Continua con questo lunedì, e andrà avanti per tutti i lunedì successivi, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato alle Botteghe Storiche e ai Locali di Tradizione della nostra città. Siamo partiti con il punto di vista dell’assessora comunale al Commercio, Paola Bordilli, e del segretario generale della Camera di Commercio di Genova, Maurizio Caviglia.Vogliamo raccontare, di volta in volta, quelle che sono le perle del nostro tessuto commerciale, e che ci fanno davvero sentire orgogliosi di appartenere a questa città. Buon viaggio insieme a noi!
L’inconfondibile fragranza invade le viuzze della zona dei Macelli, nel centro storico, e rende chiaro anche a diversi metri di distanza che ci si sta avvicinando a una delle botteghe oggi baluardo della tradizione gastronomica genovese e ligure.
Le vasche di marmo, il profumo intenso e gli scaffali ricolmi di prodotti tipici come olio d’oliva, pesto e acciughe sott’olio, poi, fanno il resto.
La Bottega dello Stoccafisso, in via dei Macelli, è uno di quei luoghi semplici e proprio per questo magnifici che Genova preserva, certo non senza fatica.
Dietro al bancone, aiutato dai collaboratori, c’è Federico Valle, da quindici anni alla guida dell’attività che la famiglia ha rilevato poco meno di cinquant’anni fa.
“La nostra famiglia - racconta - è legata a questo negozio da quasi cinquant’anni e avere una bottega storica vuol dire avere la grande responsabilità di rispettare le tradizioni ma anche l’impegni di stare al passo con i tempi”.
Così, quel che una volta era il cuore dell’attività e cioè la vendita di stoccafisso e baccalà pronti per essere cucinati, oggi è affiancata all’esigenza di piatti pronti che qui vengono proposti con varianti quotidiane.
Valle resiste strenuamente in un quartiere che ha visto la turistificazione massiccia che ha portato le sue storiche botteghe artigiane a sparire lentamente: “Qui prima c’erano più famiglie, era un centro storico vissuto. Nell’ultimo decennio è diventato meno quotidiano per i genovesi che qui, con locali come Camisasca Gomma o Mary Rosa, la storica merceria di Campetto, si muovevano da tutta la città per comprare prodotti di altissima qualità. Oggi il flusso è turistico e questa nuova vocazione di Genova ha delle ripercussioni sul commercio. Qui sono sorti numerosi bar, punti ristoro ma vengono a mancare le attività caratteristiche. Attività come questa sono importanti perché mantengono l’identità di Genova e del genovese”.
E come dare torto al titolare. Basti pensare che a pochi passi si trovano attività come la tripperia di vico Casana o la polleria Aresu (giusto per nominare due delle numerose realtà storiche di cui si è parlato già in passato e che affollano questa parte di centro storico).
Federico ha iniziato dietro al bancone quindici anni fa: “Mi sono laureato, avevo il mio lavoro, ma a un certo punto ho sentito il richiamo della tradizione di famiglia”.
“Il patrimonio di questo negozio è il cliente - continua - Il genovese mi racconta questo negozio. Quando sono entrata a lavorare, ed è una cosa che ancora mi da i brividi, un cliente che mi aveva chiesto del pesto mi ha detto per filo e per segno dove trovare il barattolo giusto e come impacchettarlo, chiedendomi poi ancora di incartargli un chilo di stoccafisso e spiegandomi dove mettere il coltello per fare il taglio del peso giusto. Praticamente mi ha insegnato a lavorare”.
Valle oggi accoglie la terza generazione di clienti che continuano a sentirsi a casa trovando gentilezza e qualità, pilastri dell’attività.
“Mi piacerebbe che la bottega fosse un po’ più apprezzata - conclude Valle - qui passano in tanti, sono venuti a comprare anche Maurizio Crozza e Beppe Grillo ma siamo talmente concentrati sui clienti e a volte sono talmente tanti che capita di realizzare solo dopo chi si ha davanti. Per esempio, Zangrillo era qui a comprare, ma quando qualcuno ha detto ‘è il medico di Berlusconi’, ho risposto ‘è semplicemente il medico della Bottega dello Stoccafisso’”.
La Bottega dello Stoccafisso è un tesoro nascosto nel cuore di Genova, un luogo dove la tradizione incontra la modernità. Passare da qui vuol dire continuare a tenere vivi i sapori autentici della Liguria.