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Attualità | 07 ottobre 2024, 17:35

Alloggi universitari fatiscenti, gli studenti in protesta davanti alla Regione

Questo pomeriggio il presidio in piazza De Ferrari: “Residenze non sicure ma Aliseo non risponde”. Disagi anche nei servizi on line

In presidio, con una tenda montata davanti all’ingresso del palazzo di Regione Liguria in piazza De Ferrari e divenuta il simbolo della lotta, per chiedere interventi all’interno delle residenze universitarie, sempre meno manutenute e sempre più fatiscenti.

Continua la mobilitazione dei rappresentanti di Cambiare Rotta che questo pomeriggio sono tornati a manifestare per chiedere un intervento all’interno delle residenze universitarie da parte della Regione e di Aliseo, l’agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento.

Siamo oggi qui davanti alla Regione - spiega Leonardo Ambrosio, tra i rappresentanti del movimento - perché dopo diversi tentativi fatti con altri metodi e attraverso altri canali, non abbiamo ottenuti nessuna risposta. Lunedì scorso abbiamo manifestato in presidio davanti ad Aliseo assieme agli studenti delle residenze per chiedere ci fosse un cambio di paradigma su come vengono gestite le residenze e i servizi universitari”.

Come denunciato già da alcune settimane, infatti, la situazione socio sanitaria all’interno degli studentati è preoccupante e sono stati ritrovati topi, insetti infestanti, formiche e muffa.

A preoccupare, però, c’è anche la questione strutturale: “Ci sono numerosi danni strutturali - prosegue Ambrosio - Un grave episodio è accaduto la settimana scorsa quando due controsoffitti sono crollati all’interno delle stanze di due studenti a causa di una perdita d’acqua, mettendo a rischio l’incolumità degli studenti stessi”.

Lo studente aggiunge: “Aliseo non ha voluti darci una risposta, ha riconosciuto quelli che sono effettivamente i problemi anche perché era di difficile non riconoscerli. Ci sono foto, video e tutta la documentazione oltre alle testimonianze degli studenti stessi. Aliseo però non si è presa nessun impegno a una modifica di quella che è la gestione delle residenze”.

Sappiamo benissimo - continua - che  uno dei problemi principali è quello della mancanza di fondi, perché è ovvio che i soldi che arrivano anche direttamente ad Aliseo sono pochi. Per cambiare occorre una modifica alla gestione delle residenze e occorrono lavori strutturali importanti. C’è bisogno di un investimento molto grande. Di conseguenza, siamo qui davanti alla Regione, visto che l’università è pubblica e gestita dalla Regione, i soldi devono arrivare da qua”.

Non solo, per gli studenti infatti è fondamentale aprire un tavolo di confronto continuativo e permanente che li veda coinvolti assieme alla Regione e ad Aliseo in modo che si possa iniziare un percorso capace di rispondere in maniera puntuale alle necessità degli studenti.

Così, dopo gli allagamenti dello scorso anno che si sono verificati alla Casa dello Studente, oggi una delle situazioni più difficili è quella dello studentato di via Asiago come racconta una studentessa che vive li da due anni: “A fine luglio è stato trovato un topo all’interno della macchinetta delle bibite. All’apertura della residenza, invece, un uccello morto era in corridoio mentre le macchinette del caffè erano piene di formiche, trovate poi anche in altre parti della struttura. Ma l’episodio più preoccupante è quello del crollo dei controsoffitti. Quasi tutti abbiamo macchie di umidità o di muffa nelle stanze”.

È una situazione molto complicata - continua un altro studente - le residenze chiudono in estate e vengono assegnate un’altra volta a settembre ma questa data non coincide con l’inizio delle lezioni, non si capisce perché. Siamo alla quarta settimana di lezioni e tanti studenti stanno ancora aspettando. Per noi è una sofferenza: dobbiamo trovare altri mezzi per sopravvivere. Questa maniera di avere cura dello studente è un’educazione alla precarietà. Non si capisce perché in una residenza con duecento studenti non c’è una cucina, c’è solo un microonde. Cosa dobbiamo fare per mangiare? Quest’estate i muri delle sedi di Balbi sono stati ridipinti con un costo di cinquantamila euro, però non c’è denaro per le piccole manutenzioni. Mi chiedo dunque quali siano le priorità dell’università”.

Tra i tanti temi di discussione, ci sono anche gli errori informatici che hanno interessato numerosi studenti: “Hanno fatto un errore nei crediti - racconta ancora uno studente - e sto aspettando ancora da Aliseo. Non hanno considerato i miei quarantaquattro crediti, ma solo venti e ora sto facendo un sacco di incontri per risolvere la situazione. Sto pagando un affitto di quattrocento euro al mese condividendo la casa con altri due coinquilini perché non ho ancora avuto l’assegnazione e questa, per uno studente, è la realtà più terribile”.

Per accedere al dormitori, ogni studente risultato idoneo deve pagare 250 euro ma, come racconta chi vive all’interno degli studentati, è costretto a fare i conti con una serie di disservizi. Lo ribadisce ancora una studentessa: “Abbiamo due stanze comuni per cinque piani di dormitori, una cucina con due microonde e basta. Ieri ho provato a cucinare e un topo mi è passato sulla testa. È un disastro”.

Isabella Rizzitano

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