EVENTI
TEDXGENOVA
Terraformare: una parola complessa, presa in prestito dalla letteratura fantascientifica di metà Novecento, quando l'idea di rendere un pianeta inospitale simile alla Terra affascinava scrittori e scienziati. Questo termine si riferisce a tutte le azioni e i processi necessari per rendere abitabile un pianeta che altrimenti non lo sarebbe. Questo sarà il tema dell’edizione 2024 di TEDxGenova, che si terrà sabato 28 settembre nella verde cornice di Villa Serra di Comago.
La giornata inizierà alle ore 15 con una serie di attività pomeridiane, consultabili e prenotabili tramite una web-app dedicata, e culminerà con lo show principale della sera. Speaker provenienti da ambiti molto diversi si alterneranno sul palco con l’obiettivo di diffondere idee di valore, tutte legate alla parola chiave di questo evento. Il concetto è infatti molto attuale nel dibattito pubblico e nelle conversazioni sui social, a causa della crescente inabitabilità del nostro pianeta, dovuta ai cambiamenti climatici, alle tensioni internazionali e alla polarizzazione sociale. La vera sfida, tuttavia, è rendere la Terra stessa più vivibile. Questo significa, prima di tutto, "terraformare" le nostre idee, ripensando valori e comportamenti.
VISITE GUIDATE AI BACINI DI CARENAGGIO
Sabato 28 e domenica 29 settembre
Nell'ambito delle Nell'ambito delle Giornate europee del patrimonio 2024, i bacini di carenaggio delle riparazioni navali del Molo Giano di Genova riaprono le porte al pubblico sabato 28 e domenica 29 settembre: l'evento, promosso dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Genova e La Spezia in collaborazione con Ente Bacini, consiste in una visita guidata alla scoperta del cuore della storia e della tecnologia navale del Porto di Genova.
Pur essendo stati dichiarati beni culturali dal Ministero per i beni e le attività culturali già dal 2007 in ragione del loro interesse storico ed archeologico, i bacini di carenaggio rappresentano una realtà ancora poco conosciuta agli stessi genovesi: «Per questa ragione aderiamo con grande entusiasmo all’iniziativa della Soprintendenza, convinti che l'apertura al pubblico costituisca un importante momento di connessione con la cittadinanza e di valorizzazione dell’attività di riparazione navale così intrinsecamente legata alla storia della nostra città», dichiara la presidente di Ente Bacini, Daniela Boccadoro Ameri.
Nel corso della visita, a cura dei funzionari della Soprintendenza e del personale dell’Ente, verranno mostrati principalmente i tre bacini più antichi, entrati in funzione tra il 1892 ed il 1928, fornendo ai visitatori informazioni di tipo storico-culturale e sul funzionamento delle strutture.
SPORTABILITY DAY
Sabato 28 settembre
Ritorna sabato 28 settembre presso l’impianto polisportivo My Sport Village Sciorba di Genova l’appuntamento con lo SportAbility Day. La 4° edizione della più grande festa dello sport per tutte le abilità è promossa dall’Associazione Stelle nello Sport con il sostegno di Regione Liguria, Comune di Genova e Fondazione Carige, con il patrocinio di Sport e Salute, Coni, Cip, Special Olympics, Ufficio Scolastico regionale per la Liguria e il supporto tecnico di MySport e Municipio Media Valbisagno.
L’evento, inserito nel calendario ufficiale di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport, è totalmente gratuito ed è dedicato a persone con disabilità fisica motoria, sensoriale e intellettivo relazionale che, affiancata da famigliari e amici, potranno provare 40 discipline e attività sportive, guidati da 60 istruttori qualificati, e assistere ad eventi “integrati” di calcio, volley, basket e hockey in cui atleti normodotati e con disabilità giocheranno insieme.
MOSTRA INTERNAZIONALE DEI CARTOONIST
Sabato 28 e domenica 29 settembre
Fervono i preparativi per l’appuntamento con la Mostra Internazionale dei Cartoonist che il 28 e 29 settembre si prepara ad animare le strade di Rapallo.
Tanti gli ospiti di rilievo di questa edizione che vedrà protagonista Don Rosa, celebre autore Disney, Guido Silvestri, noto come ‘Silver’, creatore di Lupo Alberto, e il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini.
L’evento vede l’organizzazione del Comune di Rapallo in collaborazione con l’Associazione Culturale Rapalloonia.
Uno dei momenti principali sarà la mostra allestita presso Villa Queirolo, che renderà omaggio a Carl Barks, il geniale autore che nel 1947 diede vita a Paperon de’ Paperoni e a molti altri personaggi iconici di Paperopoli. In esposizione ci saranno tavole originali, schizzi, acquarelli e opere a tempera che permetteranno ai visitatori di apprezzare il talento e la visione di uno dei maestri più importanti della storia del fumetto. La mostra sarà aperta oltre il weekend inaugurale, da mercoledì 2 ottobre a domenica 6 ottobre, dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00.
GENOVA BEER FESTIVAL
Fino a domenica 29 settembre
Ci sarà una selezione dei migliori birrifici artigianali italiani, una presenza d’eccezione dall’Irlanda, il sidro artigianale e 9 proposte food pensate per abbinarsi a una tap list di 150 birre alla spina. Ma anche laboratori di approfondimento, laboratori di birra e yoga, visite guidate alla villa settecentesca e laboratori creativi per i più piccoli.
È il ricco programma del Genova Beer Festival, il festival organizzato dall’APS Papille Clandestine, che giunge all’ottava edizione e conferma Villa Bombrini di Cornigliano (via Muratori, 5) come storica sede della manifestazione. Il via venerdì 27 settembre alle ore 18, per tre giorni di festa (orari: venerdì 18-01, sabato 12-01 e domenica 12-22).
