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Cronaca | 03 ottobre 2024, 12:31

Rivolta nel carcere di Pontedecimo: distrutta l’infermeria e appiccato il fuoco in alcune celle

Durante la notte alcuni detenuti armati di oggetti improvvisati hanno scatenato il caos, sottraendo siringhe e bombole di ossigeno. Santini, segretario del sindacato SINAPPE: “Non è più possibile che donne e uomini del Corpo rischino l’incolumità fisica e psicologica per una gestione inefficiente”

Rivolta nel carcere di Pontedecimo: distrutta l’infermeria e appiccato il fuoco in alcune celle

Caos nel carcere di Pontedecimo: durante la notte alcuni detenuti armati di gambe di sedie, tavoli e pezzi di brande, hanno distrutto parte dell’infermeria dell’istituto penitenziario, appropriandosi di siringhe, bombolette d’ossigeno e altri oggetti. A dare il via alla rivolta sarebbero stati futili motivi: durante la sommossa hanno anche incendiato alcune celle. Solo l’intervento tempestivo e professionale del personale di polizia, con il supporto di rinforzi provenienti dal carcere di Marassi, ha permesso di contenere la situazione, riportando la  calma.

Secondo quanto riferito da Roberto Santini, Segretario Generale del SINAPPE, l’organizzazione sindacale di Polizia Penitenziaria, il  bilancio definitivo dei danni verrà probabilmente reso noto domani  mattina: “Purtroppo stiamo assistendo a continui bollettini di guerra.  L’ennesima testimonianza di un sistema penitenziario che ormai è al  collasso,” afferma Santini. Il SINAPPE denuncia da tempo la situazione critica all’interno degli  istituti penitenziari, dove la mancanza di soluzioni concrete e  programmatiche da parte delle istituzioni mette in pericolo quotidianamente la vita del personale. “La politica e l’amministrazione  devono fare chiarezza su come intendono affrontare le problematiche del sistema penitenziario. Non è più possibile che donne e uomini del Corpo rischino l’incolumità fisica e psicologica per una gestione inefficiente,” continua Santini.

L’organizzazione chiede con urgenza che il Ministro della Giustizia Carlo Nordio convochi un tavolo di confronto per rivedere le modalità operative e le regole d’ingaggio del personale di Polizia Penitenziaria. “Il manuale operativo pubblicatolo scorso anno, senza il supporto di chiare direttive applicative, rimane solo carta. Abbiamo bisogno di circolari che offrano al personale regole chiare per affrontare queste emergenze,” conclude Santini.

La sicurezza all’interno degli istituti penitenziari e la salvaguardia degli agenti di Polizia Penitenziaria non possono più essere messe in secondo piano.

Redazione

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