EVENTI
IANUA
Fino a domenica 13 ottobre
A partire da venerdì 11 ottobre IANUA renderà protagonista la Genova medievale con una serie di visite guidate dai divulgatori scientifici, che per tre giornate accompagneranno il pubblico alla scoperta dei siti più rilevanti del centro storico, seguendo la suddivisione tra castrum, civitas e burgus: palazzi, strutture murarie, abbazie, chiese, torri, monumenti ancora perfettamente leggibili e altri da riconoscere e riscoprire. Non mancherà uno sguardo al Medioevo immaginato, quello ricostruito e sognato fra Otto e Novecento.
ANUA è l’evento di punta di un programma di iniziative culturali che per tutto l’anno hanno accompagnato il pubblico nel riscoprire la storia straordinaria della nostra città. Questa prima edizione si concentrerà sulla relazione tra la città e il mare, è quindi prevista l’apertura straordinaria del Palazzo del Mare, Palazzo San Giorgio, cuore pulsante della vita economica e commerciale della Genova medievale. Inoltre, si racconterà la struttura sociale ed economica della Genova del tempo, evidenziando il ruolo delle grandi famiglie che hanno determinato l’aspetto della città antica.
EVENTI PER LA GIORNATA DI CRISTOFORO COLOMBO
Sabato 12 ottobre
Sabato 12 ottobre Genova celebra il giorno di Cristoforo Colombo con una serie di iniziative che culmineranno nella tradizionale Cerimonia Colombiana. Quest'anno, le celebrazioni rientrano nel programma di Un Weekend nel Medioevo, la tre giorni dedicata alla Genova medievale tra eventi e visite guidate.
La Giornata di Genova e di Colombo si apre al mattino con laboratori per bambini presso la biblioteca Berio di via del Seminario 16 (ore 9.30, 14.30 e 16.30); e prosegue alle ore 9.30 con il 50° Convegno Internazionale delle Comunicazioni “Colombiano” - “Cavi sottomarini e nuove connessioni globali: il ruolo strategico del Mediterraneo” (programma completo su www.iicgenova.com) ospitato nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale; alle ore 11 si svolge la 33esima edizione del Corteo Storico Colombiano curato dal Comitato Nazionale per Colombo. Il Corteo è ideato e progettato da Bruno Aloi: la partenza “Corteo del Nuovo Mondo” è da via Garibaldi, percorre piazza Fontane Marose, XXV Aprile, piazza De Ferrari, mentre la partenza del “Corteo del Vecchio Mondo” è da Casa di Colombo, via Fieschi, via XX Settembre, piazza De Ferrari. I due cortei si uniranno in piazza De Ferrari e proseguiranno insieme il percorso verso via San Lorenzo per giungere al Porto Antico dove una barca simulerà lo sbarco di Cristoforo Colombo a San Salvador il 12 ottobre 1492. Durante il percorso sono previsti spettacoli musicali, di danza, sbandieratori e rievocazioni storiche Casa di Colombo.
Alle ore 15 in piazza De Ferrari/largo Pertini è prevista la partenza del Corteo Storico delle Antiche Repubbliche Marinare il cui percorso attraverserà luoghi principali come Porta Soprana – dove alle 15.30 saranno deposte corone davanti alla casa di Cristoforo Colombo in collaborazione con A Compagna e l’Agenzia Consolare USA a Genova - via San Lorenzo, piazza Caricamento, via Garibaldi (dove sarà atteso dai sindaci di Genova, Amalfi, Pisa e Venezia) per poi raggiungere piazza Matteotti.
Alle ore 17 nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale si svolgerà la Cerimonia Colombiana per ricordare la figura del Grande Navigatore e la scoperta dell’America. La commemorazione, nata negli anni Cinquanta del secolo scorso, è anche un'occasione per accendere i fari su Genova e sulla Liguria e per ringraziare coloro, che maggiormente hanno contribuito a tenere alto il nome della città. Ad aprire l’evento sarà il saluto del sindaco di Genova ai liguri nel mondo.
Come consueto verranno conferiti i seguenti Premi Colombiani: la Medaglia d'Oro Colombiana assegnata a "chi di qualunque nazionalità, si sia distinto per ardimento, fervore di studi e di esperienze, audacia di realizzazione in prove di alto significato umano o in efficaci contributi alle conquiste scientifiche ed alla loro divulgazione"; il Premio Internazionale delle Comunicazioni “Cristoforo Colombo” destinato "a chi abbia maggiormente contribuito con una scoperta, ricerca, opera o iniziativa, sia dal punto di vista tecnico-scientifico che da quello sociale ed umano, al progresso delle comunicazioni, intese come mezzo di sviluppo economico e civile e di avvicinamento e collaborazione tra i popoli"; il Premio Internazionale dello Sport conferito “all’atleta, allo sportivo o all’ente, associazione o persona che comunque abbia meglio contribuito nell’anno a valorizzare lo sport, considerato non solo nei suoi aspetti fisici ed agonistici, ma anche in quelli spirituali ed educativi”; la Medaglia Città di Genova.
Seguirà la cerimonia di offerta dell'olio del Comune di Loano per la lampada votiva che arde presso le ceneri di Cristoforo Colombo nel Faro di Santo Domingo.
Si proseguirà con la nomina delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori di Genova nel Mondo e si concluderà con la presentazione degli equipaggi delle Antiche Repubbliche Marinare che, domenica 13 ottobre, si sfideranno nella sfida remiera nel canale di calma di Pra’. Quest’anno per la prima volta si svolgerà anche una regata tutta al femminile.
