Ogni domenica 'La Voce di Genova', grazie alla rubrica ‘Gen Z - Il mondo dei giovani’, offre uno sguardo sul mondo dei ragazzi e delle ragazze di oggi. Portata avanti per quasi due anni da Gaia Uccheddu, vede ora come autrice Martina Colladon, laureanda in Scienze della Comunicazione, che cercherà, settimana dopo settimana, di raccontare le mode, le difficoltà, le speranze e i progetti di chi è nato a cavallo del nuovo millennio.
I siti e le app di incontri sono ormai una realtà consolidata per molte persone in tutto il mondo, inclusa la Generazione Z. Eppure, c'è un dibattito crescente tra chi ne apprezza i benefici e chi, invece, li sta abbandonando. Da un lato, c'è chi utilizza questi strumenti per incontri veloci e relazioni occasionali, trovando praticità e divertimento in questo approccio. Dall'altro, un numero crescente di giovani si distacca da queste piattaforme, alla ricerca di autenticità e connessioni più profonde. Ma cosa c'è dietro queste due posizioni? E cosa ci dice tutto questo sul modo in cui la Generazione Z vive le relazioni?
Per molti giovani, queste app rappresentano un'opportunità per ampliare le proprie possibilità senza doversi necessariamente impegnare in relazioni durature: la facilità con cui è possibile entrare in contatto con nuove persone, combinata con la rapidità delle interazioni, rende queste piattaforme ideali per chi cerca qualcosa di momentaneo o di poco serio. Questi ragazzi vedono i siti di incontri come uno strumento funzionale per incontri occasionali e senza troppe complicazioni. La possibilità di "swipare" e fare match in pochi secondi permette di eliminare lunghe attese e interazioni imbarazzanti, offrendo un ambiente in cui si può essere diretti e veloci. Per questa parte della Generazione Z, la superficialità delle app non è un problema, ma anzi un vantaggio. Si apprezza la trasparenza delle intenzioni e la comodità di poter passare da un incontro all'altro senza particolari vincoli. La cultura dell'incontro rapido e delle relazioni effimere, quindi, non è vista necessariamente come un aspetto negativo. Alcuni vedono nei siti di incontri un mezzo per esplorare la propria sessualità, fare nuove esperienze e incontrare persone che altrimenti non avrebbero mai conosciuto. In un mondo che si muove velocemente, questa immediatezza diventa un punto di forza.
Dall'altra parte della medaglia, però, troviamo un numero crescente di giovani che si allontana dai siti di incontri. Questa parte della Generazione Z vede con occhio critico la superficialità e la velocità delle interazioni che queste piattaforme promuovono: le relazioni non possono essere ridotte a un profilo o a una serie di swipe: richiedono tempo, conversazioni autentiche e una vera connessione. Questi ragazzi sono alla ricerca qualcosa di più profondo rispetto alla gratificazione immediata offerta dai siti di incontri. In un contesto di costante esposizione sui social media e di pressione per apparire perfetti, molti giovani desiderano interazioni più genuine, che vadano oltre l’apparenza e che valorizzino la personalità e i valori condivisi.
L'idea di essere "scambiabili" o di essere giudicati solo in base all’aspetto fisico risulta alienante per molti. Essi percepiscono che i siti di incontri, pur facilitando i contatti, non sempre favoriscono connessioni autentiche. In un mondo in cui la sovrabbondanza di opzioni rende difficile concentrarsi su una singola persona, il risultato è spesso un senso di insoddisfazione e vuoto emotivo. Per questa fetta della Generazione Z, il problema non è solo nella struttura dei siti di incontri, ma nella cultura che essi alimentano. La superficialità, il giudizio immediato e la mancanza di profondità sono dinamiche che portano questi giovani a cercare soluzioni alternative, come app più orientate alla comunicazione o incontri in contesti offline.
La Generazione Z si divide, quindi, tra due visioni contrastanti dei siti di incontri. Da una parte, ci sono quelli che ne apprezzano l'immediatezza e la semplicità, sfruttando le piattaforme per incontri occasionali e senza troppo impegno. Dall'altra, c'è chi li considera troppo superficiali e alienanti, preferendo modalità di incontro più autentiche e significative. Queste due posizioni riflettono una sfida più ampia: bilanciare la comodità e la velocità del mondo digitale con il desiderio di relazioni profonde e autentiche. Mentre alcuni si adattano bene al ritmo veloce della vita moderna, altri si ritirano, alla ricerca di uno spazio in cui la connessione umana possa ancora avere valore.
I siti e le app di incontri non sono destinati a scomparire, ma stanno affrontando un cambiamento nelle aspettative degli utenti. Per alcuni giovani, continueranno a rappresentare un modo pratico e divertente di esplorare nuove relazioni. Per altri, invece, il futuro sarà caratterizzato da una ricerca più profonda di autenticità, connessioni reali e significative. Quello che è certo è che la Generazione Z, con la sua complessità e le sue contraddizioni, sarà una delle forze trainanti nel definire il futuro delle relazioni e del mondo degli incontri.