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Cronaca | 14 ottobre 2024, 11:12

Operaio muore in un incidente sulla A10, i sindacati: “Basta parole di circostanza, serve un patto per la sicurezza”

Dall’inizio del 2024 sono quindici i morti sul lavoro in Liguria, Cisl chiede “controlli, prevenzione e formazione”

Operaio muore in un incidente sulla A10, i sindacati: “Basta parole di circostanza, serve un patto per la sicurezza”

Con l’operaio morto questa mattina in un incidente sull’autostrada A10 tra i caselli di Varazze e Arenzano sale a quindici il numero dei morti sul lavoro in Liguria dall’inizio dell’anno.

“Un’altra tragedia sul lavoro in Liguria - così interviene Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria - un operaio è morto e un altro è rimasto gravemente ferito in un incidente in autostrada. Non conosciamo ancora la dinamica, che sarà accertata dalle autorità, ma certamente si tratta di un’altra croce nera che si aggiunge alle altre quattordici del 2024. In totale quindici persone che non sono tornate alle loro famiglie dopo il turno di lavoro in soli nove mesi e mezzo”.
“Vogliamo stringerci alla famiglia dell’operaio morto in autostrada, ma vogliamo anche dire con forza che il cordoglio e le parole di circostanza non bastano, perché sono un mantra ripetuto senza che alle parole facciano seguito i fatti - prosegue Maestripieri - è assolutamente necessario imporre controlli più numerosi e puntuali, bisogna rinforzare la prevenzione a aumentare la formazione. Serve che finalmente istituzioni, imprese e sindacati si uniscano per creare un sistema che veramente fermi questa strage”.

“Sono passati solo 10 giorni dall’ultimo infortunio mortale sul lavoro a Genova e oggi un altro lavoratore non tornerà a casa - aggiunge Igor Magni, segretario generale della Camera del Lavoro di Genova (Cgil) - è evidente che, come dimostrano queste tragedie, le questioni legate a salute e sicurezza sul lavoro non sono una priorità per il nostro Paese. La denuncia, inascoltata, della mancanza di risorse per attività ispettiva e controlli, la carenza ad ogni livello di personale preposto alla sicurezza, la sottovalutazione dei percorsi formativi in molti casi vissuti come ostacolo alla stessa attività lavorativa, insieme spesso all’età avanzata dei lavoratori coinvolti, producono situazioni in cui il lavoro diventa non sicuro. L’infortunio mortale di oggi è accaduto in itinere: è il quinto di questo tipo in Liguria sui tredici mortali accaduti nei primi otto mesi di quest’anno. Sono numeri drammatici e quello degli infortuni in itinere è un dato purtroppo in aumento del + 6,4% (2.363). In attesa di conoscere la dinamica di quanto accaduto la Camera del Lavoro di Genova invia le proprie condoglianze ai colleghi e agli amici del lavoratore deceduto e si stringe al dolore dei familiari”.

“Restiamo in attesa di comprendere la dinamica dell'incidente mortale sulla A10 - così Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria - certamente occorre porre attenzione anche sugli incidenti in itinere, sulla strada che ogni giorno percorrono le lavoratrici e I lavoratori che si spostano per assolvere il loro dovere. Le autostrade liguri sono difficili da percorrere ma occorre puntare sulla formazione delle imprese e dei lavoratori per poter evitare le circostanze che portano alla morte. Legalità e maggiori controlli sono come sempre necessari, non finiremo mai di chiamare alle loro responsabilità imprese e istituzioni per garantire la sicurezza sul lavoro”.

Redazione

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