Il focus del festival sono ovviamente le birre artigianali, con una line up di assoluto livello. A partire dai birrifici liguri: Altavia, Birrificio Finalese, Fabbrica della Birra Busalla, Maltus Faber, Nadir, Taverna del Vara e la new entry del Birrificio Exuvia. Da fuori Liguria arriveranno il Birrificio Bondai (Friuli Venezia Giulia), Beer In (Piemonte), Kamun (Piemonte), Troll (Piemonte), Vetra (Lombardia), Mastino (Veneto), Bruton (Toscana), Birra dell'Eremo (Umbria) e Hilltop Brewery (Lazio). Presenza straniera, con Galway Bay Brewery, che è stato il primo brewpub d’Irlanda. Spazio poi al sidro artigianale, con Eranomele (Lombardia).
“Tra le 150 birre del festival si troveranno davvero tutti gli stili, interpretati con personalità da birrifici a cui siamo particolarmente legati. Dietro i banconi, i consumatori troveranno chi quelle birre produce ogni giorno. Teniamo molto a questo aspetto, perché ogni prodotto assume più valore quando si conosce la storia che ha dietro, e anche il consumo diventa più consapevole. Bere meno, ma bere meglio è la nostra filosofia”, spiegano gli organizzatori.
Se le birre arrivano da tutta Italia, ad accompagnare la tap list sarà una proposta gastronomica rigorosamente “local” che si sposa con malti e luppoli e pensa a tutte le esigenze. Tra i food, spazio a Arrosticini by Fuoco, Dim Sum Tang (ravioli cinesi), Il Genovese (trofie al pesto e fritti di mare), Il Masetto (hamburger), Kowalski (piatti dell’Est), Pane dell’Anno 1000 (tasche farcite), Patateria Genovese (Jacket Potatoes), Romeo Viganotti (dolci e cioccolato), Tenuta Golfo Paradiso (fritti vari).
Ricchissimo il programma. Ci sarà il beer sommelier campione del mondo Simonmattia Riva, un approfondimento sulla scena artigianale irlandese. Ma anche le birre in abbinamento con i formaggi (a cura di Onaf Genova) e con i piatti degli chef genovesi (con Simone Lolli del ristorante Ortica, Maurizio Pinto di Voltalacarta, Daniele Rebosio di Hostaria Ducale e Simone Vesuviano di Quelli dell’Acciughetta). Poi l’incontro con gli homebrewer, i laboratori di birra e yoga, i laboratori creativi per i bambini e le visite guidate alla villa, che nelle sette precedenti edizioni hanno portato oltre 500 persone a scoprire una delle ville più belle della città. Tutto il programma è consultabile sul sito: www.genovabeerfestival.it/programma.
Biglietto d'ingresso € 8 (ridotto convenzionati € 6, soci Papille Clandestine 2024 € 1). Il festival è raggiungibile in treno, in bus, in auto (ampio parcheggio gratuito) ed è attiva una convenzione con Radio Taxi con sconto del 10% per tutte le corse da e per Villa Bombrini prenotate attraverso la centrale (010 5966). Il regolamento di Villa Bombrini ammette l'ingresso dei cani al guinzaglio nelle aree all’aperto.
Si ringrazia Società per Cornigliano per il contributo e la concessione di Villa Bombrini.
Tutte le info su www.genovabeerfestival.it.
FESTA DEI SANTI COSMA E DAMIANO
Domenica 29 settembre
Domenica 29 settembre torna a Sampierdarena la tradizionale festa dei Santi Cosma e Damiano, presso la chiesa di Santa Maria della Cella. Il Comune di Genova, in occasione dei festeggiamenti religiosi dei S.S. Cosma e Damiano, di origine araba, noti come Santi medici, martirizzati con la decapitazione durante l’impero di Diocleziano, organizza, come ogni anno, una fiera di 60 banchi di dolci, merci varie e generi alimentari. La fiera si svolgerà dalle 8 alle 21, lungo via Sampierdarena (a partire dal civico 111) in particolare nella zona limitrofa alla parrocchia di Santa Maria della Cella e San Martino, fino all’intersezione con via Giovanetti, proprio al centro del primitivo borgo di Sancto Petro de Arena. La superficie occupata dalla fiera è di 2000 metri quadrati.
I due Santi medici, patroni della comunità pugliese, saranno celebrati domenica con una messa solenne alle 10,30, i Vespri alle 16 e alle 16,45 la processione per le vie cittadine con l'arca dei Santi e le confraternite con i crocifissi processionali, accompagnata dalla banda del Circolo Risorgimento Musicale di Sampierdarena
CHIAVARI IN COSPLAY
Fino al 29 settembre
Dopo il grande successo della scorsa edizione, torna a Chiavari (GE) ChiavarInCosplay, il festival della Cultura Pop del circuito C.F.C. Comics Festival Community organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Chiavari in collaborazione con STEP del Gruppo LEG, pronto a colorare le vie della città con
la presenza dei più amati e importanti artisti del mondo del Comics e del Cosplay.
“Leggerezza – Lightness” sarà il claim di quest’anno, scelto dai direttori artistici Alberto Grezzani e Andrea Lucchi, ispirati dal clima che aleggiava fra i partecipanti durante la passata edizione, che si sono messi in gioco sul red carpet lungo un chilometro nel caruggio principale della cittadina ligure, divertendosi con leggerezza. Adulti e bambini, appassionati e passanti si sono mescolati in un fiume di cosplayer, negli stand dedicati al gioco da tavolo, tra gli espositori e sotto ai palchi, godendosi le tre
giornate della manifestazione in tranquillità. Una leggerezza che non è assenza di contenuti, o di profondità, ma un modo per vivere con spensieratezza un momento di aggregazione e integrazione tra generazioni e interessi molto diversi. La parola inglese“Lightness” sta a indicare anche la luminosità, quella sui volti del pubblico, di volta in volta meravigliato, divertito, o coinvolto da quanto succedeva nelle diverse aree.
