Politica - 23 settembre 2024, 20:45

Elezioni regionali, Elly Schlein a Genova per Andrea Orlando: “La Liguria ha diritto a un futuro migliore” (VIDEO)

In piazza Don Gallo la leader del Pd: "Ci interessa capire come essere utili a riscattare questa terra, come risolvere i problemi delle persone"

Le immagini da piazza Don Gallo

Mentre all’hotel Bristol Marco Bucci raduna la squadra del centrodestra e dà il via alla sua campagna elettorale, un chilometro e duecento metri più in là, in piazza Don Gallo, Andrea Orlando dà il benvenuto a Genova a Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico.
L’ultima volta di Schlein a Genova risale al 18 luglio scorso quando l’allora nascente ‘campo largo’ si era dato appuntamento in piazza De Ferrari, sotto la sede di Regione Liguria, per chiedere le dimissioni dell’allora presidente ai domiciliari, Giovanni Toti.
Siamo qui per guardare al futuro di questa regione che oggi è paralizzata e non può attendere l’esito del lavoro della magistratura” diceva Schlein a luglio auspicando le dimissioni di Toti che sono poi arrivate otto giorni dopo la mobilitazione di piazza.

Questa sfida per noi è importante perché pensiamo che, dopo questi anni di governo regionale, concluso con una sospensione di mesi per vicende giudiziarie, la Liguria abbia diritto a un futuro migliore, e ci interessa capire come essere utili qui a un riscatto di questa terra - è il commento di Schlein -. Ho molto rispetto dei territori, li abbiamo sempre accompagnati a trovare giuste coalizioni, alleanze e quella di Andrea è la candidatura migliore perché è una persona di grande competenza ed esperienza, ma non ci vedo test nazionali: è un voto fondamentale per i liguri e questo ci interessa per questa sfida”.

"Cosa serve alla Liguria? Questo bisognerebbe chiederlo ai liguri, non mi permetto di venire qui a fare la lista. Il nostro candidato Andrea Orlando ha messo priorità strategiche che in Liguria sono particolarmente sentite, almeno incontrando le persone" prosegue la segretaria. I temi? "La situazione della sanità pubblica è peggiorata, con le liste d’attesa che sono talmente lunghe che molte persone rinunciano a curarsi nel pubblico: chi ha soldi va in privato ma chi non li ha aspetta o rinuncia a curarsi. La questione delle politiche industriali, perché questo territorio ha dato tanto al paese, può continuare a dare, ma serve sostegno alle imprese, soprattutto le micro imprese e le piccole e medie imprese, cuore della nostra economia ma che da sole non hanno la forza per fare ricerca e innovazione e stare al passo con i cambiamenti della conversione digitale ed ecologica: servono quindi politiche industriali che le accompagnino passo per passo in questi cambiamento anche grazie alle risorse europee. E poi la questione della scuola e dei salari sono priorità che abbiamo segnato e che sono in linea con quel che faremo nella prossima manovra". 

Nei primi 100 giorni una legge regionale contro lo sfruttamento del suolo, un intervento sulla sanità che consenta di mettere a pieno regime le strutture pubbliche, di raddrizzare per quello che si può il Pnrr nel rapporto con i medici ci base e con il privato sociale, un intervento sulla trasparenza e sulla rappresentanza degli interessi per evitare che si ripeta quello che è avvenuto oggi”. Sono questi i primi obiettivi di Andrea Orlando nel caso di vittoria. “La questione su cui sto insistendo di più con il campo largo è il programma - spiega il candidato dem- ne voglio uno che metta tutti insieme e caratterizzi la coalizione, che metta al centro il tema della reindustrializzazione sostenibile della nostra regione. Non possiamo permetterci di perdere ancora laureati e vedere diplomati qualificati che se ne vanno: è la prima risposta al calo della popolazione e il suo invecchiamento, e questo è il tema su cui tutta la coalizione deve essere impegnata”.

Non mancano i botta e risposta tra Orlando e il candidato del centrodestra Marco Bucci, che proprio un’ora prima ha dato il via alla sua campagna elettorale all’Hotel Bristol Palace di via XX Settembre, accusando il suo avversario di scorrettezza: “Evidentemente non c’è una volontà di capire quello che ho detto, e cioè che il livello di opacità che si è determinato con il cosiddetto ‘sistema Liguria’ ha prodotto una seria di comportamenti che, non da me ma dalla magistratura, sono stati considerati penalmente rilevanti. O Bucci non se ne è accorto o ha fatto finta di non vedere, perché protagonista o compartecipe di alcuni passaggi di quelle vicende”. 

E a chi gli chiede se il sindaco di Genova sia un avversario temibile, risponde: “Non c’entrano i candidati, c’entrano i programmi: Bucci ha punti di forza e di debolezza”. 

A sostegno di Andrea Orlando anche diversi membri del PD genovese, tra cui Simone D’Angelo, Consigliere Comunale e Segretario della sezione genovese del partito: “Piazza Don Gallo è il nostro hotel a cinque stelle, il nostro Bristol. Da qui rivendichiamo tutti i no che abbiamo detto a Toti e Bucci”.

Pietro Zampedroni - Chiara Orsetti


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