GIORNATE FAI D'AUTUNNO
Sabato 12 e domenica 13 ottobre
Nel fine settimana del 12 e 13 ottobre Genova torna a scoprire i propri tesori storici con la tredicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
In tutta Italia sono circa settecento i luoghi d’arte poco conosciuti e valorizzati in trecentosessanta città. In Liguria, grazie all'impegno dei sei Gruppi Giovani, in collaborazione con le sei Delegazioni territoriali, saranno offerte visite alla scoperta di tre borghi (Tellaro in provincia di La Spezia, Castelvecchio di Rocca Barbena in provincia di Savona e Baiardo in provincia di Imperia), di emergenze storiche come il Teatro Sacco di Savona o il Castello Brown a Portofino e di realtà produttive e di ricerca come l'Istituto Idrografico della Marina a Genova.
Con i contributi raccolti il FAI provvede alla cura e alla valorizzazione dei 72 beni che gli sono stati affidati. È tra questi la storica Barberia Giacalone di Genova che, dopo un impegnativo lavoro di messa in sicurezza e un accurato intervento di restauro del delicato arredo di specchi e vetri colorati dal gusto Deco, viene presentata e restituita al pubblico.
GENOVA E I SUOI CARUGGI
Sabato 12 ottobre
Sabato 12 ottobre, Genova si prepara ad accogliere l'evento speciale "Genova e i suoi Caruggi", organizzato dallo Scuderia Ferrari Club Portofino. Una giornata all’insegna della cultura, della solidarietà e, naturalmente, della passione per le vetture Ferrari.
L’evento prenderà il via alle ore 9,30 presso il parcheggio dello stadio a Marassi, dove i partecipanti si raduneranno per dare inizio al tour del centro storico. Durante la mattinata, i gioielli automobilistici del Cavallino Rampante sfileranno per le vie più suggestive della città, fino a raggiungere l'Ospedale Gaslini. Qui le vetture verranno posizionate all'interno dell’ospedale per ’esposizione speciale, dedicata ai giovani pazienti e alle loro famiglie.
GENOVA TATTOO CONVENTION
Fino al 13 ottobre
Venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 allo Stadium adiacente al Centro Commerciale Fiumara (lungomare Giuseppe Canepa 155, Sampierdarena) torna Genova Tattoo Convention, evento dedicato agli appassionati di tatuaggi e body art. La manifestazione, giunta alla sua diciassettesima edizione, è una delle convention più storiche in Italia e offre l'opportunità di entrare in contatto con oltre 150 professionisti dell’inchiostro provenienti da tutta Italia e da Olanda, Slovenia e Sri Lanka. Genova Tattoo Convention è aperta venerdì 11 ottobre dalle 14 alle 23, sabato 12 ottobre dalle 12 alle 23 e domenica 13 ottobre dalle 12 alle 21.
LA NOTTE BIANCA DEI BAMBINI
Sabato 12 ottobre
Il 12 ottobre torna nel Sestiere della Maddalena la Notte Bianca dei Bambini, l’evento attesissimo che trasformerà i carruggi a misura dei più piccini grazie all’impegno de Il Laboratorio Cooperativa Sociale in collaborazione con la Rete IO VIVO QUI, Il patto di Comunità Centro Storico e alla partecipazione di numerose associazioni e realtà del territorio.
Un appuntamento fisso per le famiglie genovesi che per l’edizione numero tredici avrà come tema ‘Nuovi Mondi’, un invito a esplorare e immaginare nuovi orizzonti, valorizzando la diversità e la creatività.
ESCURSIONE ALLA SCOPERTA DEI "CAVALLI SELVAGGI" DEL PARCO DELL'AVETO
Domenica 13 ottobre
In occasione della Giornata CAI dei Sentieri Liguri, domenica 13 ottobre Legambiente Polis e l'Associazione REWild Liguria odv organizzano una giornata speciale di horsewatching adatta a tutte le età.
Durante l’escursione i partecipanti seguiranno le tracce dei branchi di cavalli liberi che abitano i dintorni del lago di Giacopiane per osservare i loro comportamenti in natura e i nuovi nati in primavera.
Un’opportunità unica di vivere la bellezza e l’eleganza dei cavalli selvaggi nel loro habitat naturale ammirandoli tra i paesaggi mozzafiato della Liguria.
«Con questa escursione vogliamo sostenere una forma di turismo naturalistico sostenibile nelle Valli del Parco dell’Aveto - dichiara Daniele Salvo presidente del Circolo Legambiente Polis - e far conoscere il fenomeno del "rewilding spontaneo" che contribuisce alla conservazione della biodiversità».
«I cavalli dell'Aveto rappresentano un caso particolare in Italia: infatti sebbene esistano altri casi di cavalli che vivono liberi in natura,questa piccola popolazione è l'unica a non avere contatti diretti con l'uomo e a vivere in completa autonomia - racconta Evelina Isola, presidente di ReWild Liguria odv -. Siamo entusiasti di poter collaborare all'iniziativa dei sentieri liguri del CAI con Legambiente Polis, con cui condividiamo valori e visioni.
L’appuntamento è per domenica 13 ottobre alle 9.30 (l'escursione durerà fino alle ore 16:30 circa) presso il piazzale del cimitero di Borzonasca.
Per iscrizioni utilizzare il link https://forms.gle/WWBUKBhD5wVnFCTr7 oppure scrivere a legambiente.polis@gmail.com
Per info logistiche: 347 3819395
La quota di partecipazione per l'evento è pari a €20 per gli adulti e €10 per i minori, la tessera a Legambiente è inclusa nella quota.
Il ricavato dell'iniziativa andrà a sostenere interamente le attività di Legambiente Polis aps e in parte l'Associazione REWild Liguria odv e il progetto "I Cavalli Selvaggi dell'Aveto - Wild Horsewatching".
GIORNATA NAZIONALE DEGLI OSPEDALI STORICI
Domenica 13 ottobre
In occasione della terza edizione della Giornata Nazionale degli Ospedali Storici, promossa dall’ACOSI (Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani), domenica 13 ottobre, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare uno dei più importanti ospedali storici italiani: il Galliera. Inaugurato il 14 marzo 1888, questo edificio rappresenta un significativo esempio di architettura ospedaliera ottocentesca, progettato dall’ingegnere Cesare Parodi su richiesta della Duchessa Maria Brignole Sale.