Il fumettista Alessio Spataro, autore del manifesto ufficiale, ha interpretato questo claim dal suo punto di vista, ponendo in primo piano una famiglia sotto le volte del caruggio, intenta a ultimare il proprio costume e pronta a immergersi nel fiume di cosplayer sul red carpet alle loro spalle, con spensieratezza e un po’ di goliardia, in linea con lo spirito della manifestazione e l’intento di partecipare a un rito collettivo.
Come una vera e propria Hollywood del cosplay, la manifestazione diventa la protagonista per le strade e le piazze di Chiavari con un esclusivo red carpet che accoglie tutti gli appassionati. Tantissimi gli eventi collaterali in programma: musica, giochi, sfilate, contest, spettacoli e numerosi ospiti tra i grandi protagonisti del settore e non solo, per un weekend all’insegna del divertimento.
Cristina D'Avena canterà i pezzi amatissimi dal pubblico sul palco di piazza Mazzini domenica alle ore 20.
L’appuntamento è per il 27-28-29 settembre 2024 a Chiavari… per tre giorni da favola, anzi: da Oscar!
ORARI DEL FESTIVAL
Venerdì 27 settembre: Main Stage 19.00 - 24.00
Sabato 28 settembre: Tutte le aree e attività 14.00 - 24.00
Domenica 29 settembre: Tutte le aree e attività 14.00 - 20.00
Tutte le informazioni su www.chiavarincosplay.it
VISITE GUIDATE A CASTELLO D'ALBERTIS
Sabato 28 settembre
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 28 settembre alle ore 11:00 una divertente visita enigmistica per famiglie, a cura della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, porterà alla scoperta delle suggestive sale di Castello D’Albertis.
Il Castello, oggi Museo delle culture del mondo, è testimone del fascino di mondi lontani, di amore per il mare e curiosità verso l’ignoto. Il suo ideatore, il Capitano Enrico Alberto D’Albertis, viaggiò per mare e per terra tra ‘800 e ‘900, e collezionò molti “souvenir” dei luoghi in cui era stato e delle popolazioni incontrate nelle sue traversate in Africa, nelle Americhe e in Oceania.
L’attività offre ai partecipanti la possibilità di visitare in modo davvero insolito la storica dimora e di scoprire le storie del Capitano come dei veri esploratori, lasciandosi guidare dal proprio ingegno. Divisi in squadre, i ragazzi dovranno collaborare in giochi enigmistici per individuare le parole chiave che daranno il via ai racconti di viaggio del Capitano D'Albertis.
UN'ISOLA MEDIEVALE NEL CUORE DI GENOVA
Sabato 28 settembre
Sabato 28 e domenica 29 settembre si celebrano in Italia le GEP – Giornate Europee del Patrimonio, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa.
Il tema di quest’anno è “Patrimonio in cammino”, un’occasione per riflettere sulla cultura come elemento di relazione, prendendo spunto dal patrimonio culturale di ambito locale collocandolo in una dimensione più ampia, e a cercare in esso le tracce delle relazioni fra le genti che si sono mosse per terra e per mare.
Per l’occasione, anche Casa di Colombo aderisce all’iniziativa nella giornata di sabato 28 settembre alle ore 17:00 con l’evento dal titolo"Un’isola medioevale nel cuore di Genova", un pomeriggio alla scoperta delle trasformazioni del quartiere del Sestiere del Molo,considerato “un’isola medioevale” nel cuore della Genova moderna, seguita da un aperitivo e degustazione di prodotti tipici liguri.
Gli ospiti, accompagnati da un operatore dell’Area Educativa della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, parteciperanno a un percorso di approfondimento di Casa Colombo, l’edificio dove il grande navigatore Cristoforo Colombo visse la sua prima giovinezza. Nel giardino alle spalle della casa si trova il Chiostro di Sant’Andrea, la seconda tappa della visita dove sarà possibile ammirare i magnifici capitelli scolpiti con scene di ispirazione diversa. Per proseguire il giro si attraverserà Porta Soprana, il grandioso ingresso alla città per chiunque giungesse a Genova dal Levante, per poi salire sulle Mura del Barbarossa, le nuove mura cittadine costruite nel XII secolo per difendere l’autonomia della Repubblica di Genova dalle mire espansionistiche dell’imperatore Federico Barbarossa.
Al termine della visita, sotto le maestose Mura si degusteranno prodotti tipici genovesi offerti da Pesto per Amore, un’azienda locale che dal 2006 produce pesto e non solo, nel cuore di Genova: si assaporerà focaccia secca di vari gusti, pesto e salsa di noci freschi, paté e olive taggiasche accompagnate da un calice di Vermentino o Ciliegiolo.
SAGRA DEL PESTO A PONTEDECIMO
Sabato 28 e domenica 29 settembre
La Sagra del Pesto, giunta alla sua sedicesima edizione, è un’iniziativa organizzata dagli Scout laici del C.N.G.E.I. della Sezione di Genova.
Per il nono anno l’evento si terrà a Pontedecimo, presso gli spazi di SOMS La Fratellanza il 28 e il 29 Settembre.
La Sagra del Pesto è una festa unica in cui godersi la tipica cucina ligure con distribuzione di piatti della tradizione genovese, principalmente a base di pesto, e grigliate in un’atmosfera di festa con intrattenimento musicale e danzante.
In particolare, in questa edizione ci accompagneranno il venerdì gli Audio 80 e la domenica il ballo liscio con i Mokambo. La domenica a pranzo i protagonisti saranno i giochi per bambini.
