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Attualità | 25 settembre 2024, 17:44

Massimo Pedersoli conquista Capo Nord a piedi: seimila chilometri di solidarietà

Partito da Pegli, l’eroe genovese ha raggiunto la tappa finale del suo viaggio dopo duecentotrentacinque giorni di cammino. L’iniziatia, chiamata ‘E1vvai. Un cammino superbo!’, sostiene i progetti di psicomotricità della piscina “I delfini” di Pra’

Massimo Pedersoli conquista Capo Nord a piedi: seimila chilometri di solidarietà

Duecentotrentacinque giorni di cammino e oltre seimila chilometri percorsi: oggi il viaggio di Massimo Pedersoli da Pegli a Capo Nord, rigorosamente a piedi, è finalmente giunto al termine. Genovese, appassionato di hiking e dal grande cuore, il protagonista di questa avventura ha deciso di intraprendere la sfida per sostenere il progetto per bimbi e bimbe affetti da autismo che si svolge presso la piscina “I delfini” di Pra’. L’iniziativa porta il nome di ‘E1vvai. Un cammino superbo!’ è quindi arrivata all’ultima tappa, tra la soddisfazione e l’entusiasmo dei tanti sostenitori. 

Tra i messaggi inviati via social ci sono quelli dell’assessora allo Sport del Municipio Ponente Paola Pesce Maineri: “Grandissimo Massimo Pedersoli… arrivato adesso a Capo Nord dopo mesi di #camminosuperbo portando il suo messaggio solidale e di sensibilizzazione. Ti abbiamo accompagnato a Pegli alla partenza della E1 ora ti aspettiamo a casa per programmare i prossimi passi, goccia dopo goccia”.

Per lo sportivo non è la prima impresa eccezionale portata a termine a scopo benefico: già nel 2022 aveva percorso 1800 chilometri in bicicletta per raccogliere fondi per le zone terremotate della Marche e dell’Abruzzo; prima ancora  il Cammino di Santiago per i bambini di Chernobyl; il Cammino di Sant’Antonio e San Francesco, da Padova ad Assisi, per aiutare i bambini autistici; le vie Flavia e Postumia, da Trieste a Genova e lungo la Via Francigena da Calais a Santa Maria di Leuca per sensibilizzare sulla fibrosi cistica.  

Desidero accendere i fari sull’importanza del rapporto tra sport e disabilità. Anche per questo cammino - aveva commentato Massimo Pedersoli prima di partire -. Sarà un’ottima occasione di visibilità per la città e per il suo splendido territorio, poiché attraverso questo cammino sarò anche testimonial di un turismo slow, sostenibile e attento alle piccole realtà dell’entroterra: la prova che Genova può essere raggiunta anche a piedi dalle regioni limitrofe e non solo. Ho scelto questo sentiero perché unisce idealmente l’Europa da Sud a Nord e in un periodo storico così delicato l’unione e l’armonia tra i popoli è un ulteriore messaggio sul quale mi sembra doveroso fa riflettere”. 

Chiara Orsetti

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