Il Galliera parteciperà all’iniziativa con una visita guidata gratuita aperta al pubblico, che si terrà dalle 15 alle 17. I visitatori potranno scoprire la storia dell’ospedale, ammirarne l’architettura e conoscere i dettagli delle collezioni storiche e artistiche conservate al suo interno.
Per partecipare alla visita, che prevede un massimo di quaranta partecipanti, è necessario iscriversi online compilando un modulo sul sito dell'ospedale. Il punto di ritrovo per l'inizio della visita sarà l'ingresso principale di via Volta 8.
CASTAGNATA AD APPARIZIONE
Domenica 13 ottobre
Anche quest'anno la Pro Loco di Apparizione organizza la tradizionale Castagnata in Piazza Don Attilio Canepa (al capolinea delle linee 87 e 88). Il programma della giornata prevede: dalle 10:00 alle 19:00 "Il mercatino del gusto", dalle 12:00 alle 19:00 sarà possibile gustare degli ottimi coni di pesce fritto, panissa e patatine ; alle 15:00 prenderà il via la Castagnata con Vin Brulè, i più piccoli potranno divertirsi con giochi gonfiabili.
L'evento si svolgerà nel rispetto delle norme sanitarie e di ordine pubblico imposte dalla normativa vigente e, in caso di maltempo, sarà
rimandato a data da destinarsi.
TROFEO GIAN LUIGI CORTI
Domenica 13 ottobre
È tutto pronto al PalaCus di Genova per la quarta edizione del trofeo ‘Gian Luigi Corti’ di pallavolo, torneo intitolato allo storico giornalista e direttore sportivo, vicepresidente nazionale di Federvolley (1980-1988) e capodelegazione della Nazionale maschile vincitrice della prima storica medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984. Sono oltre duecentocinquanta gli atleti attesi nel capoluogo per la festa di apertura della stagione giovanile di volley in programma domenica 13 ottobre dalle 10 alle 17. La premiazione è prevista intorno alle 16.30. Il torneo si svolgerà nel formato 4x4 per la categoria Under 12. Saranno 42 le squadre a giocare sui sette campi allestiti.
MUSICA E SPETTACOLI
ENRICO BRIZZI PRESENTA 'DUE'
Domenica 13 ottobre
Enrico Brizzi, autore bolognese che ha segnato una generazione con il suo romanzo d'esordio ‘Jack Frusciante è uscito dal gruppo’, torna a narrare le vicende di Alex e Aidi con 'Due', attesissimo sequel pubblicato lo scorso settembre. Jack Frusciante, pubblicato nel 1994 quando Brizzi aveva appena vent’anni, è diventato rapidamente un fenomeno editoriale che ha definito il sentimento di ribellione, confusione e scoperta di molti giovani italiani negli anni Novanta. Ambientato in una Bologna vibrante di musica rock, bici sfreccianti e lettere d’amore, il romanzo ha catturato con sensibilità unica l’adolescenza e il senso di inquietudine tipico di quell’epoca.
Tre decenni dopo Brizzi ritorna a quei personaggi con ‘Due’, raccontando cosa è accaduto quando Alex e Aidi si sono dovuti separare, affrontando l’incertezza di un amore a distanza. Domenica 13 ottobre, alle ore 20,30, l’autore sarà ai Giardini Luzzati per un evento speciale in cui, accompagnato dalla band The Perfect Cousins (Yu Guerra, Tony Farinelli, JJ Valentine), combinerà parole e musica, ripercorrendo le atmosfere che hanno reso il suo romanzo un manifesto generazionale. Attraverso sonorità rock e la sua narrazione a voce alta, Brizzi inviterà il pubblico a rivivere quelle emozioni intense e riflettere su come, nonostante il passare del tempo e i cambiamenti del mondo, le sfide emotive dell’adolescenza rimangano universali. Un appuntamento imperdibile per i fan di vecchia data e per chi vuole scoprire il nuovo capitolo di questa storia d’amore.
PIGNASECCA E PIGNAVERDE
Fino al 14 ottobre
Diffidente, scettico e chiuso il primo; ottimista, sognatore e aperto il secondo: Pignasecca e Pignaverde tornano a teatro per raccontare la genovesità (e i suoi stereotipi) in ogni sua sfaccettatura. A portare sul palco la celebre commedia, scritta da Emerico Valentinetti e portata al successo da Gilberto Govi grazie alla sua indimenticabile interpretazione, sarà ancora una volta Tullio Solenghi, che dopo il successo de "I Maneggi per maritare una figlia" torna a vestire i panni del celebre attore nella nuova produzione del Teatro Sociale di Camogli e del Teatro Nazionale di Genova.
Lo spettacolo sarà in scena dal 4 al 17 ottobre proprio al Teatro Sociale di Camogli.
