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Politica | 02 ottobre 2024, 13:32

Gli ospedali sono in emergenza e la sanità resta al centro della campagna elettorale. Orlando: “Toti l’ha portata allo sfascio, ora Bucci ricandida il suo assessore”

Il candidato del centrosinistra lancia l’affondo: “In Liguria i nuovi posti letto previsti dal Governo nel 2020 sono stati realizzati per meno della metà”

Andrea Orlando

Andrea Orlando

Come emerso anche dal dibattito in consiglio regionale, la sanità resta al centro del confronto elettorale, specie tra i due principali contendenti Marco Bucci e Andrea Orlando.
In mezzo ci sono cittadini e pazienti, alle prese ogni giorno con un sistema a dir poco lacunoso e con i pronto soccorso intasati, come abbiamo documentato oggi sulle pagine del nostro giornale.
Ad affondare il colpo ora è il candidato del centrosinistra che punta il dito contro la nuova discesa in campo dell’assessore regionale alla Sanità uscente, Angelo Gratarola.

Toti e le sue giunte hanno portato allo sfascio la sanità pubblica in Liguria. Bucci vuole continuare su quella strada - dice Orlando in una nota - si vede tutti i giorni negli ospedali, si legge sui giornali, si sente nelle parole delle persone: la sanità è stata sostanzialmente privatizzata, mentre la realizzazione di nuovi posti per terapie intensive e subintensive è ferma al palo, con il rischio di perdere le risorse stanziate dal PNRR. Cosa significa? Che in Liguria i nuovi posti letto previsti dal Governo nel 2020 sono stati realizzati per meno della metà. Parliamo di quelle macchine salvavita che possono aiutare, come abbiamo visto durante il Covid, anziani e più fragili in caso, ad esempio, di complicazioni respiratorie”.

Le politiche di Toti e della destra hanno portato alla negazione del diritto fondamentale alla cura - aggiunge Orlando - in Liguria è costante il calo del personale sanitario, con dati peggiori della media nazionale, e siamo ultimi nel Nord Italia per il numero di persone che vanno a curarsi fuori regione. Nessun nuovo ospedale costruito in questi anni, nessuna pianificazione regionale, e un "buco" da 200 milioni che pesa sul conto della sanità, senza avere migliori servizi”.

Poi l’affondo a Gratarola: “Il disastro è tale che oggi nessuno nel centrodestra sembra conoscere più Toti, anche se Bucci candida nelle sue liste l'assessore regionale alla sanità uscente. I liguri meritano di meglio. Vogliamo una sanità che funzioni, che non lasci nessuno indietro, che sia pubblica e universale. Com’è scritto nella nostra Costituzione”.


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