Viene garantita la possibilità di festeggiare a chiunque, vegetariani e celiaci, ed è garantita la cena anche in caso di pioggia.
URBAN NATURE WWF IN ORTO BOTANICO
Sabato 28 e domenica 29 settembre
Urban Nature è l'iniziativa promossa dal WWF per rendere evidente l'importanza e il valore della natura in città.
Per la sua VIII edizione, WWF Young Liguria e l'Orto Botanico di Genova organizzano una serie di attività gratuite dedicate alla scoperta della biodiversità in città e dei benefici che ci regala.
Sabato 28, h. 15:00 "Indovina Chi, piante edition" - Viaita guidata a cura di Elena Mora: impariamo a riconoscere le piante intorno a noi
Sabato 28, h. 16:00 "Bird Gardening" - Visita guidata cura di Giorgio Bassoli: quando il giardino diventa un'oasi di biodiversità
Domenica 29, h. 9:30 "Green Mindfulness" - pratica a contatto con la natura con la guida della dott.ssa Patrizia Minetto
Posti limitati, prenotazione obbligatoria a botgarden@unige.it
Costo: gratuito.
Dove: Orto Botanico di Genova, C.so Dogali 1M
Nell'ambito dell'evento, WWF raccoglie offerte libere per supportare progetti di educazione al valore della natura negli spazi urbani per il nostro benessere e la nostra sicurezza, e per la lotta al cambiamento climatico e al dissesto idrogeologico.
MONTOGGIO BRICKS
Domenica 29 settembre
Il Centro Culturale Peppo Dachà (Piazza Balilla 13, Montoggio, GE) presenta la seconda edizione di "Montoggio Bricks!", evento dedicato agli amatori delle costruzioni coi mattoncini di ogni età, in collaborazione con il negozio "Il Mastro Costruttore" (Via della Maddalena 108r, Genova) e con il patrocinio del Comune di Montoggio.
Il tema di quest'anno è "Città Antiche". Per coloro che hanno piacere di esporre la propria opera a tema, sono ammesse solo creazioni di personale ingegno e fantasia assemblando i bricks Lego®️ / altri marchi in maniera personalizzata. Per iscriversi c'è un modulo da compilare ed inviare via mail entro il 18 settembre a centroculturale.peppodacha@gmail.com scaricabile a questo link https://tinyurl.com/6rrpb2v8
L'evento consisterà infatti nella mostra delle opere dei partecipanti sia presso i locali del Centro Culturale che in forma itinerante per le vetrine delle attività aderenti all'iniziativa lungo la via principale di Montoggio, in fascia oraria 10-13 e 16-19. Sarà inoltre presente uno spazio dedicato ai mattoncini sfusi, eventualmente acquistabili, per la libera immaginazione e creatività.
VISITE GUIDATE AL MUSEL - MUSEO ARCHEOLOGICO E DELLA CITTÀ
Sabato 28 e domenica 29 settembre
Il Comune di Sestri Levante, tramite il LabTer Tigullio, il centro di educazione ambientale del Tigullio orientale, e il MuSel – Museo Archeologico e della Città propone inoltre l’ingresso promozionale al MuSel per tutto il weekend e la visita guidata di domenica 29 settembre a partecipazione gratuita.
Per l’occasione, infatti, il MuSel – Museo Archeologico e della città del Comune di Sestri Levante, sabato 28 e domenica 29 settembre, sarà aperto dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 con ingresso promozionale a 3 euro (anziché 5 euro) per tutti. A tutti i visitatori verrà inoltre donato un piccolo omaggio a ricordo della visita effettuata.
Domenica 29 settembre, alle ore 15.30 invece è prevista una visita guidata a tema “Sestri Levante: storia di un approdo lungo cammini di terra e di mare” : un itinerario a piedi, con partenza da Palazzo Fascie, sede del MuSel, e visita alla sezione del Museo della Città, per scoprire proprio come si è sviluppata Sestri Levante, crocevia di itinerari, rotte e percorsi stradali, e divenuta cittadina contrassegnata da una storia ricca di “sorprese”. Si proseguirà poi lungo le vie del centro, fra il caruggio e il lungomare, approfondendo storia e arte, tradizioni legate al mare e non solo. La visita guidata è aperta a tutti e a partecipazione gratuita, sarà infatti tenuta da una guida turistica abilitata del LabTer Tigullio e finanziata dal Comune di Sestri Levante.
La partecipazione è gratuita, e non è necessaria la prenotazione anticipata; l’appuntamento è alle ore 15.30 davanti a Palazzo Fascie, in corso Colombo 50, a Sestri Levante.
GENOVA LIGHTHOUSE CITY
Sabato 28 e domenica 29 settembre
Un fine settimana all’insegna dell’approfondimento e del confronto sull’adattamento ai cambiamenti climatici: sabato28 e domenica 29, nel parco della Memoria, sotto il ponte San Giorgio, si terranno le prime due giornate organizzate nell’ambito di Genova Lighthouse City, la strategia del Comune di Genova (approvata alla fine del 2019) per individuare soluzioni alle sfide del cambiamento climatico.
Genova Lighthouse City pone le basi per il miglioramento futuro attraverso la consegna di un piano d'azione: l’Action Plan Genova 2050, approvato a maggio 2021, che comprende un nucleo di 12 azioni concrete per raggiungere alti standard di sostenibilità ambientale, di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, per una migliore qualità della vita. Nel Genova Lighthouse City sono inseriti anche i Giardini dell’Argine del Polcevera del parco del Memoriale e il progetto di rigenerazione del quadrante della Valpolcevera.