START! - GIRO DI VITE e THE TURN OF THE SCREW - HOMMAGE À FAURÉ
Sabato 12 e domenica 13 ottobre
Sabato 12 ottobre 2024 si terrà l'inaugurazione congiunta della Stagione Lirica e Balletto dell'Opera Carlo Felice Genova e della Stagione Teatrale del Teatro Nazionale di Genova con Il giro di vite e The Turn of the Screw - dal racconto scritto da Henry James nel 1898 - alternando un adattamento teatrale in prosa fedele al testo originale e la versione musicata da Benjamin Britten in un unico allestimento presso il Teatro Ivo Chiesa. Tale importante iniziativa è unica a livello nazionale ed in linea con gli obiettivi statutari del Carlo Felice tesi alla cooperazione integrata tra istituzioni culturali. Il dittico si apre con Il giro di vite, traduzione e adattamento di Carlo Sciaccaluga, Nuova produzione del Teatro Nazionale in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice, con la regia di Davide Livermore, le scene di Manuel Zuriaga, i costumi di Mariana Fracasso, le luci di Antonio Castro e le musiche di Giua; interpreti, Linda Gennari (Istitutrice), Gaia Aprea (Mrs. Grose), Aleph Viola (Peter Quint), Virginia Campolucci (Miss Jessel), Ludovica lannetti (Flora), Luigi Bignone (Miles). A seguire, verrà rappresentata The Turn of the Screw, opera in un prologo e due atti di Benjamin Britten su libretto di Myfawny Piper dal racconto di James, nel Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con il Teatro Nazionale basato sulla produzione del 2017 del Palau de les Arts Reina Sofía. La direzione sarà affidata a Riccardo Minasi, con la regia di Davide Livermore, le scene di Manuel Zuriaga, i costumi di Mariana Fracasso e le luci di Antonio Castro e Nadia García; interpreti: Valentino Buzza (Quint), Karen Gardeazabal (The Governess), Oliver Barlow (Miles), Lucy Barlow (Flora), Polly Leech (Mrs. Grose), Marianna Mappa (Miss Jessel). Il dittico sarà in replica al Teatro Ivo Chiesa domenica 13 alle ore 15.00, mercoledì 16 alle ore 19.30, venerdi 18 alle ore 19.30 e domenica 20 alle ore 15.00. La première del 12 ottobre sara registrata e trasmessa in differita da Rai Radio 3.
Domenica 13 ottobre alle ore 11.00 si inaugura con Hommage à Fauré il ciclo di concerti di musica vocale da camera Novecenti. Per un totale di sei appuntamenti distribuiti durante la Stagione, Novecenti esplora il prezioso patrimonio della tradizione popolare europea e statunitense. Ciascuno dei concerti vede Claudio Marino Moretti, maestro del coro dell'Opera Carlo Felice, nella veste di pianista. Hommage à Fauré è dedicato al compositore francese nel centenario della morte, il soprano Benedetta Torre - giovane talento genovese già affermatissimo a livello nazionale e regolarmente presente nei cartelloni del Carlo Felice - interpreterà le raccolte di canzoni La bonne chanson, Cing mélodies de Venise, Prison, Spleen e Claire de lune.
VARIAZIONI ERNAUX
Sabato 12 e domenica 13 ottobre
Sabato 12 e domenica 13 ottobre Florian Metateatro - dopo il debutto del 29 settembre al Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo - propone al Teatro della Tosse di Genova lo spettacolo “VARIAZIONI ERNAUX. Je me souviens trois hommes”, con la drammaturgia e l’interpretazione di Arianna Ninchi, Francesca Fava e Anna Paola Vellaccio, che ne firma anche la regia. Si replica Il 7 novembre al Florian Espace di Pescara, nell'ambito del FLA, Festival di Libri e Altre cose.
“Variazioni Ernaux. Je me souviens trois hommes" è nato dall’immersione delle tre protagoniste nella scrittura di Annie Ernaux, premio Nobel 2022 “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”. Il primo esito di questo studio appassionato, è stato un ciclo di letture sceniche a tre voci al Teatro Vascello di Roma per la rassegna Curiosità letterarie, nell’aprile 2023, in cui è stato restituito l’io intimo dell’autrice attraverso passaggi significativi da dieci suoi romanzi. Nel 2024, al Florian Metateatro di Pescara, il progetto si sviluppa in scrittura scenica focalizzandosi su tre libri: La donna gelata (2021), Passione semplice (2013), Il Ragazzo (2022). Ne è emersa una biografia sentimentale, segreta e tormentata, una sorta di confessione che racconta l’innamoramento congelato nel matrimonio, la dipendenza amorosa di una nuova struggente passione, e la relazione con un giovane nella maturità della scrittrice.
Sulla scena appaiono le tre età di una donna: una donna che ricorda i suoi uomini. Le storie si intrecciano in un unico ambiente: le stanze della memoria. Qui abitano le interpreti, senza mai uscire di scena e costruendo rapporti strettamente legati al dispositivo temporale: la più giovane (Arianna Ninchi), cioè la protagonista nel passato, non vede le altre due, che sono il suo futuro; la mediana (Francesca Fava) non vede la più anziana (Anna Paola Vellaccio), che naturalmente si relaziona ad entrambe.
“È un meccanismo semplice e rigoroso che dà alle storie una chiarezza immediata.” - dichiara la regista - “Rispecchia la complessa e profonda semplicità del racconto autobiografico dell’autrice, che quanto più scende nel particolare della sua vita e delle sue esperienze, tanto più diventa universale."
SHAKALAB TOUR 2024
Sabato 12 ottobre
Dopo un’estate piena di concerti in Sicilia, gli Shakalab tornano dal vivo con un esclusivo tour nei club di tutta Italia. Il tour inizierà ad Ottobre e toccherà le più importanti città italiane tra cui: Pisa, Torino, Milano, Genova e Bologna. Shakalab è un collettivo formato da 4 cantanti, veterani della scena reggae/hip hop Italiana: Jahmento, Lorrè, Br1 e Marcolizzo.
Nati dalla fusione di progetti solisti e di generi e stili diversi, gli Shakalab dal 2010 hanno unito le forze per creare quello che ad oggi risulta essere uno dei gruppi più influenti dell’intero panorama black italiano.
Hanno saputo, sin dall’inizio del progetto Shakalab, portare la loro energia riempiendo piazze e club, in un raggio d’azione che ha colpito tutto lo stivale così da diventare in pochi anni un punto di riferimento musicale.
Numerose le collaborazioni con artisti nazionali - Vacca, L’Elfo, Sud Sound System ed Inoki – ed internaizonali come Alborosie, Dub FX e General Levy.
