Politica - 17 ottobre 2024, 12:00

Regionali 2024, la grande moria di presidenti e scrutatori: sezioni sguarnite sino al 30%. E scatta l’allarme

Scarsa retribuzione, formazione assente e troppe responsabilità: ecco i problemi principali che causano puntualmente difficoltà nel reperire le figure preposte

Ormai le elezioni regionali sono alle porte e vedranno oltre un milione di residenti in Liguria recarsi alle urne domenica 27 e lunedì 28 ottobre per eleggere il futuro Presidente di Regione Liguria. Eppure, ad oggi, c'è già difficoltà nel reperire tutte le figure necessarie al voto, dai presidenti di seggio agli scrutinatori per le ottocento sezioni organizzate spartire su tredici seggi a Genova. 

Le motivazioni denunciate risiedono principalmente nella scarsa retribuzione, oltre ad una formazione assente dei presidenti che si trovano sommersi dalle troppe responsabilità che questa figura deve adempiere. 

Secondo quanto riportato sul sito del Comune di Genova, per l’anno 2024 ai componenti degli uffici elettorali di sezione e dei seggi speciali, quest'anno spettano gli onorari fissi forfetari aumentati del quindici per cento, pertanto un presidente di seggio guadagnerà centosettantadue euro e cinquanta centesimi (prima centocinquanta euro), mentre per gli scrutinatori e segretari ammonteranno a centotrentotto euro (prima centoventi).

Situazione, però, differente per i seggi speciali, dove i presidenti otterranno un compenso pari a centotré euro e cinquanta centesimi (prima novanta euro) e gli scrutatori/segretari invece settanta euro e quindici centesimi (anno scorso sessantuno euro).

Di conseguenza, come già denunciato gli anni scorsi, uno dei principali motivi dell'assenza è proprio dovuta alla scarsa remunerazione offerta per un incarico civile impegnativo e cruciale, per un impegno che può variare dalle trentasei alle quaranta ore di lavoro continuo senza stop. 

Anomalia che, dal 2020, continua a presentarsi puntualmente: infatti, negli anni precedenti diversi presidenti hanno rinunciato all'ultimo creando diversi disguidi, creando situazioni dove le poche figure presenti sono dovute correre ai ripari contattando perfino parenti al fine di scongiurare l'eventuale chiusura di un seggio. 

Oltre al problema compensi, per i presidenti di seggio si tratta di un compito importante perché deve gestire la situazione: oltre a non poter interrompere il voto dovendo presenziare costantemente il seggio, deve consegnare tutta la documentazione al tribunale, quindi ha delle evidenti responsabilità penali. 

Non solo, però, responsabilità e retribuzione bassa: la questione è legata anche alla scarsa formazione dei neo presidenti. Infatti, non avendo un sistema organizzato di formazione, fatta eccezione di un corso organizzato al centro civico a Sampierdarena, dopo di che non c'è nessun affiancamento e questo è un motivo rilevante di rinuncia dell'incarico, talvolta anche all'ultimo momento. 

"A me hanno scritto diversi presidenti di seggio affermando di non aver ricevuto nomina. Loro hanno scritto alla Corte di Appello che ha lamentato il ritardo dei messi notificatori, direttamente gestito dalla Polizia locale. Io ieri ho mandato una mail sollevando il problema ma in risposta mi è stato detto che non è assolutamente vero e che sono state notificate circa il 70% delle nomine. Quindi c'è evidentemente un gap. Il problema è che, fosse anche vero, il 30% avrebbe uno scarto di dieci giorni per essere nominati o meno. In poche parole, tra scarsa retribuzione, troppe responsabilità e pochissima formazione, questo impegno civico non viene minimamente valorizzato e, conseguentemente, puntualmente si concretizzano rinunce in fase di voto che comportano evidenti ritardi e disagi al cittadino", ci ha raccontato Filippo Bruzzone, Consigliere comunale per la lista Rossoverde

Federico Antonopulo


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