Il calcio senza tifosi è un'altra cosa. Anche per Sampdoria-Juve Stabia, come già accaduto con Genoa-Juventus, il Ferraris di Genova è teatro di una partita giocata in un'atmosfera surreale, senza pubblico sugli spalti. Lo stadio a porte chiuse è conseguenza degli scontri avvenuti durante il derby, la città è orfana della sua solita cornice di tifo e passione.
In Via del Piano assente il consueto viavai di gente diretta principalmente verso la Gradinata Sud: nessun coro, nessuna sciarpa, nessuna bandiera. Solo il traffico del venerdì sera, spezzato dalla presenza delle forze dell'ordine impegnate nei controlli di sicurezza a ricordare che una partita era in programma.
Sul campo, già dal riscaldamento, è apparso chiaro che l'atmosfera sarebbe stata insolita. La musica diffusa dagli altoparlanti, invece di coinvolgere, sembrava quasi fuori luogo, un tentativo vano di riempire il vuoto creato dagli spalti deserti. Nemmeno la lettura delle formazioni da parte dello speaker ha aiutato a dare quel tocco di normalità alla serata.
Persino l'emozionante "Lettera da Amsterdam" è risultata spenta, privata del consueto accompagnamento del pubblico e delle bandiere. Prima del fischio d'inizio un minuto di silenzio ancor più assordante per ricordare Franco Chimenti, presidente della Federgolf scomparso nelle scorse ore.
Si gioca per dovere, si sentono solo le voci dei protagonisti. Ma senza la passione e i colori sugli spalti, il vero spettacolo del calcio manca ancora una volta.