Opening e chiusura: Groove Yard Sound.
LA GRANDE OPERA A PALAZZO
Durante il week end nel Medioevo Genova ospita per la seconda volta la Grande Opera a Palazzo, un evento di grande valenza culturale ideato da Aberto Uva, che mette in scena due opere in altrettanti Palazzi dei Rolli.
Dopo l'appuntamento di venerdì 11 ottobre con il Rigoletto di Giuseppe Verdi, sabato 12 ottobre, sempre alle 17 a Palazzo Angelo Giovanni Spinola sarà la volta de Il Barbiere di Siviglia, l’opera che decretò il successo internazionale del giovane Gioachino Rossini. Il Conte d’Almaviva sarà il tenore Shuai Liu Simone, Allan Rizzetti il barbiere tuttofare Figaro, Don Bartolo Gabriele D.G. Bolletta e Asiya Allahverdova la giovane Rosina, contesa da tenore e basso.
Inoltre, al termine dello spettacolo, inquadrando un QR code con il cellulare, il pubblico potrà accedere a un questionario online anonimo, per esprimere il proprio gradimento sullo spettacolo. Questo è un primo passo verso una sperimentazione scientifica, che arriverà a dimostrare su un gruppo selezionato di persone, quanto assistere a uno spettacolo di teatro musicale sia in grado di migliorare le risposte fisiologiche del nostro organismo.
Non mancherà l’esperienza Odoropera, che grazie alla collaborazione con i maestri profumieri di Firenze dell’Antica Erboristeria e Spezieria San Simone permetterà al pubblico di sollecitare e stimolare anche l’olfatto durante la rappresentazione, attraverso due essenze profumate appositamente create in relazione al titolo d’opera.
MOSTRE E MUSEI
IMPRESSION, MORISOT
Fino al 23 febbraio
Oggi pochi sono al corrente che tra i fondatori del movimento che maggiormente ha riscritto i canoni artistici ci fosse anche una donna e proprio a Berthe Morisot è dedicata la mostra sarà visitabile dal 12 ottobre a Palazzo Ducale. Un’esposizione che celebra la vita di una pittrice, troppo spesso dimenticata o troppo poco conosciuta e lo fa nel centocinquatesimo anniversario della fondazione del movimento.
‘Impression, Morisot’ è la prima mostra in Italia che celebra la figura di questa grande donna ed è nata dalla collaborazione tra Palazzo Ducale e il Museo di Belle Arti Jules Chéret. Novanta opere capaci di sintetizzare la pennellata, l’ispirazione e la composizione della pittrice francese grazie a un’accurata selezione arricchita dai prestiti inediti degli eredi di Morisot. Il percorso attraverso le undici sale di Palazzo Ducale, visitabile fino al prossimo 23 febbraio 2025, vuole anche raccordare l’influenza che i soggiorni in Riviera hanno avuto su Morisot, rapita dai colori e dalle influenze della luce che si tramutano in opere dalla pennellata libera.
FIORI RUBATI
Fino al 10 novembre
Fotografie che sembrano dipinti, unite dal soggetto immortalato: i fiori. Fiori rubati, per l’esattezza, come recita il titolo della mostra che a partire da giovedì 10 ottobre, sarà visitabile gratuitamente a Primo Piano di Palazzo Grillo. In esposizione ci sono circa cinquanta scatti di Matteo Carassale, fotografo ligure di nascita e milanese d’adozione, che ha recentemente aperto il suo spazio espositivo a Bordighera dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. Foglie, papaveri, calle, rose, strelitzie e viburni sono protagonisti di un racconto inaspettato e profondo, in cui viene catturata l’essenza e la fragilità dei fiori. Le immagini si concentrano sul ciclo vitale: dallo sbocciare alla sfioritura, momenti che diventano metafora dell’esistenza umana.
La mostra è visitabile fino al 10 novembre nelle seguenti giornate: giovedì e venerdì dalle 16 alle 20; sabato e domenica dalle 14 alle 20.
NON SOLO UN BACIO, S'IL VOUS PLAIT! NELL'INTIMITÀ DI PARIGI. LA POESIA FOTOGRAFICA DI DOISNEAU
Fino al 2 febbraio
Uno sguardo, un gesto, un movimento, impressi sulla pellicola, in un bianco e nero che delinea luci e ombre, che muove le città e blocca il divenire in un istante irripetibile.
Osservare la realtà attraverso le fotografie di Robert Doisneau vuol dire immergersi nella cultura di strada capace di raccontare la società e le sue fragilità, trattando personalità celebri con lo stesso occhio emozionante riservato a portieri d’albergo, danzatrici, musicisti, bambini e bambine.
Così accade che la carriera di uno dei più importanti fotografi del Novecento si ritrovi riassunta in uno spazio espositivo suggestivo come è quello di Palazzo della Meridiana.
È qui che da domani sarà visibile ‘Non solo un bacio, s’il vous plait! - nell’intimità di Parigi. La poesia fotografica di Doisneau’, un’esposizione di ottanta scatti scelti per l’occasione dalle figlie del fotografo tra migliaia di negativi.
Una sintesi di un percorso che ha visto Doisneau protagonista del XX secolo, occhio ‘imperfetto’ capace di catturare la vita parigina e di lanciare verso l’osservatore diversi spunti di riflessione.
TRUFFAUT: L’UOMO CHE AMAVA IL CINEMA
Fino al 31 ottobre
Martedì 8 ottobre 2024, ore 17, sarà inaugurata presso “La fabbrica delle immagini – Voltini Lab” del Centro Civico Buranello di Genova Sampierdarena la mostra “Truffaut: l'uomo che amava il cinema”.
L’iniziativa, a cura del Club Amici del Cinema, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Municipio II Centro Ovest con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e la collaborazione del Premio Cinematografico Stefano Pittaluga 2024.
