Municipio Valpolcevera - 09 ottobre 2024, 08:00

La Rivarolo del futuro: parco urbano, liceo, attività produttive e sport

Il Comune ha presentato le linee guida per la rigenerazione urbana dell'area ex Facchini. Tra gli interventi più significativi, la nascita del primo Liceo Tecnologico Sperimentale Statale in Italia

La Direzione Area Infrastrutture e Opere Pubbliche del Comune di Genova ha messo a punto le linee guida per la riqualificazione dell’area ex Facchini di Rivarolo, in via Argine Polcevera, che diventerà di proprietà del Comune di Genova al termine della trattativa in corso con Ferrovie dello Stato.  L’area ha una superficie complessiva di 29 mila metri quadri e il suo sviluppo, su più livelli, prevede la destinazione di 15 mila metri quadrati alla realizzazione di un parco urbano, 26 mila metri quadrati alla nascita del nuovo polo scolastico, 10.800 metri quadrati adibiti ad attività produttive e 3.000 metri quadrati a spazi per sport e ristorazione.  

“Contiamo di portare avanti la parte preparatoria entro gennaio 2025, in modo da far partire il concorso internazionale per la riqualificazione degli spazi ex Facchini nell’aprile del 2025", commenta il vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi. "Ci sono 200 milioni per la rigenerazione urbana di Certosa e del Campasso, ma almeno 75 se ne andranno per gli indennizzi. Per il resto, dovremo fare bene i conti, ma intanto dobbiamo spendere quello che è stato stanziato, nell’ipotesi di dover poi chiedere ulteriori fondi”.

L’ambizioso progetto rappresenta la più importante opera di rigenerazione urbana in Valpolcevera. Tra i progetti più attesi c’è, senza ombra di dubbio, la nascita del primo liceo della vallata, nonché esperimento pilota a livello nazionale: si tratta nello specifico del Liceo Tecnologico Sperimentale Statale, fortemente voluto dall’Alpim (Associazione Ligure per i Minori) e dal suo presidente Carlo Castellano, che dovrebbe essere operativo nell’anno scolastico 2027/2028. Il liceo comprenderà anche un campus per i ragazzi, che potranno utilizzarlo anche dopo le lezioni, coinvolgendo i residenti del territorio. L’edificio sarà concepito per avere altissime prestazioni energetiche, il cui fabbisogno sarà coperto da energie provenienti da fonti rinnovabili.  All’interno del polo didattico troverà spazio anche una scuola media inferiore e una Scuola Professionale dei Mestieri, rivolta ai giovani provenienti dalle scuole medie inferiori, nonché un Istituto di specializzazione tecnica post diploma altamente qualificato, in sinergia con le aziende che operano sul territorio, al fine di formare professionisti pronti per il mondo del lavoro.

Il secondo settore riguarda le attività produttive di nuova generazione: il progetto prevede “l’inserimento di una parte di attività già presenti sul territorio che necessitano di spazi nuovi e meglio collegati alle infrastrutture esistenti, oltre a nuove aziende che operano prevalentemente nel campo delle nuove tecnologie e del digitale”.  Le nuove attività non dovranno comunque creare nuove servitù per i residenti e dovranno favorire l’assunzione di giovani selezionati attraverso adeguati percorsi di formazione, politiche di talent retaining, progetti con scuole, università e business school.  Gli ambiti di interesse includono le biotecnologie industriali e ambientali, le energie rinnovabili, l’edilizia sostenibile, la gestione delle infrastrutture logistiche, lo sviluppo di sistemi software e la gestione di banche dati.  

Ultima, ma non per importanza, l’area destinata allo sport e alla ristorazione, pensata in relazione alle attività già presenti nel quartiere, come la piscina Foltzer e i campi da tennis del Dopolavoro Ferroviario.  L'edificio a margine del compendio è stato per anni, fino a che il deposito locomotori era in funzione, la mensa delle ferrovie e potrebbe quindi essere utilizzato per coloro che lavorano e operano nel nuovo complesso.