Il prossimo fine settimana, sarà un primo momento di focus sul tema dell’adattamento al cambiamento climatico coinvolgendo i partecipanti con visite guidate, laboratori, conferenze, arte e musica alla scoperta del territorio da un altro punto di vista. Per tutto ottobre, proseguiranno poi gli appuntamenti, le lectures e i workshop (informazioni e programmahttps://www.contattogenova.cloud/genovalighthouse/) per avvicinare la comunità ai temi dell’adattamento al cambiamento climatico come espressione di sostenibilità economica, sociale e ambientale secondo i principi ESG (Environmental, Social e Governance), misura che fa parte del programma sperimentale finanziato dal MASE-Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica con il Programma Sperimentale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
FESTA DEI NONNI A RECCO
Domenica 29 settembre
Il 29 settembre la Pro Loco dedica un pomeriggio a nonni e nipoti che potranno giocare insieme nella splendida cornice di Valleverde, polmone verde di Recco a pochi passi dal centro cittadino. In questa insolita location nonni e nipoti potranno cimentarsi insieme nel “Gioco dell’oca gigante”. Lo storico gioco da tavola che ha appassionato intere generazioni è stato rivisitato dal consiglio della Pro Loco Recco e realizzato in una versione “gigante”. Le tessere del gioco sono state realizzate da artigiani di Recco utilizzando l’arte della pittura e del decupage. Il gioco è stato rivisitato con l’intento di valorizzare le peculiarità della città e delle sue tradizioni.
Nonni e nipoti potranno inoltre cimentarsi con altri due indimenticabili giochi della passato: il pampano e il petanque.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni la Pro Loco Recco è a disposizione tramite canali social, WhatsAp 3348754058 oppure presso la sua sede in via Ippolito d’Aste.
Ecco il Link per visionare regolamento e scaricare il modulo di partecipazione :
https://www.prolocorecco.it/eventi/news-e-appuntamenti/nonni-e-nipoti-giocano-insieme
BONSAI IN MOSTRA
Fino al 29 settembre
Da venerdì 27 a domenica 29 settembre la Sala Polivalente del Comune di Recco ospiterà un’esposizione dedicata all’antica arte del bonsai, promettendo ai visitatori un viaggio attraverso paesaggi in miniatura realizzati con cura. Gli orari di apertura al pubblico sono i seguenti: dalle ore 09.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. Non sarà solo una mostra di piante ma di vere e proprie storie, raccontate attraverso rami e foglie, modellate da tecniche tramandate nel tempo. “L’arte del bonsai, con le sue radici profonde nella storia e nella cultura giapponese, è un’espressione tangibile di bellezza, cura, pazienza. In un’epoca caratterizzata dalla velocità abbiamo bisogno di equilibrio e di ritrovare l’armonia con la natura” osserva il sindaco Carlo Gandolfo, ricordando che l’evento si avvale dell'organizzazione della Pro Loco e del patrocinio del Comune di Recco.
La mostra è curata da Bonsai Drynemetum, Ponente Bonsai, Zena Bonsai, Fabrizio Campanini, Fabio Capitelli e Marino Gaggero.
L’inaugurazione è in programma venerdì 27 settembre alle ore 18; l’ingresso è libero.
MUSICA E SPETTACOLI
GEZMATAZ FESTIVAL 2024
Sabato 28 settembre
Dopo gli appuntamenti estivi alla Piazza delle Feste del Porto Antico e a Palazzo Ducale, Gezmataz Jazz Festival 2024 torna con cinque grandi concerti dal 28 settembre al 15 novembre in collaborazione con La Claque, spazio artistico di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, offrendo un mix tra i più grandi interpreti internazionali e i giovani più promettenti del panorama italiano, come ormai da tradizione di quella che è la principale rassegna jazz genovese, giunta quest’anno alla sua 21ª edizione.
Le luci si accendono sabato 28 settembre con il Ray Lema & Partage Ensemble, serata che segna il ritorno nel nostro paese del grande pianista congolese dopo più di quindici anni: ad accompagnarlo Massimiliano Gilli, Sylvie Blanc, Gerardo Vitale, Claudia Ravetto, Manuel Pramotton e Marco Giovinazzo, in una suite per pianoforte, quartetto d’archi, sax soprano e percussioni che produce una musica senza etichette, in perfetto connubio tra jazz, sonorità classiche e melodie africane.
MOONLIGHT FROM... CONCERTO DI VINCENZO ADELINI
Domenica 29 settembre
Un concerto avvolto dalle suggestioni celesti proiettate sulla cupola del planetario di Sestri, un’occasione per vivere il cielo accompagnati dalle emozionanti melodie di Vincenzo Adelini.
Con la sua inseparabile chitarra Gibson, il theremin e altri strumenti, Adelini regalerà al pubblico uno spettacolo immersivo dove le sue note si fonderanno con le immagini astrali, creando un’atmosfera unica e indimenticabile.
L’evento di domenica rappresenta solo una tappa del tour "MoonLight from…" che porterà Adelini in undici strutture astronomiche italiane. Per ogni città, l’artista comporrà un brano inedito dedicato alla Luna, lasciando in dono lo spartito alla struttura ospitante. Al termine del tour, i pezzi saranno raccolti in un album che sarà distribuito da Universal.
ASTROCIRCO
Fino al 20 ottobre
Uno spettacolo ‘stellare’ per scoprire lo spazio e i pianeti, in cui protagonista sarà il pubblico.
È ‘Astrocirco, missione divertimento’ il progetto di edutainment dedicato ai bambini e alle famiglie che sarà ospitato in piazza Martinez, nel quartiere genovese di San Fruttuoso, dal prossimo 27 settembre e fino a domenica 20 ottobre.
Scienza e arte di cicloteatro andranno a braccetto grazie a un’esperienza immersa e interattiva. Lo spettacolo, che dura circa due ore, si terrà venerdì 27 settembre alle 17,30 per poi proseguire il lunedì e il venerdì, sempre alle 17,30 e sabato e domenica con un doppio appuntamento alle 15,30 e alle 18.