Il programma verrà illustrato dall'assessore alla Cultura Marta Pastanella e dal direttore Club Amici del Cinema Giancarlo Giraud. In esposizione oltre ad una quarantina di manifesti e fotografie dei film più famosi, come Jules e Jim, Baci rubati, La mia droga si chiama Julie, Effetto notte, Adele H., L’uomo che amava le donne, L’ultimo metrò, Finalmente domenica!, saranno in visione libri e riviste dedicati al regista.
Un omaggio dovuto ad un autore divenuto sinonimo di una passione da cinephile totalizzante, che prima con la sua intensa attività di critico per i «Cahiers du Cinéma», e poi con la sua carriera di cineasta della Nouvelle Vague ha rinnovato il cinema.
Accanto alla mostra - aperta fino a giovedì 31 ottobre – al Centro Civico Buranello mercoledì 9 ottobre ore 17 primo appuntamento di “Lezioni di Cinema” dedicato al rapporto tra Hitchcock e Truffaut.
Invece, al Club Amici del Cinema (via Carlo Rolando, 15) venerdì 11 ottobre alle 21 proiezione della copia restaurata della Cineteca di Bologna del film La signora della porta accanto.
Seguiranno martedì 15 e mercoledì 16 ottobre, ore 16.30, all’Auditorium del Centro Civico Buranello gli approfondimenti dedicati alle opere di esordio di Truffaut: I 400 colpi (1959) e Tirate sul pianista (1960), curati e presentati dalla professoressa Elvira Ardito.
Tutte le manifestazioni sono ad ingresso gratuito.
LIGHT AND DARKNESS
Fino al 12 gennaio
Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone presenta il nuovo progetto fotografico Light and Darkness, dedicato alle opere fotografiche di due artisti, l’italiano Andrea Lippi e il giapponese Katsuhito Nakazato.
Ospitata, dal 28 settembre al prossimo 12 gennaio, al Museo d’Arte Orientale Chiossone e alla Galleria d'Arte Moderna di Genova, la mostra mette a confronto il punto di vista dei due artisti sulla relazione tra luce e oscurità negli ambienti naturali e urbani del Giappone, al fine di far conoscere e promuovere i luoghi e i contesti del Paese, tra contemporaneità e tradizione, grazie alla fotografia e alla sua capacità espressiva.
Rappresentando idealmente l’antitesi tra luce Light e oscurità Darkness agli artisti vengono attribuite due sedi e due atmosfere diverse.
Ad Andrea Lippi è associata la sezione della luce Light ed espone negli ambienti luminosi e aperti del Museo Chiossone fotografie in bianco e nero realizzate dal 2015 al 2024. Tra i suoi lavori passati spicca infatti il progetto “Lights of Japan”, che l’artista ha sviluppato viaggiando più volte in Giappone negli ultimi dieci anni ed esponendo poi in diverse mostre, sia in Italia che in Giappone, e pubblicando nel 2017 l’omonimo progetto editoriale, grazie anche alla conoscenza con gli storici dell’arte Noriyuki Kai e Midori Sewake. La selezione delle fotografie, a cura di Aurora Canepari, è pensata per entrare in dialogo con le opere d’arte antica esposte nel museo, con cui condividono il grande spazio al piano terra.
Le immagini di Lippi rappresentano il Paese del Sol Levante dalle grandi città di Tokyo e Kyoto, fino al sacro monte Koya e alla neve di Shirakawa, trasmettendo una visione del Giappone tradizionale ma contemporaneo, autentico, estetico, sublimato nei suoi segni più affascinanti. Attraverso il sapiente uso di luci e ombre, Lippi affronta i temi della natura, della spiritualità e della percezione artistica giapponese.
Alle opere di Katsuhito Nakazato, raccolte nella sezione Darkness, si addicono gli spazi del piano ammezzato della Galleria d’Arte Moderna di Nervi dove presenta, per la prima volta in Italia, una selezione di opere tratte da due dei suoi più importanti progetti, De Chirico’s Shadow e Tōkei, selezionate dalla storica dell’arte e curatrice giapponese Miki Shimokawa.
Il progetto De Chirico’s Shadow, in particolare, trova una giusta dimora alla GAM, poiché ispirato da uno dei più importanti artisti italiani dell’arte moderna, Giorgio de Chirico. L’artista, infatti, a dieci anni vide le sue opere e rimase profondamente colpito dal suo mondo onirico e surreale, a metà tra la realtà e i sogni. Anni dopo, da adulto, ogniqualvolta gli sia capitato di incontrare scene dalla stessa atmosfera inquietante, ne ha catturato l’immagine con la sua macchina fotografica. Nel 2002 ha raccolto tutte queste immagini “metafisiche” nel suo progetto editoriale intitolato appunto Kiriko no machi (キリコの街) / De Chirico's Shadow (L’ombra di De Chirico), premiato nel 2003 con il premio Society of Photography Award. “È interessante – spiega Miki Shimokawa – osservare in un contesto tipicamente italiano come quello di Villa Serra, nei bellissimi parchi di Nervi, il Giappone visto da un fotografo giapponese, ispirato dal mondo surreale di un pittore italiano. Nelle foto di Nakazato non si riconoscono le tipiche caratteristiche del Giappone, al contrario si ha l’impressione che ritraggano un mondo ultraterreno.”
Lo stesso distacco dal Giappone “tipico” lo abbiamo anche nella selezione di opere tratte dal progetto Tōkei, pubblicato nel 2006. Qui l’artista ci svela un luogo insolito di Tokyo, Mukojima, un quartiere che preserva il fascino storico del periodo Showa, prima della Seconda Guerra Mondiale, in un complicato dedalo di vicoli fiancheggiati da vecchie abitazioni in legno, case a schiera (o nagaya), e laboratori. “Vagabondando smarriti per le strade – racconta Nakazato - si percepiscono gli strati accumulati della vita della città. Un paesaggio urbano originale ora scomparso da Tokyo (anzi da tutto il Giappone) torna a vivere, evocando un sospiro nostalgico per cose che ormai sono solo ricordi.” In questi scatti emergono le atmosfere più cupe dell’artista, in visioni notturne, con sola luce artificiale, un tratto distintivo già apprezzato anche nella serie De Chirico’s Shadows.
