Ci vorranno dieci anni per vedere diventare realtà il progetto della Gronda autostradale di Genova. Ad annunciarlo è l’amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi, durante il sopralluogo nei cantieri del tunnel subportuale e della Gronda di Genova. Settantadue chilometri di nuove autostrade, di cui cinquanta in galleria, con trentasette ponti e viadotti, ventitrè imbocchi e dodici milioni di metri cubi di materiale di scavo, di cui otto per ampliare la pista dell’aeroporto Cristoforo Colombo,
Tomasi ha aggiunto che il raddoppio dell’autostrada A7 verso Milano, previsto lungo la direttrice est del progetto, può diventare realtà con due anni d'anticipo già nel 2032. "Appena riceveremo entro sei mesi la risposta del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica siamo in grado di elaborare il progetto esecutivo della Gronda, la cui approvazione è attesa nel 2025", ribadisce l'ad di Aspi aggiungendo che "ad oggi il costo stimato dell'opera è di 6-7 miliardi e sono già stati spesi 300 milioni con 400mila ore di lavoro impiegate". "La Gronda è certamente il progetto più importante per poter non solo prepararsi allo sviluppo del porto di Genova ma anche agli ammodernamenti dell'A10 e dell'A7, quindi non bisogna guardarla come un'infrastruttura a sé stante ma pienamente integrata con la rete del Paese e gli investimenti che si stanno facendo - ha sottolineato Tomasi -. La Gronda è fondamentale perché per poter gestire le manutenzioni importanti o noi abbiamo la Gronda o è impensabile fare l'ammodernamento della rete".