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Attualità | 09 ottobre 2024, 08:00

Allerta e scuole chiuse tardivamente, la polemica si sposta sulla pagina del Meteorologo Ignorante

Gianfranco Saffioti ricorda il tassello mancante e un sistema da modificare: "L'allerta arancione è la massima per temporali, ma non prevede la chiusura delle scuole"

Allerta e scuole chiuse tardivamente, la polemica si sposta sulla pagina del Meteorologo Ignorante

Mentre la Liguria non si è ancora asciugata dal maltempo e dai temporali che hanno scaricato in queste ore cumulate da trecento millimetri in particolare in Valle Stura, con rapide risalite dei corsi d'acqua rimasti attentamente sorvegliati, già ci si prepara alla prossima ondata perturbata in arrivo.

Preoccupa lo scenario che si formerà sui cieli liguri e che troverà ad attenderlo un terreno già saturo, dov'è sempre più complicato prevedere l'effetto al suolo delle piogge dopo le precipitazioni intense di queste ore.

Una due giorni, quella appena trascorsa, non libera da polemiche, prima tra tutte quella legata alla chiusura delle scuole, centrata in molti comuni della provincia di Genova mentre nel capoluogo il messaggio tardivo arrivato alle 6 del mattino, dopo la riunione del C.o.c. prima dell'alba, ha messo in difficoltà le famiglie relativamente ad un'allerta già ampiamente prevista come arancione, su una perturbazione annunciata come intensa.

Un dibattito su consapevolezza del rischio, misure di protezione, sicurezza e avvisi arrivati all'ultimo momento sulle scuole chiuse che, dalle raccomandazioni istituzionali, si è spostato sui social dove nelle ultime 24 ore ha trovato terreno per un fiume di polemiche.

"Oggi comunicazione di scuole chiuse alle 6 del mattino. Pensate a quelle famiglie coi figli piccoli, cosa avranno fatto a quell'ora?", scrive un utente su una delle pagine social più seguite nel genovesato, quella del Meteorologo Ignorante, aka Gianfranco Saffioti, diventato punto di riferimento per appassionati di meteo, che ad ogni allerta raggiunge picchi di interazione, commenti, aggiornamenti in tempo reale da tutta la comunità che riflettono l'attenzione del pubblico sempre più alta nei confronti di eventi meteo potenzialmente rischiosi.

Da più parti è finita nel mirino l'amministrazione comunale genovese: in piena campagna elettorale "distratta" da altre scadenze, accusa l'opposizione, dopo l'arrivo della comunicazione di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado solo al mattino di ieri.

"Dispiace che le famiglie si siano dovute organizzare all’ultimo, ma così facendo abbiamo difeso la sicurezza dei cittadini, in fondo basta organizzarsi alla sera con le due opzioni e al mattino si sa quale scegliere", ha detto il sindaco in mattinata.

La decisione, in mancanza di comunicazioni, si era già direttamente spostata sulle famiglie, molte delle quali per motivi di sicurezza avevano deciso di tenere a casa i figli. Ma il tassello mancante lo ha ricordato anche Saffioti, rimarcando un dettaglio non trascurabile ma spesso non considerato in corso di polemica.

"L'allerta arancione per temporali, la massima possibile - scrive in un post di ieri - e che ricoprirebbe anche un'eventuale esondazione di qualsiasi torrente ligure non prevede in tutti i piani di protezione civile comunale la chiusura automatica delle scuole. Semplicemente perché l'arancione non è rosso, ma il rosso, in questo caso specifico (temporale potenzialmente stazionario) non esiste".

Il livello rosso prevede un aggravio dello scenario da codice arancione per ulteriori effetti e danni, in particolare sui riflessi al suolo delle piogge sui bacini a rischio, infatti sul levante l'allerta rossa non è stata diramata su tutto il territorio ma solo sui bacini grandi, relativi ai principali corsi d'acqua, Vara, Magra ed Entella. Da qui discende una non omogeneità delle decisioni relative alle chiusure delle scuole e una decisione che spetta ai singoli comuni.

A scandire queste ore di maltempo, in real time, intanto c'hanno pensato i meteorologi di Arpal con l'allerta spiegata passo dopo passo e, via social, anche le pagine che hanno tenuto gli utenti 'attaccati' agli aggiornamenti fino a notte fonda, tra foto, dati dei pluviometri e andamento dei principali corsi d'acqua del territorio.

Non è ancora finita. Arpal ha avvertito per tempo sulle prossime ore che resteranno caratterizzate da forte instabilità, anche se potrà sembrare una 'pausa' sarà una sorta di 'occhio del ciclone', in attesa di giovedì quando sul Nord Italia arriverà una nuova ondata perturbata, spinta dagli strascichi dell'uragano Kirk, che ha imperversato nell'Atlantico negli ultimi giorni.

Valentina Carosini

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