Bio degli artisti:
Andrea Lippi, toscano, dal 2003 è fotografo e video-maker. Nel 2015 visita per la prima volta il Giappone e se ne innamora. Nel 2017 pubblica “Lights of Japan”, e l’anno successivo porta il progetto in mostra a Osaka, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura. Nel 2022 esce il suo secondo libro “AppenninoGiappone”. Dal 2006 insegna fotografia, composizione e post-produzione. Nel 2024 “Lights of Japan” ha ricevuto due menzioni d’onore ai premi TIFA e TIBA.
Katsuhito Nakazato nasce nel 1956 nella prefettura di Mie, si laurea nel 1978 alla Hosei University in Geografia ed è fotografo professionista dall’età di 28 anni. L’interesse per la lettura degli spazi e dei paesaggi, unita all’amore per la fotografia, lo hanno reso autore di acclamati lavori incentrati sullo studio del paesaggio, delle anomalie del tessuto urbano e dell’influenza antropica su questo. È professore emerito della Tokyo Zokei University.
ATTRAVERSANDO LA STORIA. IL MONDO ARTISTICO DI FLAVIO COSTANTINI
Fino al 3 novembre
Nel corso della sua lunga carriera artistica Flavio Costantini (1926 – 2013) si è trovato spesso a confrontarsi con le contraddizioni, le ambiguità e gli inganni della storia, indagando i drammatici eventi del Novecento, di cui attraverso vari cicli pittorici ha suggestivamente rievocato alcuni tra i più emblematici episodi: dalle dinamiche sovversive scatenate dal movimento anarchico, di cui ha ricostruito con meticolosa e dettagliata attenzione gli attentati compiuti negli anni a cavallo tra Otto e Novecento, all’affondamento del Titanic che, simbolicamente, segnò la fine di un’epoca, come ben presto sarebbe stato tragicamente evidente sui fronti insanguinati della Grande Guerra, sino all’eccidio della famiglia dello Zar che, nel corso di quel conflitto, sancì la vittoria di una rivoluzione destinata a sovvertire gli equilibri politici del globo.
La mostra alla Wolfsoniana, integrandosi coerentemente con lo spirito della collezione di Micky Wolfson che, legato a Costantini da antica amicizia, ha ugualmente inteso documentare, attraverso la varietà dei materiali raccolti, la complessità e i profondi e significati storici e sociali di quella tormentata epoca, si propone dunque di offrire una suggestiva e affascinante testimonianza della produzione di un artista unico per stile e soluzioni espressive. Nonostante il rimando a diverse tendenze contemporanee (a cominciare dalla pop art), Costantini, nella sua straordinaria e coinvolgente attitudine nel ricreare i gusti, le mode e le ambientazioni del tempo, si è servito di un originale linguaggio artistico, caratterizzato dal punto di vista formale da spericolate soluzioni prospettiche e, rispetto ai contenuti, da una maniacale indagine storica.
Questo suo peculiare processo di elaborazione delle vicende destinate a confluire nelle sue celebri serie tematiche sarà testimoniato in mostra da una selezione delle pubblicazioni e dei materiali documentari (lettere, fotografie, ricerche, schizzi eccetera) conservati presso l’Archivio Flavio Costantini, attivo a Carrara dal 2019.
Orari:
- fino al 31 marzo: da martedì a domenica, ore 11-17
- dal 1° aprile al 30 settembre: dal martedì al venerdì, ore 11 – 18; sabato, domenica e festivi, ore 12 – 19
lunedì chiuso
- In caso di allerta idrogeologica ROSSA diramata dalla Protezione Civile, la struttura resterà chiusa e tutti gli eventi in programma saranno cancellati
TANDEM - XIX MOSTRA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI ED ESPOSIZIONE FRANCO MATTICCHIO
Fino al 1 dicembre
Dal 13 settembre al 1° dicembre 2024 sarà visitabile presso Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Genova la XIX edizione della Mostra internazionale di illustratori contemporanei, annuale evento espositivo, realizzato e curato dall’Associazione Tapirulan, con la collaborazione del Comune di Genova. Il tema di questa edizione è “Tandem”. Molti staranno pensando alle biciclette a due o più posti, ma tandem ha molti significati, a cominciare da quello che deriva dal latino, traducibile come “finalmente”. Allora, grazie alla mostra e agli artisti esposti, “finalmente” scopriremo molti di questi significati.
Presso Castello D’Albertis sono allestite 2 mostre. La prima è dedicata agli illustratori che hanno partecipato all'annuale concorso di illustrazione di Tapirulan, interpretando il tema TANDEM: sono esposte 52 opere di altrettanti artisti selezionati dalla giuria. La seconda sezione ospita una mostra interamente dedicata all’ospite d’onore Franco Matticchio, dal titolo “Vietato l’ingresso”, con oltre 150 opere che ripercorrono 50 anni di carriera dell’artista.
SERPENTI
Fino al 31 dicembre
Da giovedì 25 luglio al 31 dicembre il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di via Brigata Liguria 9 ospita la mostra “Serpenti”. Nella grande sala a piano terra del museo sono stati allestiti speciali terrari che ospitano 100 esemplari appartenenti a 50 specie provenienti da tutto il mondo: boa, anaconde, pitoni e tanti altri serpenti. Tutti gli animali provengono da allevamenti e nessun prelievo è stato effettuato in natura.