Una missione all’avventura per scoprire lo spazio e i suoi pianeti che vuole sensibilizzare sui temi della sostenibilità.
MOSTRE E MUSEI
LIGHT AND DARKNESS
Fino al 12 gennaio
Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone presenta il nuovo progetto fotografico Light and Darkness, dedicato alle opere fotografiche di due artisti, l’italiano Andrea Lippi e il giapponese Katsuhito Nakazato.
Ospitata, dal 28 settembre al prossimo 12 gennaio, al Museo d’Arte Orientale Chiossone e alla Galleria d'Arte Moderna di Genova, la mostra mette a confronto il punto di vista dei due artisti sulla relazione tra luce e oscurità negli ambienti naturali e urbani del Giappone, al fine di far conoscere e promuovere i luoghi e i contesti del Paese, tra contemporaneità e tradizione, grazie alla fotografia e alla sua capacità espressiva.
Rappresentando idealmente l’antitesi tra luce Light e oscurità Darkness agli artisti vengono attribuite due sedi e due atmosfere diverse.
Ad Andrea Lippi è associata la sezione della luce Light ed espone negli ambienti luminosi e aperti del Museo Chiossone fotografie in bianco e nero realizzate dal 2015 al 2024. Tra i suoi lavori passati spicca infatti il progetto “Lights of Japan”, che l’artista ha sviluppato viaggiando più volte in Giappone negli ultimi dieci anni ed esponendo poi in diverse mostre, sia in Italia che in Giappone, e pubblicando nel 2017 l’omonimo progetto editoriale, grazie anche alla conoscenza con gli storici dell’arte Noriyuki Kai e Midori Sewake. La selezione delle fotografie, a cura di Aurora Canepari, è pensata per entrare in dialogo con le opere d’arte antica esposte nel museo, con cui condividono il grande spazio al piano terra.
Le immagini di Lippi rappresentano il Paese del Sol Levante dalle grandi città di Tokyo e Kyoto, fino al sacro monte Koya e alla neve di Shirakawa, trasmettendo una visione del Giappone tradizionale ma contemporaneo, autentico, estetico, sublimato nei suoi segni più affascinanti. Attraverso il sapiente uso di luci e ombre, Lippi affronta i temi della natura, della spiritualità e della percezione artistica giapponese.
Alle opere di Katsuhito Nakazato, raccolte nella sezione Darkness, si addicono gli spazi del piano ammezzato della Galleria d’Arte Moderna di Nervi dove presenta, per la prima volta in Italia, una selezione di opere tratte da due dei suoi più importanti progetti, De Chirico’s Shadow e Tōkei, selezionate dalla storica dell’arte e curatrice giapponese Miki Shimokawa.
Il progetto De Chirico’s Shadow, in particolare, trova una giusta dimora alla GAM, poiché ispirato da uno dei più importanti artisti italiani dell’arte moderna, Giorgio de Chirico. L’artista, infatti, a dieci anni vide le sue opere e rimase profondamente colpito dal suo mondo onirico e surreale, a metà tra la realtà e i sogni. Anni dopo, da adulto, ogniqualvolta gli sia capitato di incontrare scene dalla stessa atmosfera inquietante, ne ha catturato l’immagine con la sua macchina fotografica. Nel 2002 ha raccolto tutte queste immagini “metafisiche” nel suo progetto editoriale intitolato appunto Kiriko no machi (キリコの街) / De Chirico's Shadow (L’ombra di De Chirico), premiato nel 2003 con il premio Society of Photography Award. “È interessante – spiega Miki Shimokawa – osservare in un contesto tipicamente italiano come quello di Villa Serra, nei bellissimi parchi di Nervi, il Giappone visto da un fotografo giapponese, ispirato dal mondo surreale di un pittore italiano. Nelle foto di Nakazato non si riconoscono le tipiche caratteristiche del Giappone, al contrario si ha l’impressione che ritraggano un mondo ultraterreno.”
Lo stesso distacco dal Giappone “tipico” lo abbiamo anche nella selezione di opere tratte dal progetto Tōkei, pubblicato nel 2006. Qui l’artista ci svela un luogo insolito di Tokyo, Mukojima, un quartiere che preserva il fascino storico del periodo Showa, prima della Seconda Guerra Mondiale, in un complicato dedalo di vicoli fiancheggiati da vecchie abitazioni in legno, case a schiera (o nagaya), e laboratori. “Vagabondando smarriti per le strade – racconta Nakazato - si percepiscono gli strati accumulati della vita della città. Un paesaggio urbano originale ora scomparso da Tokyo (anzi da tutto il Giappone) torna a vivere, evocando un sospiro nostalgico per cose che ormai sono solo ricordi.” In questi scatti emergono le atmosfere più cupe dell’artista, in visioni notturne, con sola luce artificiale, un tratto distintivo già apprezzato anche nella serie De Chirico’s Shadows.
Bio degli artisti:
Andrea Lippi, toscano, dal 2003 è fotografo e video-maker. Nel 2015 visita per la prima volta il Giappone e se ne innamora. Nel 2017 pubblica “Lights of Japan”, e l’anno successivo porta il progetto in mostra a Osaka, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura. Nel 2022 esce il suo secondo libro “AppenninoGiappone”. Dal 2006 insegna fotografia, composizione e post-produzione. Nel 2024 “Lights of Japan” ha ricevuto due menzioni d’onore ai premi TIFA e TIBA.
