Politica - 04 ottobre 2024, 19:00

Regionali, si alza la tensione tra Bucci e Orlando: la cena ‘dem’ diventa un caso e si incendia il faccia a faccia all’Expo Fontanabuona (VIDEO)

Reciproche provocazioni alla cerimonia di inaugurazione e tra i due litiganti si inserisce il vice ministro Rixi: “Dopo aver criticato le cene di finanziamento di Toti ora ne organizza una a Milano sperando che Genova non se ne accorga”

La parabola della tensione dialettica tra Marco Bucci e Andrea Orlando è in costante ascesa e sembra non avere intenzione di invertire la rotta in vista delle elezioni regionali del 27 e 28 ottobre.

Il tema del contendere è sempre lo stesso: le presunte bugie. A Bucci proprio non va giù quando si dice che i lavori per la nuova diga di Genova sono in ritardo, Orlando ha il nervo scoperto della cena di finanziamento che il suo comitato ha organizzato a Milano. E così, a margine dell’inaugurazione dell’Expo Fontanabuona, i due sono arrivati al contatto ravvicinato.

 

Andiamo con ordine. La giornata aveva preso una piega inaspettata quando la comunicazione del centrodestra ha deciso di fare all-in sulla cena di autofinanziamento che il comitato di Orlando ha organizzato a Milano: appuntamento mercoledì 9, contributo minimo 250 euro. Uno schema che, inevitabilmente, riporta alla tanto citata cena di Villa Lo Zerbino organizzata dal comitato Toti proprio pochi giorni prima del blitz della guardia di Finanza.

La politica costa - così è intervenuto un ironico vice ministro, Edoardo Rixi - lo sa anche Andrea Orlando che, dopo aver criticato il sostegno economico dei privati ai candidati e le cene di finanziamento di Toti, ora organizza cene di finanziamento carbonare a Milano sperando che Genova non se ne accorga. Caro Andrea, capisco che devi cercare consenso in altre regioni, ma almeno abbi il buonsenso di dire che sei portatore sano di doppia morale: se lo fai tu sei perbene, se lo fanno gli altri alla luce del sole sono criminali. La politica deve essere libera, democratica e trasparente. Io incontro le persone a Genova e in Liguria camminando a testa alta, senza nascondermi. Chi sceglie di finanziarci lo fa perché sa che lavoriamo per la nostra terra e non per aggrapparci all’ennesima poltrona. Alla cena di Milano ci sarà anche il segretario regionale Davide Natale che tanto ha detto e scritto contro Toti? Spero almeno che dichiarerete i nomi di chi parteciperà contribuendo alla campagna elettorale del Pd. Non vorrei che la vostra voglia di trasparenza si sia già esaurita al primo round elettorale”.

In un clima palesemente teso, Bucci e Orlando si sono trovati faccia a faccia all’inaugurazione dell’Expo Fontanabuona e, nonostante i sorrisi di circostanza, si sono affrontati a muso duro. Da una parte Orlando ha acceso la miccia di Bucci toccando il delicato argomento della diga, dall’altro Bucci ha provocato l’avversario sulla questione della tanto discussa cena di Milano. Il risultato è uno scontro serrato sotto gli occhi dei presenti.

Non prenderemo soldi dalla sanità privata e da chi opera con concessioni pubbliche, per questa ragione ci rivolgiamo ad eletti, compagni di partito e amici per una politica libera da condizionamenti - ha replicato Orlando - ci auguriamo che il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Rixi, vigilante anche sulle concessioni dei porti liguri, faccia altrettanto, superando la prassi ampiamente diffusa nel centrodestra regionale di prendere soldi da chi ha forti interessi collegati alle scelte della Regione, come ci hanno raccontato le recenti inchieste giudiziarie concluse con i ben noti patteggiamenti. Noi raccogliamo finanziamenti in incontri che rendiamo pubblici, così come i contributi ricevuti. Da chi li prendono Rixi e Bucci e soprattutto da chi li hanno presi in questi anni?

Mentre, sullo scontro a margine dell’Expo, Orlando accusa: “Il mio avversario, il sindaco della città metropolitana, nelle sue funzioni, mentre è presente a una cerimonia che inaugura un'Expo, mi ha aggredito, mi ha provocato, ha cercato di buttarla in rissa. Non credo che i liguri meritino questo e non credo neanche che davvero dobbiamo scadere a questo livello da bulletti di terza media. Penso che abbiamo il dovere, per l'età che abbiamo e anche per le funzioni istituzionali che svolgiamo di trovare delle sedi e il confronto non c'è perché non lo si è mai voluto fino a qui, mi auguro che nelle prossime giornate Bucci si decida ad accettarlo. Il confronto per mettere i liguri nelle condizioni di capire ciò che sta accadendo, qual è la partita in gioco. Io penso che questa sia l'unica strada utile alla democrazia per evitare di degenerare nella direzione di altre realtà nelle quali la politica si è imbarbarita. Mi sembra che il modello sia quello di Trump e da Marco Bucci si è passati a Donald Bucci”.


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