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Politica | 16 ottobre 2024, 13:12

Giardini Govi, il Comune smentisce la privatizzazione. Il completamento dei lavori è previsto per il 2026

Ma restano le fortissime perplessità. Francesca Ghio della Lista Rossoverde: “Abbiamo fatto una ulteriore richiesta di commissione, perché è risultata innegabile la confusione sul progetto”

“La notizia della privatizzazione dei Giardini Govi nel quartiere della Foce va ascritta al novero delle fake news elettorali ed è già a livello tecnico, prima che politico, destituita di ogni fondamento. In corrispondenza con le opere di rinnovo e messa in sicurezza dell'impianto di depurazione di Punta Vagno, la società concessionaria del servizio IRETI, partecipata pubblica, ha giocoforza dovuto mettere mano alla soletta del depuratore stesso, con una serie di interventi che, nel lotto di Levante, sono stati ultimati nel 2023, mentre, nel lotto di Ponente, contemplano il rifacimento di tutte le pavimentazioni e di tutti gli allestimenti superficiali delle aree verdi. Tali lavori verranno realizzati in modo da recepire le indicazioni pervenuteci dal Municipio Medio Levante, riservando spazi ad hoc per l'inserimento di funzioni a servizio della pubblica fruibilità, campo da calcetto incluso. Il progetto in effetti lascia campo libero a un nuovo skate park, a un campetto da calcio analogo a quello da sempre presente in loco, ad un'area giochi per bambini, ad un'area fitness, a spazi ombreggiati per il relax e la socialità, oltre che alla realizzazione di servizi igienici". Lo annuncia l'assessore all'Urbanistica del Comune di Genova Mario Mascia in merito ai lavori di risistemazione dei Giardini Govi da parte di IRETI.

“Per dissipare ogni equivoco e interpretazioni fantasiose - puntualizza - abbiamo tracciato il campetto da calcio in una tavola progettuale ad hoc, per meglio puntualizzare la precedente indicazione dello spazio come genericamente polifunzionale, che ha creato una certa apprensione da parte dei cittadini e degli attuali fruitori dell'area, evidentemente fuorviati da voci false e tendenziose. Al termine dei lavori di IRETI, previsto per il 2026, gli spazi così come previsti saranno affidati al Comune di Genova, che potrà valutare se coinvolgere anche le società partecipate 'di mestiere' come i Bagni Marina Genovese e Amiu, piuttosto che associazioni o altri soggetti, ovviamente tramite il ricorso a procedure di evidenza pubblica, come sempre in questi casi, nell'ottica di mantenere viva l'area, con servizi che ne garantiscano la piena fruibilità ai cittadini”.

“Su questo progetto - aggiunge la presidente del Municipio Medio Levante Anna Palmieri - è stato sollevato un polverone mediatico senza precedenti: la vocazione pubblica degli spazi non è mai stata messa in discussione e lunedì prossimo affronteremo anche in consiglio municipale questo tema che legittimamente sta molto a cuore ai cittadini del nostro quartiere e non solo, dato che l'area è molto frequentata da famiglie, mamme, giovani e giovanissimi che arrivano anche da altri quartieri per praticare sport all'aria aperta. Come Municipio vogliamo valorizzare l'area e il progetto di IRETI va proprio in questa direzione prevedendo nuovi servizi e spazi anche per la didattica, funzionali alla scuola adiacente oltre a mantenere una vocazione sportiva, ancora più ampia, con campetto da calcio e pista di pattinaggio”.

Sul tema sono intervenuti anche i consiglieri Filippo Bruzzone, Francesca Ghio, Alessio Ciaravino della Lista Rossoverde: “Da un lato abbiamo la presidente del Municipio Medio Levante Palmieri che presenta alcune slide col logo dell'azienda che si occuperà dei lavori e dall'altro abbiamo l'assessore Campora che dichiara di non sapere niente. - spiega il capogruppo della lista Rossoverde Filippo Bruzzone - È una situazione paradossale in cui a pagarne le conseguenze è solo la cittadinanza, che resta senza informazioni certe e trasparenti”.

“Dilettanti allo sbaraglio: è questa la sensazione che si ha entrando in aula, di fronte all'impreparazione dei membri della Giunta - dichiara la consigliera Francesca Ghio - Abbiamo fatto una ulteriore richiesta di commissione, perché è risultata innegabile la confusione sul progetto. Ancora non si sa se saranno tutelate le aree gratuite di aggregazione, se gli impianti privati di padel sono confermati...insomma, qui si vorrebbe andare avanti su progetti zoppicanti e parziali che rischiano di danneggiare irreparabilmente un bene comune”.

“Abbiamo raggiunto un obiettivo non scontato, vale a dire riportare la discussione in Municipio, dal momento che la preside Palmieri ha dichiarato che convocherà un consiglio al riguardo - dichiara Alessio Ciaravino, consigliere Municipale intervenuto questa mattina in aula come esperto - La cittadinanza merita risposte e trasparenza, e si è già mobilitata tramite petizione per schierarsi a tutela dei Giardini Govi e per la possibilità di incrementare gli spazi con la creazione di un campo da basket. Ci auguriamo che venga ascoltata, e che chi ci governa si ricordi che risponde alla popolazione e non agli interessi dei privati”.

“Ci auguriamo che i necessari lavori per i depuratori urbani, che coinvolgano i Giardini Govi o altre aree pubbliche urbane, non diventino la scusa per privatizzazioni degli spazi - concludono Bruzzone e Ghio - Perché la sicurezza non è solo quella idrogeologica ma anche quella sociale, e degli spazi pubblici gratuiti e accessibili sono fondamentali e irrinunciabili per un tessuto sociale e urbano sano”.

Redazione


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