Katsuhito Nakazato nasce nel 1956 nella prefettura di Mie, si laurea nel 1978 alla Hosei University in Geografia ed è fotografo professionista dall’età di 28 anni. L’interesse per la lettura degli spazi e dei paesaggi, unita all’amore per la fotografia, lo hanno reso autore di acclamati lavori incentrati sullo studio del paesaggio, delle anomalie del tessuto urbano e dell’influenza antropica su questo. È professore emerito della Tokyo Zokei University.
ATTRAVERSANDO LA STORIA. IL MONDO ARTISTICO DI FLAVIO COSTANTINI
Fino al 3 novembre
Nel corso della sua lunga carriera artistica Flavio Costantini (1926 – 2013) si è trovato spesso a confrontarsi con le contraddizioni, le ambiguità e gli inganni della storia, indagando i drammatici eventi del Novecento, di cui attraverso vari cicli pittorici ha suggestivamente rievocato alcuni tra i più emblematici episodi: dalle dinamiche sovversive scatenate dal movimento anarchico, di cui ha ricostruito con meticolosa e dettagliata attenzione gli attentati compiuti negli anni a cavallo tra Otto e Novecento, all’affondamento del Titanic che, simbolicamente, segnò la fine di un’epoca, come ben presto sarebbe stato tragicamente evidente sui fronti insanguinati della Grande Guerra, sino all’eccidio della famiglia dello Zar che, nel corso di quel conflitto, sancì la vittoria di una rivoluzione destinata a sovvertire gli equilibri politici del globo.
La mostra alla Wolfsoniana, integrandosi coerentemente con lo spirito della collezione di Micky Wolfson che, legato a Costantini da antica amicizia, ha ugualmente inteso documentare, attraverso la varietà dei materiali raccolti, la complessità e i profondi e significati storici e sociali di quella tormentata epoca, si propone dunque di offrire una suggestiva e affascinante testimonianza della produzione di un artista unico per stile e soluzioni espressive. Nonostante il rimando a diverse tendenze contemporanee (a cominciare dalla pop art), Costantini, nella sua straordinaria e coinvolgente attitudine nel ricreare i gusti, le mode e le ambientazioni del tempo, si è servito di un originale linguaggio artistico, caratterizzato dal punto di vista formale da spericolate soluzioni prospettiche e, rispetto ai contenuti, da una maniacale indagine storica.
Questo suo peculiare processo di elaborazione delle vicende destinate a confluire nelle sue celebri serie tematiche sarà testimoniato in mostra da una selezione delle pubblicazioni e dei materiali documentari (lettere, fotografie, ricerche, schizzi eccetera) conservati presso l’Archivio Flavio Costantini, attivo a Carrara dal 2019.
Orari:
- fino al 31 marzo: da martedì a domenica, ore 11-17
- dal 1° aprile al 30 settembre: dal martedì al venerdì, ore 11 – 18; sabato, domenica e festivi, ore 12 – 19
lunedì chiuso
- In caso di allerta idrogeologica ROSSA diramata dalla Protezione Civile, la struttura resterà chiusa e tutti gli eventi in programma saranno cancellati
ANTONIO TUBINO: VIGNETTE, GARBO E IRONIA
Fino al 29 settembre
È stata inaugurata questa mattina, nell’atrio di Palazzo Tursi, ‘Vignette, garbo e ironia’, la mostra organizzata dall’Assessorato alle Tradizioni cittadine del Comune di Genova e dedicata al grande vignettista genovese Antonio Tubino.
Scomparso l’11 gennaio 2023, Tubino è stato un vignettista di razza, autore di oltre 40.000 disegni pubblicati in 60 anni di carriera su importanti testate nazionali quali ‘La settimana Enigmistica’, ‘Domenica Quiz’, ‘Calcio e Ciclismo Illustrato’, ‘Enigmistica Più’.
Nato a Genova il 4 dicembre 1938, dopo la prima vignetta pubblicata nel 1956 sul ‘Calcio Illustrato’, l’apprezzato umorista originario di Sestri Ponente ha conquistato nel tempo una posizione di rilievo nel panorama nazionale delle arti grafiche, entrando nel cuore di lettori e appassionati per la pungente ma sempre garbata ironia dei suoi disegni.
Antonio Tubino ha affiancato al suo lavoro come impiegato all’ufficio Catasto e Patrimonio del Comune di Genova la passione per l’umorismo, nata ai tempi del Liceo Artistico e culminata in collaborazioni illustri che gli hanno consentito di partecipare a numerose rassegne nazionali e internazionali come il Festival dell’Umorismo di Bordighera.
L’artista genovese è stato un maestro della vignetta classica, capace di strappare un sorriso facendo (auto)ironia su vizi e virtù degli italiani. Il suo tratto sobrio ed elegante, caustico senza mai eccedere, ha ispirato diverse generazioni di vignettisti che oggi, con la mostra ospitata a Palazzo Tursi, gli rendono omaggio scoprendo o riscoprendo alcune delle sue memorabili vignette.
Celebri i suoi disegni a sfondo calcistico con protagonisti tifosi di Sampdoria e Genoa avversari e non nemici. Vignette con cui Tubino riusciva a stemperare i toni, tratteggiando una sana rivalità fondata sul rispetto reciproco e sullo “sfottò” simpatico e mai offensivo.
La mostra, ad accesso libero, si potrà visitare tutti i giorni fino a domenica 29 settembre.
TANDEM - XIX MOSTRA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI ED ESPOSIZIONE FRANCO MATTICCHIO
Fino al 1 dicembre
Dal 13 settembre al 1° dicembre 2024 sarà visitabile presso Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Genova la XIX edizione della Mostra internazionale di illustratori contemporanei, annuale evento espositivo, realizzato e curato dall’Associazione Tapirulan, con la collaborazione del Comune di Genova. Il tema di questa edizione è “Tandem”. Molti staranno pensando alle biciclette a due o più posti, ma tandem ha molti significati, a cominciare da quello che deriva dal latino, traducibile come “finalmente”. Allora, grazie alla mostra e agli artisti esposti, “finalmente” scopriremo molti di questi significati.
