Economia - 23 settembre 2024, 11:15

Banda larga in Liguria: un futuro ancora lontano per l'entroterra

Notizie per nulla positive per la Liguria in fatto di innovazione: secondo i dati più recenti, infatti, la regione continua a scontare un grave ritardo nella diffusione della banda ultra larga, una tecnologia che potrebbe rappresentare la chiave per il rilancio delle aree interne.

Notizie per nulla positive per la Liguria in fatto di innovazione: secondo i dati più recenti, infatti, la regione continua a scontare un grave ritardo nella diffusione della banda ultra larga, una tecnologia che potrebbe rappresentare la chiave per il rilancio delle aree interne. Soprattutto per i piccoli comuni liguri, infatti, l'accesso a una connessione internet stabile e veloce rimane un miraggio, con conseguenze significative per le aziende, le scuole e i cittadini che vivono lontano dalle città.

Il ritardo nella banda ultra larga

Nonostante il piano nazionale per la banda ultra larga (BUL) lanciato nel 2015 dal governo, che avrebbe dovuto garantire la copertura di tutti i piccoli comuni entro il 2020, la realtà in Liguria è ad oggi ben diversa. Dei 198 comuni previsti dal piano per l'installazione della fibra ottica, solo 36 possono infatti contare su una connessione attiva; in altri 63 comuni, i lavori sono stati completati, ma la rete rimane inutilizzata, mentre in circa 100 comuni i cantieri sono ancora in corso o devono ancora essere avviati.

Il problema però non è solo nei ritardi della realizzazione delle infrastrutture, ma anche nel paradosso che vede le reti già pronte rimanere inattive per anni. In molti casi, infatti, i privati che dovrebbero utilizzare la rete pubblica non si fanno avanti, lasciando la fibra ottica inutilizzata, come un tubo vuoto.

Le conseguenze per l'entroterra ligure

Il gap digitale che affligge l'entroterra ligure ha, come si può immaginare, effetti negativi importanti sulla vita quotidiana dei suoi abitanti. L’accesso a connessioni veloci, infatti, non va visto solo in termini di utilizzo di servizi online di intrattenimento come quelli di streaming e gioco, che pure vedono un numero sempre crescente di appassionati pronti a mettersi alla prova con le regole dell’Omaha poker nelle room digitali o con altri svaghi di successo, ma anche dal punto di vista professionale, educativo e di sviluppo economico.

Per le aziende locali, una connessione lenta significa difficoltà nel competere sul mercato globale, impedendo l'adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, così come le università e le altre istituzioni educative hanno bisogno di una connessione affidabile per garantire l'accesso all'istruzione a distanza e alle attività di ricerca, eppure in molte zone questo ancora non è possibile. Lo stesso smart working, che potrebbe rappresentare una straordinaria opportunità per ripopolare le vallate e incentivare una nuova economia locale, è messo a rischio dalla mancanza di una connessione stabile.

Un esempio pratico del divario che esiste in Liguria è il tempo necessario per inviare un file: con la tradizionale linea ADSL, possono essere necessarie fino a due ore, mentre con la fibra ottica bastano solo cinque minuti. Questa differenza di velocità, 200 volte superiore, penalizza gravemente chi vive e lavora nell'entroterra, accentuando ulteriormente il divario tra città e aree rurali.

Le promesse non mantenute e i problemi del progetto

Il progetto della banda ultra larga in Liguria sembra essere stato afflitto da problemi fin dall'inizio. Secondo l'associazione dei comuni, uno dei motivi del fallimento è stato il ribasso delle gare d'appalto, con sconti superiori al 50%, che hanno portato a lavori eseguiti in ritardo o non conclusi, inoltre, nei comuni dove i lavori sono stati completati, la mancanza di interesse da parte degli operatori privati ha lasciato le reti spente, con un'enorme spreco di risorse pubbliche.

I fondi stanziati per il progetto, tra finanziamenti europei e regionali, ammontano a 78 milioni di euro, ma la loro efficacia è stata compromessa da una gestione inefficace e dalla mancanza di coordinamento tra pubblico e privato. Addirittura sul sito della Regione Liguria, i collegamenti al progetto non sono più attivi, segno di un'iniziativa che sembra essere stata abbandonata.

La necessità di un cambiamento

La situazione della banda larga in Liguria richiede insomma un intervento urgente. È fondamentale che sin da subito le istituzioni, sia a livello regionale che nazionale, si attivino per riprendere in mano il progetto della banda ultra larga e garantiscano che le risorse investite non vadano sprecate, e sarà necessario incentivare gli operatori privati a utilizzare le infrastrutture già esistenti e completare i lavori nei comuni ancora non serviti.

In un mondo sempre più digitale, l'accesso a internet non è più un lusso, ma un diritto fondamentale a cui la Liguria non può certo rinunciare se intende rimanere al passo delle altre regioni italiane e del resto d’Europa. Solo con un impegno concreto da parte delle istituzioni, però, sarà possibile colmare il divario digitale e accompagnare tutte le comunità liguri, dalle città costiere alle vallate più remote, verso il futuro.



 

Richy Garino