L’esposizione è arricchita da numerosi pannelli didattici che illustrano gli aspetti morfologici e fisiologici dei serpenti, la sistematica, il commercio illegale delle loro pelli e forniscono notizie interessanti utili a comprendere la loro importanza ecologica.
All’ordine dei serpenti appartengono circa 3.400 specie; sono rettili dal corpo allungato e privi di zampe che si sono evoluti da lucertole con zampe corte nel periodo Cretaceo. Quasi tutti i serpenti sono carnivori. La pelle non cresce insieme al serpente per cui periodicamente viene cambiata con il processo della muta. La maggior parte delle specie depone le uova, ma alcune costruiscono nidi e li proteggono durante il periodo di incubazione. Questi rettili rappresentano uno dei più antichi e più diffusi simboli mitologici, associati quasi sempre all’immagine del male e del peccato e, ancora oggi, sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati e vengono inutilmente uccisi.
MOSTRA PERSONALE DI MAURO SCARPANTI
Fino al 20 ottobre
La stagione espositiva estiva di CELLA Art Gallery chiude con la prima personale ligure del fotografo piacentino Mauro Scarpanti.L'inaugurazione è prevista per sabato 5 ottobre alle ore 17; le opere saranno visibili sino al 20 ottobre. Scarpanti fotografa il mare, elemento da lui fortemente amato e molto conosciuto essendo da anni un sub amatoriale, ma in questa mostra lo rappresenta nella dimensione prettamente estiva: ritrae gli ombrelloni, le sdraio, le persone, i lidi rivieraschi, le barche. E soprattutto le spiagge.
Cosa muove questa sua ricerca? Principalmente la memoria. I ricordi delle estati dell’infanzia riaffiorano: le storie del passato ritornano e la mente le traduce in immagini. Le visioni di allora si intrecciano con le esperienze e le emozioni di oggi, i ricordi si fondono con il tempo presente in una sorta di doppia visione. Ed ecco che nascono le sue immagini così particolari. Il sommarsi delle foto di uno stesso paesaggio sono attimi catturati che, sovrapponendosi, generano un racconto che rimane sospeso nel momento soffuso del ricordo, e il ricordo non è mai nitido e definito nella mente, ma si confonde tra le reminiscenze del tempo. Fotografie pensate come istantanee della memoria.
LUZZATI. IL MEDIOEVO FANTASTICO
Fino al 7 gennaio
Il Medioevo è un filo rosso nell’arte di Lele Luzzati e l’esposizione inaugurata il 3 giugno 2024, per celebrare come ogni anno la data di nascita del Maestro, ne è un esempio tangibile. Da Dante a Jacopo da Varagine, da Boccaccio ad Ariosto, da Tasso a Boiardo e poi ancora Cristoforo Colombo, Marco Polo, i paladini: sono tantissimi i temi e i personaggi medioevali affrontati da Luzzati nella sua carriera di scenografo e costumista, illustratore e scrittore, ceramista e decoratore, autore di teatro e cinema d’animazione (ben due volte candidato all’Oscar).
E ci sono le città, prima fra tutte la sua Musa, Genova, che sarà esposta in varie raffigurazioni medioevali e poi Roma, Gerusalemme, Napoli, Venezia… Le loro architetture storiche, la loro storia, i loro protagonisti.
Una esposizione che non può tralasciare anche il contributo che Luzzati diede al cinema, a cominciare dalla sigla animata realizzata per ”L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966). Una mostra approfondita sul Medioevo che comprende anche opere di altri grandi artisti, a cominciare dal mirabile ciclo di 15 ceramiche policrome di Umberto Piombino dedicate a Cristoforo Colombo, concesse gentilmente da ERG a titolo gratuito per la realizzazione dell’esposizione.
Ingresso libero - Orari: giovedì e venerdì, ore 15 – 19; sabato e domenica, ore 10 – 19
OSSI DI SEPPIA. UGO MULAS, EUGENIO MONTALE
Fino al 16 febbraio
Dal 18 luglio 2024 al 16 febbraio 2025 il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita, presso l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), la mostra Ossi di Seppia. Ugo Mulas, Eugenio Montale, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas e Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.
A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.
LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI
Fino al 15 gennaio
È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento.
Info: info@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp)
TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE
Fino al 15 gennaio
E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra “Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione”.
Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter.
LA METAFORA DEL VIAGGIO
Fino al 31 ottobre
Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”.
Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.
Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.
I Viaggiatori di Bruno Catalano
“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.
Simone
Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.
Khadine
L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.
Hubert
In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.
Benoît
All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.
Pierre David Triptyque
Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita.
Blue de Chine
“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.
Non Finito
Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.
CRAVATTA D'ARTISTA
Fino al 30 ottobre
In occasione della Giornata Internazionale della Cravatta, il Centro Cultura Formazione e Attività Forensi di Genova si prepara a ospitare un evento artistico dal sapore originale e simbolico. Sabato 12 ottobre 2024, alle ore 17, sarà infatti inaugurata la mostra Cravatta d’Artista, una collezione di opere che reinterpreta la cravatta, accessorio storico e iconico, in chiave creativa.
L’iniziativa coinvolge cinquanta artisti che, su sagome di cartone a forma di cravatta, hanno dipinto fantasie astratte o disegni ispirati al tradizionale motivo dell’accessorio maschile. Particolarità della mostra è il materiale impiegato: le "cravatte" sono state ricavate da schienali inutilizzati, recuperati da cornici d’arte. Durante l'inaugurazione, i visitatori potranno partecipare attivamente, esprimendo il proprio voto per l’opera preferita. Al termine della giornata, l’artista la cui cravatta avrà ottenuto il maggior numero di preferenze verrà premiato. Questa mostra non è soltanto un tributo a un accessorio antico e alla sua importanza storica, ma anche un’occasione per riflettere su come l’arte possa reinterpretare oggetti di uso comune, donando loro nuovi significati attraverso la creatività.