Eventi - 02 ottobre 2024, 12:00

Tablao Beat, quando il Flamenco incontra la contemporaneità. Il debutto giovedì sera alla Claque

Il progetto unisce la tradizione flamenca abbinata alla sperimentazione. Guidati da Marco Buccellato, in arte Boccanegra, cinque giovani artisti porteranno sul palco uno show di musica, danza e narrazione: “Sarà uno spettacolo coinvolgente, che farà immergere nelle atmosfere spagnole e nelle nostre storie personali”

Marco Buccellato "Boccanegra"

Giovedì 3 ottobre il palco della Claque si prepara a ospitare un evento dal sapore andaluso, con una sfumatura moderna e ricercata: alle ore 21,30, i Tablao Beat, il progetto di cinque giovani artisti internazionali, presenterà in prima assoluta uno spettacolo che unisce musica, canto, danza e narrazione, al ritmo della più autentica tradizione flamenca, ma dalla sensibilità contemporanea. A guidare il gruppo è Marco Buccellato, in arte Boccanegra, che sarà affiancato dalla cantaora Carmen García Seuma, dal chitarrista Ulysse Hénensal, dalla cantaora Elodie Roubert e dalla bailaora Ana Maria Cornejo Silva.

Tablao Beat non è solo una performance di flamenco, ma anche una narrazione musicale che si distanzia dal mito del successo per abbracciare il desiderio di condivisione e di esperienze collettive. Questo progetto prende vita dalla formazione accademica e artistica dei suoi membri, che si sono conosciuti nelle più prestigiose scuole di flamenco spagnole, come la Fundación Cristina Heeren di Siviglia e l’Escuela Carmen de las Cuevas di Granada

Lo spettacolo di Genova segna l’inizio di un percorso che porterà il gruppo in altre città italiane, con una replica il 4 ottobre a Bologna e il 6 ottobre al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, fino alla pubblicazione dell’album di debutto il 15 novembre. Inoltre, il 4 ottobre, a mezzanotte, uscirà il primo singolo del progetto, “Carmona-Alegrías”.

Boccanegra, originario di Genova, racconta come tutto ha avuto inizio: “Mi trovai una sera d’autunno in un mirador dell’Albaicín di Granada insieme a dei ragazzi di Cadice, che suonavano e cantavano accompagnati dalle palmas (le mani) di una decina di coetanei. Mi unii a loro, e mentre le ritmiche del flamenco ci mettevano in relazione, l’immagine di persone tra loro sconosciute che si incontrano e sperimentano modi alternativi di stare con gli altri, risuonò in me come una rivelazione. La soluzione a un conflitto che intuivo appartenesse tanto a me, quanto a chi mi stava accanto. Quella sera cominciò la mia ricerca”.

Una ricerca che si è concretizzata nel progetto Tablao Beat, con il sostegno del Ministero della Cultura e della SIAE attraverso il bando ‘Per chi crea’: “Il progetto è stato fortunato da questo punto di vista, perché ha trovato in questo modo un ambiente fertile in cui fiorire: inizialmente pensavo di creare un EP con quattro o cinque pezzi, incentrato sui sentimenti, ipotizzando poi di chiamare degli artisti andalusi a suonare con me. Il progetto si è poi ingrandito, ha coinvolto tantissime persone dalla grande sensibilità artistica, e mi ha dato la possibilità di tornare a lavorare insieme a persone con cui avevo già avuto collaborazioni in passato, ma che poi ho dovuto lasciare lungo il cammino perché non potevo più permettermi i loro servizi”.

 

Boccanegra ha scritto gli otto brani del concept album, raccontando la storia di una ragazza che, per fuggire alla propria inquietudine, parte in viaggio alla ricerca di una nuova direzione. “Ciascun brano – continua Boccanegra – è costruito a partire dal patrón ritmico di uno specifico stile flamenco (palo), sviluppato attraverso una sensibilità contemporanea. Nell’insieme l’album raccoglie vari palos, in analogia a quanto accade in un tablao flamenco”.

Nel flamenco, il tablao è la tavola di legno su cui le danzatrici ballano accompagnate dal canto e dalla chitarra. Tuttavia, per Boccanegra e il suo gruppo, il tablao è anche un simbolo di un linguaggio musicale e corporeo che diventa strumento di connessione tra artisti e pubblico. 

Ma come è arrivato Boccanegra a scoprire il flamenco? “Da adolescente avevo questo sogno un po’ naif legato alla Spagna”, racconta. “Chiaramente avevo il mito di Paco de Lucia, ma il flamenco non era una cosa molto definita nella mia testa. Quando ho avuto l’opportunità, sono partito per Granada per studiare alla Escuela Carmen de las Cuevas, dove ho compreso l’intensità con cui il flamenco è vissuto dagli andalusi. Lì è iniziato il mio percorso di avvicinamento a questo genere”. Da allora l'artista ha proseguito la sua formazione tra Granada e Siviglia, fino a creare una rete di collaborazioni con artisti provenienti da diversi paesi.

L’incontro con questi artisti ha dato vita a Tablao Beat, un progetto che si distingue per il suo spirito sperimentale. “Gli artisti che sono con me sul palco vengono dal flamenco puro, ma stanno adattando il loro linguaggio a un esperimento: cosa succede se tratteniamo solo le strutture ritmiche del flamenco e esploriamo generi diversi? La forza espressiva del flamenco si conserva?”.

Il pubblico sarà parte integrante della performance live: “Il nostro è uno spettacolo aperto, che coinvolgerà anche il pubblico. Vogliamo che chi ci ascolta possa immergersi nelle atmosfere del flamenco, ma anche nelle nostre storie personali. Sarà uno spettacolo interessante, sia per noi che per chi sarà presente in sala”. 

Il debutto alla Claque segna un momento importante per il percorso artistico di Boccanegra e dei suoi compagni di viaggio, un gruppo di giovani che ha trovato nel flamenco una via per raccontare i propri sentimenti e per sfidare i canoni della musica contemporanea.

Per chi volesse partecipare all’evento, i biglietti sono disponibili presso la Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse.