. Al termine della giornata, l’artista la cui cravatta avrà ottenuto il maggior numero di preferenze verrà premiato. Questa mostra non è soltanto un tributo a un accessorio antico e alla sua importanza storica, ma anche un’occasione per riflettere su come l’arte possa reinterpretare oggetti di uso comune, donando loro nuovi significati attraverso la creatività.

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 15 gennaio

È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp)

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino al 15 gennaio

E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 
LA METAFORA DEL VIAGGIO

Fino al 31 ottobre

Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”. 

Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.

Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

I Viaggiatori di Bruno Catalano

“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.

Simone

Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.

Khadine 

L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.

Hubert 

In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.

Benoît 

All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.

Pierre David Triptyque

Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita. 

Blue de Chine

“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.

Non Finito        

Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.