Presso Castello D’Albertis sono allestite 2 mostre. La prima è dedicata agli illustratori che hanno partecipato all'annuale concorso di illustrazione di Tapirulan, interpretando il tema TANDEM: sono esposte 52 opere di altrettanti artisti selezionati dalla giuria. La seconda sezione ospita una mostra interamente dedicata all’ospite d’onore Franco Matticchio, dal titolo “Vietato l’ingresso”, con oltre 150 opere che ripercorrono 50 anni di carriera dell’artista.
SERPENTI
Fino al 31 dicembre
Da giovedì 25 luglio al 31 dicembre il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di via Brigata Liguria 9 ospita la mostra “Serpenti”. Nella grande sala a piano terra del museo sono stati allestiti speciali terrari che ospitano 100 esemplari appartenenti a 50 specie provenienti da tutto il mondo: boa, anaconde, pitoni e tanti altri serpenti. Tutti gli animali provengono da allevamenti e nessun prelievo è stato effettuato in natura.
L’esposizione è arricchita da numerosi pannelli didattici che illustrano gli aspetti morfologici e fisiologici dei serpenti, la sistematica, il commercio illegale delle loro pelli e forniscono notizie interessanti utili a comprendere la loro importanza ecologica.
All’ordine dei serpenti appartengono circa 3.400 specie; sono rettili dal corpo allungato e privi di zampe che si sono evoluti da lucertole con zampe corte nel periodo Cretaceo. Quasi tutti i serpenti sono carnivori. La pelle non cresce insieme al serpente per cui periodicamente viene cambiata con il processo della muta. La maggior parte delle specie depone le uova, ma alcune costruiscono nidi e li proteggono durante il periodo di incubazione. Questi rettili rappresentano uno dei più antichi e più diffusi simboli mitologici, associati quasi sempre all’immagine del male e del peccato e, ancora oggi, sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati e vengono inutilmente uccisi.
LUZZATI. IL MEDIOEVO FANTASTICO
Fino al 7 gennaio
Il Medioevo è un filo rosso nell’arte di Lele Luzzati e l’esposizione inaugurata il 3 giugno 2024, per celebrare come ogni anno la data di nascita del Maestro, ne è un esempio tangibile. Da Dante a Jacopo da Varagine, da Boccaccio ad Ariosto, da Tasso a Boiardo e poi ancora Cristoforo Colombo, Marco Polo, i paladini: sono tantissimi i temi e i personaggi medioevali affrontati da Luzzati nella sua carriera di scenografo e costumista, illustratore e scrittore, ceramista e decoratore, autore di teatro e cinema d’animazione (ben due volte candidato all’Oscar).
E ci sono le città, prima fra tutte la sua Musa, Genova, che sarà esposta in varie raffigurazioni medioevali e poi Roma, Gerusalemme, Napoli, Venezia… Le loro architetture storiche, la loro storia, i loro protagonisti.
Una esposizione che non può tralasciare anche il contributo che Luzzati diede al cinema, a cominciare dalla sigla animata realizzata per ”L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966). Una mostra approfondita sul Medioevo che comprende anche opere di altri grandi artisti, a cominciare dal mirabile ciclo di 15 ceramiche policrome di Umberto Piombino dedicate a Cristoforo Colombo, concesse gentilmente da ERG a titolo gratuito per la realizzazione dell’esposizione.
Ingresso libero - Orari: giovedì e venerdì, ore 15 – 19; sabato e domenica, ore 10 – 19
OSSI DI SEPPIA. UGO MULAS, EUGENIO MONTALE
Fino al 16 febbraio
Dal 18 luglio 2024 al 16 febbraio 2025 il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita, presso l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), la mostra Ossi di Seppia. Ugo Mulas, Eugenio Montale, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas e Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.
A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.
LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI
Fino al 15 gennaio
È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento.
Info: info@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp)
POETI ED EROI. DAL PENNELLO ALLA SPADA
Fino al 6 ottobre
Al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone è visitabile fino al 6 ottobre la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico.
La rassegna presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari.
La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.
A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere.
L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae).
Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.
TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE
Fino al 15 gennaio
E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra “Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione”.
Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter.
PERSONALE DI ELENA POSCA
Fino al 29 settembre
I legami di Elena Posca sono saldamente ancorati alla tradizione ligure derivanti dalla sua formazione accademica e, soprattutto, agli insegnamenti di Raimondo Sirotti, suo docente negli anni di formazione al liceo artistico genovese Nicolò Barabino.
In questa specifica esposizione, però, i legami sono anche quelli che la portano a confrontarsi con la necessità di rifarsi alla natura, osservandola e immergendosi in essa, riconducendo comunque l’esperienza informale alle tradizioni e ai valori ligustici di tono e di luce. Per lei la natura è una fonte continua di stimoli emotivi, cromatici, segnici. L’ osservazione costante del paesaggio la porta a realizzare nuove strutture e nuove cromie, non necessariamente riconducibili alla realtà che le appare davanti agli occhi perché spesso il gesto, lasciato libero di esprimersi sulla tela, la guida verso la creazione di nuove e diverse.
La mostra sarà visitabile fino al 29 settembre, da mercoledì a domenica, con i seguenti orari: 10.30-12.30 / 16-19
LA METAFORA DEL VIAGGIO
Fino al 31 ottobre
Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”.
Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.
Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.
I Viaggiatori di Bruno Catalano
“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.
Simone
Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.
Khadine
L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.
Hubert
In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.
Benoît
All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.
Pierre David Triptyque
Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita.
Blue de Chine
“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.
Non Finito
Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.